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venerdì 5 ottobre 2012

Il Comune lascia Equitalia «Per i cittadini sarà peggio»


Il Comune lascia Equitalia «Per i cittadini sarà peggio» 
Dal primo gennaio con l’arrivo delle società di riscossione dei crediti sarà più difficile trovare uno sportello per spiegare le proprie ragioni 

GLI AMMINISTRATORI LOCALI 

Servono garanzie pubbliche 

da Il Tirreno



"La riscossione dei tributi vada direttamente nelle casse dei comuni". Lo afferma Giurlani di Unicem Toscana commenta ndo la vicenda di Tributi Italia e concorda con la proposta del presidente nazionale Anci: «Una vicenda tragicamente esemplare che deve servire da monito alle amministrazioni pubbliche » Il presidente nazionale dell'Anci, Domenico Delrio,ribadisce che queste somme devono andare direttamente ai comuni e che per questo servono 'soggetti pubblici di garanzia' sia per i comuni stessi sia per i cittadini». LIVORNO Dal primo gennaio Equitalia non si occuperà più di riscuotere le multe e i tributi comunali non pagati dai cittadini. Solo per le infrazioni stradali ci sarà un arretrato di 58 milioni di euro da recuperare. Una cifra enorme, composta da migliaia di verbali e altrettanti morosi. Gli uffici comunali dicono di non essere in grado di smaltire tutte queste pratiche e, pertanto, la giunta comunale sta pensando di rivolgersi a una società di recupero crediti, una società privata che verserebbe subito alle casse pubbliche alcuni milioni, una ventina, e penserebbe poi lei a rivalersi sui cittadini. Ed è questo il punto che crea non poche perplessità. Equitalia, infatti, è stata accusata di essere eccessivamente invadente e vessatoria verso i morosi. Tuttavia - fanno notare gli ex esattori degli enti locali - «Equitalia è una società pubblica che opera con criteri di trasparenza e secondo indicazioni che vengono dal governo. Oltretutto - aggiungono - migliaia di persona in questi anni, hanno avuto la possibilità di trasformare in rate i debiti e , comunque, hanno potuto andare negli uffici di Equitalia per verificare pratiche e chiedere spiegazioni». Il dubbio che avanza è che tutto questo sarà praticamente impossibiole in un prossimo futuro. Le società di recupero crediti sono private e operano secondo logiche di profitto: hanno tutto l’interesse a guadagnare il massimo esigibile dalla quota di crediti acquisita. «Inoltre - aggiungono da Equitalia - le ultime direttive del governo prevedevano procedure più blande per i debiti inferiori ai duemila euro e le multe dei comuni rientrano al 90% in questa fascia». Proprio in queste ore, lo scandalo che vede coinvolti i vertici di Tributi Italia, accusati di aver intascato milioni di tributi riscossi per conto dei Comuni, aumenta le preoccupazioni tra i contribuenti. Ecco perché le decisioni che tra poche settimane dovranno essere prese anche dall’amministrazione comunale livornese si presentano come particolarmente delicate. Non sarà ininfluente la scelta del partner privato al quale affidare il recupero di multe e tributi e - soprattutto - dovranno essere valutate con particolare attenzione le procedure che il soggetto privato si impegnerà ad attuare nei suoi interventi verso i cittadini che finiscono nella lista dei morosi. (a.l.) 

POLEMICA SULL’AUTORITà IDRICA 
«Troppi incarichi per Cosimi» Sgherri all’attacco da Firenze 


LIVORNO «Troppi incarichi importanti in una sola persona: il rischio è che si svuotino a vicenda». La critica al sindaco Alessandro Cosimi - già presidente dell’Anci regionale e ora anche presidente dell'Autorità idrica toscana - arriva dai banchi del consiglio regionale. A muoverla è la capogruppo della Federazione della Sinistra - Verdi, Monica Sgherri. «Non abbiamo mai al fondo condiviso – scrive – la scelta di eleggere direttamente i sindaci, e parallelamente svuotare di poteri i consigli comunali. Certo che l'elezione diretta avrebbe almeno dovuto essere garanzia di impegno del sindaco a tempo pieno. Oggi invece pare che le cose stiano sempre meno così. Se non lo sono in maniera lampante per Matteo Renzi impegnato nella campagna per le primarie, non lo sono per il nuovo presidente dell'Autorità idrica: Cosimi va a sommare questo incarico non solo a quello di sindaco ma anche alla presidenza dell'Anci, cariche che richiedono grande impegno e molto tempo da dedicare. I problemi che negli anni sono emersi (dalle tariffe alla qualità dei servizi) avrebbero richiesto un impegno a tempo pieno e non un incarico che appare "burocratico". Una somma di incarichi – chiude – di cui si poteva fare a meno».(j.g.)

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