CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”
Sindaco di Livorno, presidente dell’Anci Toscana e ora anche presidente dell’Autorità Idrica Toscana. Sgherri: “Incarichi importanti tutti in una sola persona, il rischio è che si svuotino a vicenda”
Firenze, 3 ottobre. Non abbiamo mai al fondo condiviso la scelta di eleggere direttamente i sindaci, e parallelamente svuotare di prerogative e poteri i consigli comunali. Certo che l’elezione diretta avrebbe almeno dovuto essere garanzia di impegno del sindaco a tempo pieno. Oggi invece pare che le cose stiano sempre meno così. Se non lo sono in maniera lampante certo per Matteo Renzi impegnato anche nella campagna per le primarie – al di là del merito delle medesime sul quale non entro - che sottrae tempo e impegno alla città di Firenze, oggi non lo sono nemmeno per il nuovo presidente dell’Autorità Idrica Toscana: Alessandro Cosimi, che va a sommare questo incarico non solo a quello di Sindaco di Livorno ma anche alla presidenza dell’ANCI Toscana. Cariche che entrambe richiedono grande impegno e molto tempo da dedicare loro. I problemi che negli anni sono emersi (sulle tariffe, sulla qualità dei servizi, il malcontento sul territori, il mancato o insufficiente controllo sull’attività dei soggetti gestori, ecc) avrebbero richiesto per la nuova Autorità impegno da svolgersi a tempo pieno e non un incarico che appare “burocratico” in quanto detenuto non solo da un sindaco di una grande città, ma anche da colui che è presidente dell’Associazioni dei comuni toscani. Una somma di incarichi di cui si poteva fare a meno, nell’interesse delle tre istituzioni di cui Cosimi è a capo, in quanto la mole di impegni rischia di “svuotare” vicendevolmente gli incarichi ricevuti, rischio che non ci si può permettere.
La Capogruppo
Monica Sgherri
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