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mercoledì 7 settembre 2011

Sgherri:”manovra fortemente ingiusta, iniqua e classista, da contrastare fermamente.”

Dibattito ieri nell'aula del Consiglio Regionale sulla manovra economica nazionale. Sgherri:”manovra fortemente ingiusta, iniqua e classista, da contrastare fermamente.” Il comunicato e la sintesi dell'intervento di ieri in aula della Capogruppo Sgherri Firenze, martedì 6 settembre. La nuova manovra finanziaria del Governo è profondamente ingiusta, iniqua e di classe dal punto di vista sociale. L’obbiettivo è far pagare chi ha sempre pagato e ha più subito la crisi, cioè lavoratori dipendenti e pensionati , mentre non tocca chi si è arricchito in questi anni. Iniqua ingiusta e di classe perché attacca pesantemente i diritti del lavoro e dei pensionati con l’ulteriore prolungamento del blocco della contrattazione, cancella di fatto il contratto nazionale e lo statuto dei lavoratori, e apre ai licenziamenti facili, anticipa al 2014 dell’aumento dell’età pensionabile per le donne nel privato, aumenta – notizia delle ultime ore – l’IVA. Si dimostra tale anche attraverso l’attacco al ruolo di sviluppo della coesione ed emancipazione sociale rappresentato fino ad oggi dagli enti locali e regioni: su di essi previsti tagli draconiani che metteranno a rischio i servizi essenziali per i cittadini quali trasporto, prestazioni sociali, sanità, ecc. Sulla sanità, risulta particolarmente grave la reintroduzione e l’aumento dei ticket sui farmaci e gli esami diagnostici. Il prospettato taglio agli Enti locali mette quindi fortemente in discussione la possibilità delle Regioni e dei Comuni di garantire diritti costituzionali fondamentali come quello all’assistenza, alla salute, alla casa, alla scuola, alla mobilità ecc. Tutto ciò senza sottacere il tentativo – poi rientrato a fronte di vibranti proteste – di dare un schiaffo ai fondamenti della repubblica democratica nata dalla resistenza e fondata sul lavoro, con la cancellazione delle festività del 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno. La manovra è inoltre recessiva sul terreno economico e non contiene nessun provvedimento per lo sviluppo, mentre rinuncia completamente a colpire la speculazione finanziaria. Un altra manovra è, dunque necessaria, e possibile. Occorrono misure che prevedano una tassazione sui grandi patrimoni al di sopra del milione di euro e delle rendite finanziarie e una lotta vera all’evasione fiscale -a partire dall’introduzione di una sovratassa sui capitali che hanno goduto dello scudo fiscale- con cui si recupererebbero oltre 40 miliardi di euro da redistribuire sui redditi dei lavoratori e dei pensionati e per la riqualificazione del welfare e l’istituzione del reddito sociale per i disoccupati. Il dimezzamento delle spese militari e il ritiro dalla guerra afgana e libica per finanziare scuola, sanità, servizi pubblici, ricerca, università; così come il blocco delle grandi opere ambientalmente devastanti da cui si recupererebbero 30 miliardi di euro per le politiche industriali, la creazione di nuovi posti di lavoro, in settori innovativi delle fonti rinnovabili, risparmio energetico e mobilità sostenibile. Di fronte al quadro devastante che la manovra disegna è quindi necessario, anche, per quanto di competenza, da parte della Regione Toscana portare avanti proposte alternative ma nel contempo opporsi fermamente alla manovra medesima e al disegno politico che essa sottende, evitando così di farsi obtorto collo braccio esecutore della macelleria sociale che vuol imporre alla Toscana e al paese. La Capogruppo Monica Sgherri

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