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martedì 4 ottobre 2011

Faggi indagata per un picchetto anti-sfratto

Pubblicato la conferenza stampa dellunione inquilini, Daria Faggi indagata.


Da Il Tirreno 4 Ottobre 2011
Faggi indagata per un picchetto anti-sfratto
«Assurdo, così si cerca di ostacolare la mia attività sindacale»


LIVORNO. L’atto le è stato notificato pochi giorni fa: la leader dell’Unione Inquilini, Daria Faggi, è indagata dalla Procura della Repubblica a seguito di un picchetto anti-sfratto andato a segno lo scorso aprile.
In particolare a Faggi – conosciutissima in città non solo per la sua attività sindacale, ma anche politica (è stata capogruppo in Comune di Democrazia Proletaria) – sono contestati gli articoli 340, 495, 650 e 651 del codice penale. Tradotto: interruzione di pubblico servizio, falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità e rifiuto di fornire le proprie generalità.
«Assurdo – tuona l’altra anima del sindacato, Paolo Gangemi – Daria, come gli altri dirigenti, è conosciuta e apprezzata in città dalle forze politiche e dai rappresentanti delle istituzioni per le sue capacità e il senso di responsabilità civile sempre dimostrati».
Lei, che ieri ha ricevuto la chiamata del presidente nazionale di Unione Inquilini, non usa mezzi termini: «Sono incaz..issima, in oltre trent’anni di attività non mi era mai capitata una cosa simile».
A non andare giù è soprattutto quel riferimento al rifiuto di fornire le generalità: «Non mi sono mai nascosta o camuffata, il mio nome è anche sul verbale firmato quel giorno con l’ufficiale giudiziario».
Il 7 aprile, in via dei Mulinacci, il sindacato ha rallentato lo sfratto di una famiglia di migranti con un figlio. «Uno sfratto delicatissimo – racconta Gangemi – perché anche il privato, che aveva già rimandato il provvedimento, aveva la necessità di rientrare il prima possibile nell’alloggio». Sul posto, oltre all’ufficiale giudiziario, è arrivata una volante del 113 con a bordo gli agenti che hanno compilato il verbale finito in Procura.
«I nostri picchetti – ripetono a turno Faggi e Gangemi – sono pacifici e non violenti e sono sempre stati comunicati alla stampa e alla questura. Non abbiamo mai avuto problemi con le forze dell’ordine che, anzi, spesso hanno agito quasi da assistenti sociali».
«Voglio pensare – chiosa Faggi – che si tratti di un errore umano e non di un attacco politico, dopo la battaglia portata avanti negli ultimi, drammatici mesi. Onestamente credo proprio che si tratti di un errore, ma vedremo: se si dovesse insistere su questa strada sarebbe una grave provocazione al sindacato attraverso la mia persona».
L’Unione, per questo caso, è pronta a sfoderare l’avvocato Ezio Menzione, che ha seguito i fatti del G8 di Genova. «Chiediamo alla Procura – chiude Gangemi – di arichiviare il caso. Chiederemo anche un incontro al prefetto per avere la garanzia di un impiego di personale informato e formato per operare in queste delicatissime situazioni, come è avvenuto fino a oggi. Senza queste garanzie il sindacato non si assume più la responsabilità, riconosciuta anche dall’amministrazione comunale, di assistere le famiglie sfrattate».
L’assessore al sociale, Gabriele Cantù, contattato al telefono, dice che «pur nel rispetto del lavoro della magistratura, sottoscrivo che il sindacato fa un lavoro egregio perché rallentando gli sfratti dà una mano anche a noi».
Il sindacato ora si appella alle forze di sinistra per discutere il caso e, soprattutto, l’emergenza sfratti in consiglio comunale.
J.G.

vedi video e la solidarietà delle realtà, legate alla PRC, VERDI, FDS,  Su http://www.circolo-centro.it/?p=841#more-841

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