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lunedì 3 dicembre 2012

La polizia carica il presidio degli antagonisti


La polizia carica il presidio degli antagonisti
Manganellate in piazza Cavour, donna in ambulanza all’ospedale. La questura: la manifestazione non era autorizzata
RIFONDAZIONE COMUNISTA: LA PROTESTA ERA DEL TUTTO PACIFICA
«Non accadeva da decenni, Livorno è democratica e non merita un clima di tensione» 


«Inaccettabile!». Parte da quest’aggettivo la segreteria di Rifondazione Comunista per esprimere «il suo profondo sdegno» per quanto è accaduto in piazza Cavour, dove «un gruppo di pacifici manifestanti hanno subito la carica delle Forze dell'ordine». I vertici del Prc livornese sottolineano che «non accadeva da decenni»: e collegano il fatto alla «volontà recentemente espressa dal governo» di prendere «provvedimenti restrittivi riguardo alle manifestazioni di piazza». Da parte della federazione di Rifondazione comunista si mette l’accento sul fatto che «Livorno ed i livornesi provengono da una lunga tradizione democratica» e la città «non merita l'instaurazione di un clima della tensione così come si sta prefigurando». Anche perché - viene ribadito - la protesta « era assolutamente pacifica» e invece semmai è stata la risposta a risultare «inopportuna quanto sorprendente». Il Prc annuncia che «si attiverà presso le istituzioni locali»: con una interrogazione al consiglio comunale chiederà che «sia fatta chiarezza in merito all'accaduto». di Mauro Zucchelli wLIVORNO In piazza Cavour un gruppo di antagonisti si raduna per protestare contro l'intervento, giudicato troppo duro, che le forze dell'ordine avevano riservato venerdì sera al presidio di protesta contro il comizio del leader Pd Pierluigi Bersani. Sono le 19 e, in una piazza attraversata dal passeggio del sabato pomeriggio in centro, parte la carica della polizia per disperdere una cinquantina di giovani che, attorno alla statua, in una zona in gran parte pedonale, fino a quel momento, secondo le prime testimonianze raccolte, non aveva fatto altro che gridare nel megafono la propria contestazione (e la solidarietà ai No Tav e ai palestinesi). I manganelli delle forze dell'ordine, secondo quanto denunciano gli esponenti dell'Ex Caserma Occupata promotori del corteo, fanno «numerosi contusi», senza contare che «un ragazzo è stato ferito al volto» e «una donna è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso». La polizia, stando a quanto riferisce l’Ansa, dice che si tratta della madre di un manifestante. Fonti della questura fanno rilevare che la manifestazione non era stata autorizzata e che già in precedenza i dimostranti erano stati avvertiti che, per impedire che «la dimostrazione bloccasse il centro», è stato riferito, il corteo doveva sciogliersi, altrimenti sarebbe scattato l'intervento. Cosa che è poi accaduta. L'iniziativa di protesta era cominciata in piazza Grande. «Eravamo in 60-70 e ci eravamo radunati inizialmente in piazza Grande», spiegano dall'Ex Caserma Occupata. «Siamo andati sotto il Comune per manifestare tutta la nostra indignazione per quel che era successo la sera precedente. Ci è stato detto: o vi sciogliete o vi carichiamo. Abbiamo deciso di spostarci in piazza Cavour. Dopo pochi minuti sono arrivate in piazza le camionette e ci è stato ripetuto che la manifestazione non era autorizzata. Abbiamo detto che nella nostra città dev'essere garantito il diritto a manifestare pacificamente il proprio dissenso». Fonti del gruppo dei promotori della protesta tengono a ribadire che «non abbiamo avuto nessun tipo di comportamento provocatorio». «Pochi minuti più tardi siamo stati caricati brutalmente dalla statua fino all'angolo della piazza, di fronte a centinaia di persone inermi», sottolinea un comunicato diffuso via mail in serata dall’Ex Caserma Occupata in cui si parla di «numerosi feriti portati in ambulanza anche tra i passanti e decine e decine di contusi tra i manifestanti». Dopo la carica non si è dissolta la tensione. I manifestanti hanno deciso di rimanere «nella nostra piazza» per mostrare che «non arretriamo di fronte a questo atteggiamento mai visto»

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