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lunedì 5 settembre 2011
Dal Nord arrivano fanghi da sversare nei pressi di Siena
15OO tonnellate di letame proveniente da Brescia saranno sversati nel Padule, nei terreni dell’Aeroporto!
il 16 Marzo del 2010, l'allora Amministratore Delegato della Società Aeroporto di Siena SPA, D.ssa Corinne Namblard (Galaxy), stipulò un contratto con la Società Agricola A.P.A., Impresa Appaltatrice, con sede in Desenzano del Garda (Brescia), contratto che prevedeva l'aggiudicazione dei servizi di gestione, manutenzione agricola e bonifica delle aree a verde. A fronte dell’esecuzione dei servizi, l’Impresa godeva del diritto di raccogliere e fare propri i frutti, i foraggi e i prodotti derivanti dallo sfruttamento agricolo del sedime demaniale dell'Aeroporto di Ampugnano.
Il 14 Giugno 2010 nel Comune di Sovicille arrivò una richiesta di autorizzazione all'utilizzazione agronomica di effluenti di allevamento (pollina palabile) proveniente dall'allevamento di galline ovaiole, da parte della Azienda Benedetti Ivan e Mauro, con sede legale in Comune di Travagliato (Brescia) e ubicazione dell'allevamento in comune di Corzano (Brescia) Cascina Bissi.
Nella richiesta si chiedeva di effettuare lo spandimento nei 133 ettari liberi dalle infrastrutture aeroportuali, per una quantità pari 20 tonnellate e mezzo.
L’8 giugno del 2011 il comune di Sovicille, sentito l’ARPAT, ha autorizzato con determinazione n.233, lo spandimento di 12,8 tonnellate di pollina, su una porzione di 80 ettari. Ma l’azienda Papa Andrea l'11 agosto 2011 ha di nuovo chiesto di poter utilizzare l’intera area cambiando questa volta il tipo di semina; la quantità da spandere, compresa la precedente autorizzazione ammonta a 1500 tonnellate tra pollina e escrementi bovini.
Siamo molto preoccupati per questa situazione poiché le prescrizioni imposte all’azienda, di garantire da ogni possibile tipo di inquinamento le acque superficiali e sotterranee, nonché il suolo e la vegetazione da ogni degrado ambientale, sono difficili da monitorare considerando che le acque superficiali sono quasi affioranti e che il dilavamento è scontato in quanto l’area è alluvionabile, e per quanto riguarda la salute pubblica, non sono poche le pubblicazioni che mettono in relazione l’epidemia di aviaria con lo stoccaggio e spandimento di escrementi di pollame. Senza contare che negli allevamenti intensivi vengono usati antibiotici, ormoni o altri medicinali che attraverso le feci finiscono nei terreni inquinandoli ed entrano poi nella catena alimentare.
Negli ultimi anni i terreni della nostra Piana hanno accolto anche fanghi di depurazione provenienti da Roma, Santa Croce sull’Arno, Lucca. Lerici ecc… oltre a letame di tacchino che arriverà presto su terreni privati!
E’ ora di preoccuparsi del destino della NOSTRA TERRA E DELLA NOSTRA SALUTE!
Poiché il Sindaco è responsabile della condizione di salute della popolazione e del suo territorio, chiediamo che debba applicare il principio di precauzione per prevenire ogni possibile rischio ambientale e della salute umana, considerata l’importanza per la nostra Provincia della Falda del Luco che fornisce acqua potabile a Siena e ai comuni limitrofi,
CHIEDIAMO PERTANTO CHE VENGA IMPEDITO LO SPANDIMENTO DEI REFLUI NEL SEDIME AEROPORTUALE O ALTRIMENTI, CHE VENGA REVOCATA LA CONVENZIONE ALLA DITTA APPALTATRICE DEI TERRENI.
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Partito della Rifondazione Comunista - Sovicille
Sovicille 31 Agosto 2011
Al Presidente della Provincia di Siena
Al Sindaco del Comune di Siena
Al Sindaco del Comune di Sovicille
Al Presidente della Camera di Commercio di Siena
Al Presidente Regione Toscana
Al Presidente ATO 6
Alla Asl di Siena
Al Corpo Forestale
All’ARPAT
Ai NAS
E p.c. alla Procura della Repubblica – Alla Prefettura
Oggetto: richiesta di blocco di spandimento di pollina da allevamento intensivo di galline ovaiole proveniente da Brescia all’interno dell’area Demaniale in cui ricade il sedime aeroportuale di Ampugnano – Sovicille – (SI).
