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lunedì 3 ottobre 2011

Castelfiorentino: dipendente comunale si ribella al razzismo del PD


Caro Sindaco,
mi chiamo Lucia Taddei e sono una dipendente del Comune di Castelfiorentino;  lavoro ormai da molti anni nella Biblioteca Vallesiana.


Ho letto le sue dichiarazioni sul problema della sicurezza a  Castelfiorentino e mi permetto di scriverLe perché mi sono sentita  profondamente offesa.
Sono, al pari di Lei, un'immigrata in quanto sono originaria della Provincia  di Pisa e mi sono trasferita nel paese che Lei amministra solo da alcuni  anni.


Apprendo con stupore che tutte le volte in cui ho sostato nei pressi di un  esercizio commerciale a parlare con amici o mi sono seduta su di una  panchina nel piazzale a leggere un libro ho costituito una minaccia per  donne e anziani (per fortuna, per i bambini no).
Dalle Sue parole mi è sembrato di capire che noi migranti non costituiamo  una ricchezza per questo paese, con il lavoro che svolgiamo giorno dopo  giorno, le tasse che paghiamo regolarmente, le esperienze che abbiamo da  trasmettere, gli acquisti che facciamo nei vari esercizi commerciali, ma  rappresentiamo un pericolo a prescindere e obblighiamo l'Ammistrazione ad  aumentare il numero dei Vigili Urbani per sorvegliarci.

Questo, se fosse vero, supererebbe la cinematografia: nel film Minority  Report aspettavano che uno almeno lo pensasse un crimine prima di  arrestarlo.



Caro Sindaco,

alcuni sostengono che Lei non alludeva a tutti i migranti presenti sul  territorio ma solo ad alcune categorie ben precise (albanesi, marocchini).


Ma io non mi permetterei mai di pensarlo. Perchè questo, oltre a cancellare  con un sol colpo di spugna tutte le politiche di accoglienza che  l'Amministrazione e le associazioni hanno fatto in questi anni (compreso il  lavoro quotidiano svolto nella Biblioteca Vallesiana), equivarrebbe per la  legge italiana e per qualunque dizionario, anche il più modesto, ad  affermazioni razziste impensabili in bocca ad un Sindaco di un partito del centro-sinistra.

Pertanto ne deduco che non ho ben compreso il significato delle Sue parole.



Così, caro Sindaco, mi permetto di chiederLe di spiegarmele, pubblicamente, un po' meglio e invito gli altri migranti, che contribuiscono allo sviluppo di questo paese, a sottoscrivere questa richiesta di chiarimenti.



Lucia Taddei

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