Comunicato
stampa
Infortunio
sul lavoro alla Richard Ginori: ancora un episodio scandaloso di non
funzionamento della Giustizia. Per carenze istruttorie del PM il Giudice
annulla il processo penale.
Un regalo
all’imprese che omettono l’applicazione delle norme sulla sicurezza.
Da un comunicato stampa dei Cobas
del lavoro privato di Firenze apprendiamo che il 3 luglio presso il Tribunale
di Firenze è stato annullato un processo penale a carico della Richard Ginori
per un infortunio sul lavoro. Il processo si riferisce ad un grave infortunio sul lavoro accaduto cinque anni fa
ad un operaio della Richard Ginori, rimasto lesionato da un macchinario a cui
lavorava.
L’infortunio ebbe come
conseguenza l’amputazione di due dita e la successiva invalidità permanente.
L’episodio fu oggetto di un indagine dell’autorità di vigilanza la quale
individuò come possibile responsabile dell’infortunio la proprietà,
rappresentata dall’Amministratore Delegato, chiamato a rispondere per questo di
lesioni personali gravi.
L’azienda che non ha mai brillato di sensibilità sui temi della
sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro non ammise alcuna responsabilità
ma commutò al lavoratore infortunato un provvedimento disciplinare, il quale fu
impugnato dallo stesso ricevendo ragione dal Tribunale di Firenze che riconobbe
la responsabilità dell’azienda.
Esaurita la parte civilistica del
contenzioso giuridico il 3 luglio 2012, a distanza di 5 anni dall’infortunio, avrebbe dovuto
iniziare il processo penale, presso il Tribunale di Firenze, ma qui il coup de theatre : il Giudice sentita la
ricostruzione sui fatti da parte del Pubblico Ministero e ascoltata la
contestazione della difesa che ritiene tale descrizione imprecisa , sommaria e lacunosa decide
l’annullamento e la restituzione degli atti alla procura.
Quindi di nuovo tutto da capo,
poiché la procedura prevede, la riformulazione da parte del PM dei capi
d’accusa, per fare un nuovo processo prima della scadenza dei termini della
prescrizione.
Casualità, dilettantismo o possibile calcolo ?
L’errore di superficialità del PM
nella ricostruzione dei fatti può, viste le lungaggini burocratiche della
giustizia, portare all’allungamento dei tempi istruttori fino a non certificare
alcuna responsabilità penale del datore di lavoro.
Una Giustizia a senso unico, che in modo classista utilizza problemi, cavilli e lacciuoli del sistema
giudiziario e che rischia di far rimanere impuniti i soliti noti. Paradossale
che il difetto di forma a carico del
Pubblico Ministero possa offrire l’opportunità alla proprietà di non avere a
suo carico per comportamenti omissivi un regolare processo nel quale siano
circostanziate le responsabilità di colpa e dolo.
Un episodio scandaloso e
insopportabile verso il quale non si può tacere e la cui conseguenza rischia di
cancellare il diritto del lavoratore invalidato ad avere giustizia.
Sconcertante è che mentre gli
infortuni, le malattie professionali, le morti sul lavoro continuano a mietere
la loro strage quotidiana a causa del non rispetto delle norme di sicurezza
previste, i pochi casi che riescono a raggiungere le aule dei tribunali vengono
annullati per carenze di informazioni e prove che il PM ha l’obbligo di
raccogliere in modo dettagliato e circoscritto sui fatti.
Il Gruppo provinciale di
Rifondazione Comunista, nell’esprimere la piena solidarietà al lavoratore della
Richard Ginori che ha subito il grave infortunio e che dopo circa 5 anni si è
visto annullare la possibilità di vedere
giustizia, dichiara il proprio impegno politico e istituzionale a far si che le
responsabilità di chi omette le norme di sicurezza sul lavoro siano
adeguatamente perseguite e sanzionate, poiché la vita di una persona ha il suo
valore indipendentemente da quello che gli viene attribuito dall’imprese, dal
mercato e dai profitti.
