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lunedì 4 giugno 2012

Impedito il volantinaggio per l'Acqua Pubblica a Pontedera



Il Forum Acqua Valdera (F.A.V.) esprime profondo rammarico, dispiacere e delusione per come si è svolta l’iniziativa di sabato 2 giugno a Pontedera per sostenere la manifestazione nazionale di Roma “La Repubblica siamo noi”, organizzata dal Forum Nazionale dei Movimenti per l'Acqua Bene Comune.
 

Ritenendo che per mostrare le bandiere e distribuire i volantini della campagna di obbedienza civile, senza collocare un banchetto e quindi senza occupare suolo pubblico, non fosse necessaria l’autorizzazione dell’Amministrazione Comunale, c’è stata una inconsapevole omissione da parte del F.A.V. che ha portato preoccupazione, agitazione e irritazione nelle autorità (Forze dell’Ordine e amministratori). Chiederemo informazioni sulla norma che non conosciamo.
Siamo dispiaciuti per ciò e contenti che il Sindaco, in un breve scambio sabato sera, abbia riconosciuto che il F.A.V. è un movimento democratico, pacifico e desideroso che siano rispettate le regole che la volontà popolare ha stabilito per tutti. 
L’obiettivo dell’iniziativa era dare concretezza alla celebrazione del 2 giugno, festa della Repubblica, da parte di donne e uomini che sentono il bisogno profondo che siano osservati gli strumenti democratici e che invece, ad un anno dal referendum, vedono vanificati gli sforzi profusi per la raccolta delle firme prima e per l’applicazione del referendum poi. Non c’era intenzione di intralciare il concerto ma l’idea del F.A.V. era quella di concludere la semplice iniziativa al momento in cui la musica fosse iniziata. 
Nonostante l’errore di valutazione, pensavamo comunque, accordandoci con le autorità, di poter mostrare i colori della campagna di obbedienza civile, come concreto sostegno al significato delle bandiere tricolori. E’ stato invece indicato alla decina di attivisti del F.A.V. presenti di rimanere ai margini della piazza con le bandiere, lontano dai cittadini accorsi per il concerto, fino alle ore 21E’ stato avvilente, nel desiderio di sostenere l’obbedienza civile di autoriduzione delle bollette del servizio idrico, come azione democratica per il rispetto dell’esito referendario – espressione della volontà popolare - venire invitati a riporre le bandiere allo scadere del tempo concesso (erano le ore 21,05), quando peraltro lo avevamo già fatto.
 
Ci auguriamo di poter continuare a dialogare con l’Amministrazione Comunale, a cui chiediamo di collaborare per ottenere a tutti i livelli di responsabilità il concreto rispetto dei principi e dei fatti di democrazia che devono vedere tutti ugualmente impegnati: cittadini, amministratori, forze dell’ordine.
 
Si scrive Acqua, si legge Democrazia.

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