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mercoledì 24 aprile 2013

Difensore Civico. Sgherri:”buona relazione..."


Difensore Civico. Sgherri:”buona relazione..."

"...perché non si limita all’elenco dell’attività ma indica strade per superare criticità e contenziosi e quindi aiutare i cittadini ad ottenere diritti e servizi”.

Firenze, 24 aprile. Un’ottima relazione, puntuale e preziosa, che testimonia un ottimo lavoro del Difensore Civico Regionale. Preziosa perché non si limita a far l’elenco delle vertenze seguite ma indica importanti suggerimenti che, se accolti, dovrebbero portare – fra l’altro – a modificare leggi e regolamenti regionali, così come portare a migliorare tutta la partita dei rapporti fra cittadini e servizi pubblici fondamentali.
Non si tratta di questioni di secondo piano, ma che bensì investono il fare della “buona amministrazione”  
Così Monica Sgherri – Capogruppo di Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale nel dibattito sulla relazione 2012 del Difensore Civico Regionale.
Alcuni casi invitano – come detto - a rivedere leggi e o regolamenti per coprire vuoti legislativi. E’ il caso che riguarda l’ambito delle RSA dove impropriamente vengono imposte, ai partenti dell’anziano assistito, spesso clausole contrattuali privatistiche non previste dalle leggi in vigore o caparre di cui non c’è necessità.
Interventi suggeriti quindi da accogliere nella consapevolezza di una situazione dove le necessità e i bisogni sono sempre più ampi e le risorse sempre più ridotte, e questo impatta una corretta applicazione delle scelte per non creare situazioni di grave difficoltà: ne è esempio lampante la questione del fondo per la non autosufficienza, voluto a suo tempo e difeso poi con tenacia – con le sole risorse regionali - per il sollievo all’anziano che cosi infatti può rimanere nella propria casa, sostegno alle famiglie che comunque supportano l’anziano e che ha l’obbiettivo anche di far emergere l’area del “nero” per quanto riguarda le bandanti. Il problema su cui puntare l’attenzione e agire di conseguenza riguarda la modalità di corresponsione alla famiglie da parte dei comuni dei fondi regionali ad essi trasferiti,  fondi che la Regione si forza giustamente di riconfermare: i comuni infatti – spesso - si ritengono liberi l’anno successivo alla prima erogazione per l’assistenza, di diminuire unilateralmente il contributo stabilito. Questo può determinare gravissime difficoltà alle famiglie in quanto queste hanno fatto la scelta della badante anche alla luce della corresponsione del contributo stabilito.
Preziosa inoltre la relazione – e la conseguente sollecitazione che ne emerge ad intervenire – sulla questione delle bollette idriche, oppure su tutta la partita delle perdite idriche occulte.
Insomma, un ottimo lavoro da parte del Difensore Civico che indica strade per ridurre disagi ai cittadini e quindi il ricorso al suo ufficio, ma che impone giustamente di recepire i suggerimenti per ottenere una buona amministrazione.

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