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domenica 4 settembre 2011

Mobilitazione unitaria per la scuola pubblica

Mobilitazione per una politica scolastica per lo sviluppo democratico, economico e sociale del Paese ed adesione allo sciopero generale del 6 settembre 1. La crisi finanziaria e gli interventi nella scuola per la ripresa. Il Governo Berlusconi con i provvedimenti del 2008 che hanno comportato tagli alla spesa per la scuola statale per oltre 8 miliardi ha anticipato una politica dissennata che non solo non ha ridotto il debito pubblico, ma ha duramente colpito la scuola statale il cui potenziamento , anche qualitativo, è una precondizione per lo sviluppo economico sociale e democratico del Paese. La crisi finanziaria si è aggravata ed il Governo ripropone co9n la manovra finanziaria politiche che penalizzano le classi sociali più deboli e l’intervento pubblico nel sociale e quindi anche nella scuola pubblica. 2. Inaccettabilità dei tagli alle spese per la scuola statale e forte impegno unitario. La grave crisi finanziaria causata anche dalle politiche irresponsabili di questo Governo ed aggravata da speculazioni spregiudicate non può in alcun modo giustificare tagli alla spesa per la scuola statale ed al sociale. I tagli alla spesa per la scuola statale devono essere fortemente contestati a tutti i livelli ed in tutti i modi; a tutti e tutte deve essere garantito l’accesso ad una scuola statale di qualità e democratica. Forze politiche, organizzazioni sindacali e professionali, comitati dei genitori e degli insegnanti e soprattutto Comuni, Province e Regioni devono sviluppare un forte impegno unitario per imporre una tangibile inversione alla politica dei tagli alla spesa per la scuola statale. Nel contempo deve essere definita una piattaforma che, abbandonando finalmente le fallimentari logiche privatistiche ed aziendalistiche, sostenute anche dai governi di centro-sinistra, restituiscano alla scuola statale il ruolo istituzionale che la Costituzione le assegna. 3. Il ruolo delle Regioni e degli Enti locali nella politica scolastica. Purtroppo finora il ruolo della Regione Toscana e della maggior parte degli Enti locali rispetto alla politica scolastica di questo Governo è stato molto carente e , per molti aspetti, ambiguo; la Regione Toscana (come del resto la Provincia ed il Comune di Firenze) non ha nemmeno ritenuto opportuno sostenere i ricorsi proposti dai Comitati di genitori ed insegnanti contro i tagli agli organici della scuola statale; disposti dalla Gelmini con provvedimenti palesemente illegittimi. Il Consiglio di Stato, confermando le sentenze del TAR Lazio, ha recentemente ribadito l’illegittimità di tali tagli agli organici della scuola, la Ministra Gelmini difatti non ha acquisito il parere obbligatorio della Conferenza Unificata Stato – Regioni – Enti locali. Spetta ora agli EE.LL e soprattutto alla Regione, nell’interesse dei cittadini che rappresentano, rivendicare immediatamente il ripristino di tutti i posti illegittimamente soppressi (oltre 80 mila!) ed impedire che la Ministra sani l’illegittimità dei tagli in modo burocratico, acquisendo “ora per allora” ed in modo burocratico il parere della Conferenza Stato – Regioni – Enti locali. E’ necessario che EE.LL e Regione Toscana si facciano subito promotori nei loro rispettivi territori di una forte mobilitazione al fine di portare in sede di Conferenza Unificata le esigenze reali del mondo della scuola e del Paese. In questa prospettiva diventa un primo concreto momento di mobilitazione, anche in difesa della scuola statale e del diritto all’istruzione per tutti, lo sciopero generale del 6 settembre contro una manovra finanziaria vessatoria ed ingiusta. Il Tavolo aderisce pertanto allo sciopero ed invita tutto il mondo della scuola a partecipare attivamente a tutte le iniziative previste nelle diverse realtà locali. Nello stesso tempo il Tavolo propone che nella prima decade di settembre siano convocati consigli comunali, provinciali e regionale straordinari ed aperti sia per definire gli impegni rispetto al ripristino dei posti di organico necessari per una scuola di qualità sia per discutere una piattaforma unitaria per il rilancio qualitativo della scuola statale. Firenze, 25 Agosto 2011

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