Firenze 5 luglio 2012
Andrea Calò Lorenzo Verdi Gruppo
Provinciale Rifondazione Comunista Firenze
Comunicato
stampa
Infortunio
sul lavoro alla Richard Ginori: ancora un episodio scandaloso di non
funzionamento della Giustizia. Per carenze istruttorie del PM il Giudice
annulla il processo penale.
Un regalo
all’imprese che omettono l’applicazione delle norme sulla sicurezza.
Da un comunicato stampa dei Cobas
del lavoro privato di Firenze apprendiamo che il 3 luglio presso il Tribunale
di Firenze è stato annullato un processo penale a carico della Richard Ginori
per un infortunio sul lavoro. Il processo si riferisce ad un grave infortunio sul lavoro accaduto cinque anni fa
ad un operaio della Richard Ginori, rimasto lesionato da un macchinario a cui
lavorava.
L’infortunio ebbe come
conseguenza l’amputazione di due dita e la successiva invalidità permanente.
L’episodio fu oggetto di un indagine dell’autorità di vigilanza la quale
individuò come possibile responsabile dell’infortunio la proprietà,
rappresentata dall’Amministratore Delegato, chiamato a rispondere per questo di
lesioni personali gravi.
L’azienda che non ha mai brillato di sensibilità sui temi della
sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro non ammise alcuna responsabilità
ma commutò al lavoratore infortunato un provvedimento disciplinare, il quale fu
impugnato dallo stesso ricevendo ragione dal Tribunale di Firenze che riconobbe
la responsabilità dell’azienda.
Esaurita la parte civilistica del
contenzioso giuridico il 3 luglio 2012, a distanza di 5 anni dall’infortunio, avrebbe dovuto
iniziare il processo penale, presso il Tribunale di Firenze, ma qui il coup de theatre : il Giudice sentita la
ricostruzione sui fatti da parte del Pubblico Ministero e ascoltata la
contestazione della difesa che ritiene tale descrizione imprecisa , sommaria e lacunosa decide
l’annullamento e la restituzione degli atti alla procura.
Quindi di nuovo tutto da capo,
poiché la procedura prevede, la riformulazione da parte del PM dei capi
d’accusa, per fare un nuovo processo prima della scadenza dei termini della
prescrizione.
Casualità, dilettantismo o possibile calcolo ?
L’errore di superficialità del PM
nella ricostruzione dei fatti può, viste le lungaggini burocratiche della
giustizia, portare all’allungamento dei tempi istruttori fino a non certificare
alcuna responsabilità penale del datore di lavoro.
Una Giustizia a senso unico, che in modo classista utilizza problemi, cavilli e lacciuoli del sistema
giudiziario e che rischia di far rimanere impuniti i soliti noti. Paradossale
che il difetto di forma a carico del
Pubblico Ministero possa offrire l’opportunità alla proprietà di non avere a
suo carico per comportamenti omissivi un regolare processo nel quale siano
circostanziate le responsabilità di colpa e dolo.
Un episodio scandaloso e
insopportabile verso il quale non si può tacere e la cui conseguenza rischia di
cancellare il diritto del lavoratore invalidato ad avere giustizia.
Sconcertante è che mentre gli
infortuni, le malattie professionali, le morti sul lavoro continuano a mietere
la loro strage quotidiana a causa del non rispetto delle norme di sicurezza
previste, i pochi casi che riescono a raggiungere le aule dei tribunali vengono
annullati per carenze di informazioni e prove che il PM ha l’obbligo di
raccogliere in modo dettagliato e circoscritto sui fatti.
Il Gruppo provinciale di
Rifondazione Comunista, nell’esprimere la piena solidarietà al lavoratore della
Richard Ginori che ha subito il grave infortunio e che dopo circa 5 anni si è
visto annullare la possibilità di vedere
giustizia, dichiara il proprio impegno politico e istituzionale a far si che le
responsabilità di chi omette le norme di sicurezza sul lavoro siano
adeguatamente perseguite e sanzionate, poiché la vita di una persona ha il suo
valore indipendentemente da quello che gli viene attribuito dall’imprese, dal
mercato e dai profitti.
Firenze 5 luglio 2012
Andrea Calò Lorenzo Verdi Gruppo
Provinciale Rifondazione Comunista Firenze
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