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lunedì 28 maggio 2012

VIA LIBERA A LICENZIAMENTI, MOBILITA’ E TAGLI


SOTTOSCRITTO DA CGIL, CISL E UIL IL PROTOCOLLO PER IL PUBBLICO IMPIEGO
VIA LIBERA A LICENZIAMENTI, MOBILITA’ E TAGLI
Si è svolto il 3 maggio pomeriggio, alla Funzione pubblica il tavolo tecnico per la definizione di un protocollo che costituisce il quadro entro il quale si muoverà il disegno di legge delega di controriforma del settore pubblico in relazione alle norme contenute nel Ddl di riforma del mercato del lavoro.
L’incontro si è concluso con l’accettazione da parte di tutti i sindacati cosiddetti rappresentativi, CGIL compresa, di un accordo che, di fatto, riproponendo il ruolo di cogestione del sindacato concertativo, dà il via libera al governo Monti in materia di:
• tagli alla spesa- “gli interventi preannunciati in tema di spending review debbono rappresentare un’occasione per superare l’approccio finanziario e ragionieristico della spesa pubblica ed avviare un processo di modernizzazione dell’amministrazione pubblica attraverso un’attività di profonda razionalizzazione”
• mobilità- “il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali in tutte le fasi dei processi di mobilità collettiva …” e ancora “ collegare ai processi di mobilità percorsi di qualificazione e formazione professionale , coinvolgendo le organizzazioni sindacali, per garantire la funzionalità e la qualità del lavoro nell’amministrazione di destinazione”
• licenziamenti- “rafforzare i doveri disciplinari dei dipendenti, prevedendo al contempo garanzie di stabilità in caso di licenziamento illegittimo” secondo il medesimo impianto del lavoro nelle imprese private.
• accettazione supina del principio della valutazione della performance attraverso- “meccanismi atti ad assicurare la retribuzione differenziata in relazione ai risultati conseguiti”
• rafforzamento del ruolo della dirigenza- “si devono rafforzare il ruolo e le funzioni e le
responsabilità dei dirigenti” Unico lato positivo: le RSU torneranno a contrattare su tutti i punti previsti dal CCNL
Nessun cenno al blocco dei contratti, al blocco del turn over, alla stabilizzazione dei precari.

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