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mercoledì 22 maggio 2013

Buon compleanno legge 194.


CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
COMUNICATO STAMPA


Buon compleanno legge 194. Mozione delle consigliere di maggioranza in Regione. “L’obbiezione di coscienza non renda sempre più difficile l’applicazione della legge e quindi l’interruzione volontaria di gravidanza.”

Conferenza stampa tenuta questa mattina in Consiglio Regionale


Firenze, 22 maggio. Il modo migliore per celebrare il trentacinquesimo anniversario della promulgazione della legge 194 che prevede, fra l’altro, l’interruzione volontaria di gravidanza – che ricorre proprio oggi - è garantire che questa venga effettivamente applicata. Questo l’obbiettivo di fondo della mozione sottoscritta dalle Consigliere regionali Monica Sgherri (FdS Verdi prima firmataria), Lucia Martegi, Vanessa Boretti e Daniela Lastri (PD) e Rosanna Pugnalini, Marta Gazzarri (IDV) Maria Luisa Chincarini (CD) e anche dai colleghi Simone Naldoni (PD) e Rudi Russo (CD) mozione presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche le rappresentanti di associazioni e realtà che  si occupano di questo tema quali Laboratorio per la laicità, Il Giardino dei Ciliegi, Se Non Ora Quando, Libere Tutte, Artemisia e Intersexioni. Mozione i cui contenuti sono parimenti in via di presentazione anche in altre regioni quali Lazio, Campania, Marche e Lombardia. Va certo rispettato – sottolineano le consigliere e i consiglieri firmatari, andando al cuore del problema - il diritto da parte dei medici all’obbiezione di coscienza ma questo non può mettere in discussione – come sta di fatto avvenendo – appunto la corretta possibilità dell’interruzione volontaria di gravidanza. Il peso dell’obbiezione di coscienza – come ci dicono i dati ufficiali – sta infatti portando di fatto sempre più difficile applicazione della 194. Interruzione di gravidanza che – ricordano le consigliere e i consiglieri – è scelta difficile e dolorosa per le donne, che semmai andrebbero supportate a livello medico, sociale e psicologico una volta presa tale decisione e non certo impedite nei fatti a compierla. La Toscana, regione all’avanguardia e coraggiosa su tanti aspetti che riguardano questi temi – basti ricordare l’esser stata la prima a consentire di sperimentare la “pillola del giorno dopo” presso le strutture sanitarie – sia garante della sua piena applicazione, individuando gli opportuni interventi in merito all’insorgere delle problematiche sull’obbiezione di coscienza – pur legittima - dei medici, le quali determinano o estrema difficoltà per l’applicazione  della legge 194 oppure riducono i medici non obbiettori a dedicarsi praticamente esclusivamente a questo tipo di intervento, mortificando così la propria esperienza professionale. Questo – concludono le consigliere e i consiglieri - l’impegno di fondo della mozione presentata. A trentacinque anni dalla sua approvazione la 194 sta dimostrando tutta la sua attualità e validità a partire dal dato principale che è quello della diminuzione del ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza, che dimostra quindi come la buona applicazione della 194 influisce e si completa con la prevenzione (“per altro anche nella valorizzazione della genitorialità consapevole e nella sensibile diminuzione del ricorso alla stessa interruzione di gravidanza” come si legge nella mozione) e rappresenta un traguardo di civiltà per il cui raggiungimento sono state compiuti tanti sacrifici, tante lotte e battaglie politiche e sociali, per questo attuarla e non svuotarla di efficacia è un imperativo per chi vuol onorare questa ricorrenza.

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