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giovedì 20 ottobre 2011

"La Risposta regionale alle crisi. Ridurre la forbice sociale".

PRC Gruppo Toscana
"La Risposta regionale alle crisi. Ridurre la forbice sociale". Intervento di Sgherri oggi su "Asilo Politico" inserto del Nuovo Corriere di Firenze

Oggi giovedì 20 ottobre.


La risposta regionale alla crisi. Ridurre la forbice sociale

(da “Asilo Politico” inserto del “Nuovo Corriere di Firenze” di giovedì 20 ottobre 2011)

di Monica Sgherri *

Il 15 ottobre è stata una giornata importante. Centinaia di migliaia di donne e uomini hanno risposto all’appello mondiale e hanno manifestato contro una crisi che gli ha impoveriti nei diritti e nella possibilità di vivere con dignità la propria vita. Le scene di guerriglia urbana che abbiamo visto, causate da pattuglie isolate e da una gestione “impropria” dell’ordine pubblico non ci devono far cadere nel tranello di cambiare il giudizio su questa grande manifestazione e scadere in una sterile demonizzazione dei manifestanti. Questo errore non lo fanno d’altronde ne il PD né ad esempio Draghi e questo ci dice che la manifestazione centra il dramma del secolo: una crisi di sistema rispetto alla quale il sistema stesso vorrebbe dare una risposta, sbagliata, che sta infiammando il mondo.
Quindi con rinnovata forza, proprio per dare efficacia politica alla grande manifestazione del 15 ottobre dobbiamo riprendere il cammino per ritrovare il filo dell’unità dei tanti soggetti oggi divisi, frazionati e in competizione tra loro per ricostruire il progetto di una sinistra d’alternativa.
La crisi di questi anni ci ha consegnato un paese impoverito, la forbice sociale si è allargata in maniera prepotente dove un 10% delle famiglie italiane detiene oltre il 60% delle ricchezze obbligando oltre la metà delle famiglie a vivere con meno del 10% delle ricchezze .
La crisi ha impoverito tanti, ha colpito non solo l’autonomia economica ma anche la sfera dei diritti e tra i primi il diritto al lavoro e al buon lavoro. Oggi disoccupazione, inoccupazione, contratti a tempo determinato, se non giornaliero, sono la quasi totalità dell’offerta lavorativa.
E il governo continua a proporci di far pagare la crisi proprio a chi la crisi l’ha subita duramente in questi anni. Il taglio annunciato ai trasferimenti a Regioni ed Enti Locali, sommandosi ai tagli precedenti, avrà conseguenze devastanti sulla tenuta dei servizi locali, rischiando di imporre ai Comuni la scelta se tagliare essi stessi i servizi essenziali o rincararli in maniera tale da farvi rinunciare a moltissime famiglie, proprio quelle colpite dalla crisi. La scelta politica è chiara: uno stato sociale residuale e minimale. La sfida che abbiamo di fronte è che le Regioni non diventino cinghia di trasmissione delle politiche scellerate del governo. E’ una strada difficile non vi è dubbio. E d’altronde eravamo completamente soli qualche anno fa quando chiedevamo di ridiscutere il patto di stabilità. Oggi non è più così. Per questo dobbiamo lanciare con forza la nostra opposizione alle proposte di inserire il pareggio di bilancio come principio costituzionale.
Proprio perché le Regioni sono le istituzioni consapevoli dell’effetto devastante dei tagli su i comuni, con determinazione esse devono opporvisi, anche per coprire una opposizione parlamentare insufficiente. Pretendere di ritirare i tagli edi reperire invece le risorse aggiuntive attraverso la patrimoniale e la fiscalità generale, pretendere di rivedere il patto di stabilità (noi diciamo di congelare) al fine di sbloccare le risorse che ci sono su quegli investimenti la cui realizzazione risponderebbe a bisogni essenziali come l’edilizia residenziale pubblica. Queste sono solo alcune delle proposte che devono essere portate avanti con determinazione. Se le politiche governative portano alla recessione le Regioni devono e possono indicare le scelte un una ripresa economica basato su un diverso modello di sviluppo. Insomma uscire dalla crisi camminando su due gambe (e d’altronde solo così vi può essere stabilità!) quella della equità e della solidarietà con quella del sostegno e della riqualificazione ambientale dello sviluppo .

* Presidente Gruppo Consiliare
Federazione della Sinistra – Verdi
Regione Toscana
Sgherri Asilo Politico 20 ottobre.pdf (361Kb)
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