Ospedale di Borgo San Lorenzo: grido d'allarme delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori. La carenza di personale sta compromettendo la qualità del servizio e le condizioni di lavoro.
La
mancata sostituzione del personale andato in pensione o trasferito sta di fatto
generando una situazione insostenibile nei reparti di Pronto Soccorso, Dialisi,
sala operatoria e nei reparti.
A
rischio la tenuta di un presidio ospedaliero fondamentale per un territorio
molto esteso e con un bacino di utenza vastissimo.
Già
negli anni scorsi e con forza tra il 2009 e il
2010, la CGIL aveva denunciato la
situazione di forte criticità che si stava profilando, la carenza di personale
che stava comportando carichi di lavoro insostenibili per i dipendenti;
in
quell'occasione si chiedeva alla direzione dell'azienda un confronto che
potesse servire a scongiurare una definitiva compromissione del quadro
generale. Un confronto che alla luce dei fatti non ha portato negli anni ai
risultati auspicati dai sindacati e dai lavoratori né ad un cambio di
atteggiamento da parte della dirigenza stessa, che proprio in questi giorni,
sminuendo la questione, ha dichiarato che si sta muovendo “cercando di tagliare
quelli che consideriamo esuberi”, aggiungendo che nonostante la diminuzione di
organico “siamo a livelli assistenziali accettabili”;
Un
atteggiamento fortemente discutibile e opinabile alla luce dei dati reali, che
pone seri dubbi su ciò che realmente si intenda per “livelli accettabili”;
Da
parte loro i sindacati e i lavoratori entrano nello specifico delle questioni:
al Pronto Soccorso, la riduzione del personale del turno di notte, ha prodotto
un drammatico aumento dei tempi di attesa e un forte incremento dei carichi di
lavoro per i dipendenti. Nel reparto di Dialisi, la mancanza di personale
adeguato sta portando conseguenze negative sia per gli utenti che per gli
operatori. In sala Operatoria la mancanza di personale sta determinando un
allungamento delle liste di attesa e forte stress lavorativo per il personale.
In Rianimazione manca un infermiere turnista, nei reparti di Chirurgia e
Medicina la dotazione organica risulta insufficiente.
Un
quadro allarmante che, oltre a smentire le dichiarazioni della direzione,
lascia trasparire in modo evidente il rischio effettivo di non effettuare le
prestazioni sanitarie, ospedaliere e specialistiche non rispondendo così al
bisogno di salute e ai diritti previsti dall'ordinamento.
L'altro
aspetto inquietante riguarda le condizioni di lavoro e dalle vistose carenze organiche che genera un clima di frustrazione e
impotenza tra gli operatori costretti ad intervenire in una situazione caotica
e quindi a sopperire alle lacune e criticità sopra evidenziate.
I
tagli predisposti dalla direzione generale e dalla scriteriate normative
nazionali non è vero che tengono conto della tipologia delle attività e
prestazioni effettuate, si tratta di un vero e proprio saccheggio di risorse in
una logica tutta aziendalistica, tesa a considerare il lavoro come un costo sul
quale risparmiare e fare cassa, senza preoccuparsi delle inevitabili,
pesantissime, ricadute.
Gli
scriventi Consiglieri provinciali del Gruppo di Rifondazione Comunista,
nell'esprimere la propria netta contrarietà riguardo ai tagli operati dalla
Direzione generale dell'ASL 10 ai danni dell'ospedale di Borgo San Lorenzo,
nell'esprimere la loro piena solidarietà ai lavoratori colpiti dagli effetti
delle scelte compiute, nel sostenere le richieste delle organizzazioni
sindacali per il mantenimento integro delle attività, servizi e dotazioni
organiche, nel garantire il proprio impegno a difesa dell'Ospedale, della sua
funzione e vocazione nel complesso del sistema di protezione sociale e della
sua capacità di dare risposta ai bisogni di salute, chiedono che tutti gli Enti
locali interessati, dalla regione al comune fino alla provincia di Firenze, ad
adoperarsi in ogni sede per far revocare i provvedimenti che stanno
compromettendo e mettendo a rischio il mantenimento del fondamentale presidio
ospedaliero di Borgo San Lorenzo.
Andrea
Calò Lorenzo Verdi
Rifondazione
Comunista Provincia di Firenze
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