Signori, il 16 Marzo del 2010, l'allora Amministratore Delegato della Società Aeroporto di Siena SPA, D.ssa Corinne Namblard, stipulò un contratto con la Società Agricola A.P.A., Impresa Appaltatrice, con sede in Desenzano del Garda (Brescia), nella persona del Sig. Papa Andrea; contratto che prevedeva l'aggiudicazione dei servizi di gestione, manutenzione agricola e bonifica delle aree a verde. A fronte dell’esecuzione dei servizi, l’Impresa godeva del diritto di raccogliere e fare propri i frutti, i foraggi e i prodotti derivanti dallo sfruttamento agricolo del sedime demaniale dell'Aeroporto di Ampugnano.
Il 14 Giugno 2010 nel Comune di Sovicille arrivò una richiesta di autorizzazione all'utilizzazione agronomica di effluenti di allevamento (pollina palabile) proveniente dall'allevamento di galline ovaiole, da parte della Azienda Benedetti Ivan e Mauro, con sede legale in Comune di Travagliato (Brescia) e ubicazione dell'allevamento in comune di Corzano (Brescia) Cascina Bissi.
Nella richiesta si specificava che lo spandimento sarebbe avvenuto sui terreni identificati catastalmente nella convenzione sottoscritta unitamente al Sig. Papa Andrea, cioè ad Ampugnano sui 133 ettari liberi dalle infrastrutture aeroportuali, per una quantità pari 20 tonnellate e mezzo.
L’8 giugno del 2011 il comune di Sovicille, sentito l’ARPAT, ha autorizzato con determinazione n.233, lo spandimento di 12,8 tonnellate di pollina, su una porzione di 80 ettari (che ad oggi non è avvenuto).
L’azienda Papa Andrea l'11 agosto 2011 ha di nuovo chiesto di poter utilizzare l’intera area cambiando questa volta il tipo di semina; la quantità da spandere, compresa la precedente autorizzazione ammonta a 1500 tonnellate tra pollina e escrementi bovini, (a cui il Comune dovrà dare risposta).
Poiché nell’autorizzazione vengono indicate le prescrizioni, ci chiediamo come sarà possibile che queste vengano monitorate o che l’azienda possa attenervisi considerando che nell’area, le acque superficiali sono quasi affioranti e che il dilavamento è scontato in quanto l’area è alluvionabile; per quanto riguarda la salute pubblica, non sono poche le pubblicazioni che mettono in relazione l’epidemia di aviaria con lo stoccaggio e spandimento di escrementi di pollame. Senza contare che negli allevamenti intensivi vengono usati antibiotici, ormoni o altri medicinali che attraverso le feci finiscono nei terreni inquinandoli ed entrando poi nella catena alimentare.
Riporto alcune delle prescrizioni…………..
●dovranno essere garantite da ogni possibile tipo di inquinamento le acque superficiali e sotterranee, nonché il suolo e la vegetazione da ogni degrado ambientale;
●l’utilizzazione agronomica degli affluenti da allevamento non dovrà produrre inconvenienti ambientali come rischi alla diffusione di aerosol, né compromettere l’interesse paesaggistico e naturale del territorio.
Siamo consapevoli che gli allevamenti intensivi in Pianura Padana stanno costituendo un serio problema, tanto che gli allevatori sono costretti a inviare sempre più lontano i reflui, pena la chiusura stessa degli allevamenti. Anche i vari esperimenti di incenerimento sono risultati deleteri per l’aria e per una insopportabilità da parte delle comunità dove essi vengono proposti, considerato che la pollina è un materiale particolarmente insidioso, tanto che molte Province della Lombardia hanno le falde inquinate.
A questo punto ci domandiamo se questa ditta con sede a Brescia abbia avuto come scopo la coltivazione dell’area di Ampugnano oppure se il suo interesse non fosse dovuto proprio alla possibilità di spandimento dei reflui.
Poiché i Sindaci sono responsabili della condizione di salute della popolazione e del suo territorio, riteniamo che debbano applicare il principio di precauzione per prevenire ogni possibile rischio ambientale e della salute umana, considerata l’importanza per la nostra Provincia della Falda del Luco che fornisce acqua potabile a Siena e ai comuni limitrofi,
CHIEDIAMO PERTANTO CHE VENGA IMPEDITO LO SPANDIMENTO DEI REFLUI NEL SEDIME AEROPORTUALE O ALTRIMENTI, CHE VENGA REVOCATA LA CONVENZIONE ALLA DITTA APPALTATRICE DEI TERRENI.
Angela Bindi Capogruppo PRC al Comune di Sovicille
come altri cittadini, sono preoccupata per questa notizia, il sindaco DEVE fare una assemblea pubblica, e DEVE dare tutte le informazioni e le garanzie di cui abbiamo diritto - deve anche dirci chi ci guadagna in questa operazione
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