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venerdì 25 gennaio 2013
NOI STIAMO CON IL CENTRO SOCIALE INTIFADA
NOI STIAMO CON IL CENTRO SOCIALE INTIFADA
Il secondo Regolamento Urbanistico rappresenta una profonda ferita al tessuto urbano empolese. Scarica pesantemente sulle periferie migliaia di metri cubi di cemento senza significativi miglioramenti alla vivibilità e ai servizi e utilizza in maniera ipocrita il tema del fabbisogno abitativo cancellando quella straordinaria esperienza di socialità rappresentata dal csa Intifada.
Non solo, un comune che ha dato vita alla “Carta del Nuovo Municipio” decide in barba a qualsiasi processo partecipativo, nascondendo le informazione anche a chi è direttamente coinvolto e impedendo persino l'accesso al consiglio comunale.
Decidere di cancellare il Centro sociale (attivo a Ponte a Elsa da 25 anni) attraverso questo scambio indecente evidenzia la volontà di imbavagliare una presenza scomoda, perché come scriveva Calvino “dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere”.
Il centro sociale Intifada rappresenta un argine contro questo saccheggio sistematico del territorio. Da quasi 25 anni è un punto di riferimento per diverse associazioni: il gruppo di acquisto (GAS), la Confederazione dei Cobas Empoli Valdelsa, il Collettivo studentesco, lo sportello sociale e il gruppo di giocoleria. Organizza il cinema gratuito all'aperto, vari progetti di solidarietà internazionale e un gran numero di iniziative su tematiche ambientali, sociali, culturali e politiche.
Abbiamo avuto il loro sostegno in varie occasioni e per questo oggi non facciamo mancare loro il nostro. Nella desertificazione prodotta dalla crisi è necessario incentivare (non chiudere) gli spazi autofinanziati dove organizzare e costruire dal basso una società libera da logiche economiche, autoritarie e gerarchiche.
Associazione Castello Civico Zero, Castelfiorentino
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