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venerdì 26 aprile 2013

Chomsky contro la e-democracy


Questo che riporto di seguito è un estratto dall'ultimo libro-intervista di Noam Chomsky con David Barsamian (cfr. Noam Chomsky, Sistemi di Potere. Conversazioni sulle nuove sfide globali, Ponte alle Grazie, 2013 p. 133-134-135). Secondo il noto intellettuale americano vi è un deliberato tentativo da parte dei potentati economici di atomizzare la società, distruggendo i corpi intermedi in modo da isolare le persone. Un individuo isolato è più facile da controllare dice il famoso linguista del MIT. Una critica di coloro che come il Movimento 5 Stelle credono che i partiti e i sindacati siano strutture superate e che la democrazia nel 21esimo secolo debba essere esercitata tramite la rete.

David Bersamian: I cosiddetti nuovi media, Facebook e Twitter, insieme all'iPad e ai tablet, stanno creando un'enorme atomizzazione e isolamento sociale. Mi è capitato in un ristorante che tutti fossero intenti a guardare il proprio iPhone, inviare messaggi e leggere mail. Quale impatto può avere tutto ciò sulla società?

Noam Chomsky: Io non faccio parte di questa cultura, mi limito a osservarla dall'esterno, senza grande entusiasmo né interesse.Tuttavia la mia impressione è che le persone che appartengono a questa cultura, i giovani ad esempio, provino un senso di intimità e interazione. Ricordo un caro amico d'infanzia che aveva un libriccino nel quale riportava i nomi di tutti i suoi amici. Si vantava di avere duecento amici, il che significa non averne nessuno, perché non si possono avere duecento amici. Ecco, sospetto che si tratti di qualcosa di simile: se hai un sacco di amici su Facebook e simili, deve trattarsi quantomeno di amicizie superficiali. Se questa è la tua apertura al mondo significa che ti manca qualcosa nella vita.
Uno degli aspetti più importanti dei movimenti Occupy, forse il principale, è il modo in cui hanno superato questo problema creando vere e proprie comunità di persone che interagiscono, creano legami,formano associazioni e si aiutano vicendevolmente, si sostengono e comunicano con estrema libertà: tutte cose, queste, che si sono completamente smarrite nella nostra società. Perchè è una società ormai frammentata. Da tempo è in atto, mi sembra, un deliberato tentativo di atomizzare la società, per dividere le persone, per demolire quelle che nella letteratura sociologica vengono chiamati corpi intermedi: gruppi che interagiscono e costruiscono spazi in cui si possono formulare idee, metterle alla prova, cominciare a comprendere il senso dei rapporti umani e imparare cosa significa cooperare. I sindacati erano uno dei principali esempi in tal senso,e la loro influenza sulla società era dovuta in parte proprio a questo.
Ovviamente,essi sono diventati il bersaglio principale da colpire, in parte proprio per questa ragione, credo.
È il concetto stesso di solidarietà sociale a essere considerato una grave minaccia dalle concentrazioni di potere. Ciò vale per qualunque sistema, tanto di più per la nostra società.
Per quanto i social media siano senza alcun dubbio impareggiabili nell'organizzare e mantenere vivi alcuni legami, ritengo contribuiscano a tale atomizzazione. Ma questa è solo la mia impressione. 

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