Pagine

sabato 4 maggio 2013

Newsletter PRC 03/05/2013

Rodotà: ‘Convenzione? Rischiosissimo attacco alla Costituzione. Io indisponibile’

Rifondazione Ccomunistadi Manolo Lanaro – “Non sono assolutamente disponibile a guidare la Convenzione per le riforme istituzionali, un organismo che rappresenta un rischiosissimo attacco ai principi costituzionali“. Così ai microfoni de ilfattoquotidiano.it il giurista Stefano Rodotà che, al termine dell’incontro “La rivoluzione della dignità. Left incontra Rodotà” al teatro Eliseo a Roma, dice: “La Convenzione è

La nuova casa della sinistra

Rifondazione Ccomunistadi Marco Revelli – «Ti avverto. Adesso guarderò questo schifo, dato che me lo ordini. Ma è l’ultima volta…». Così dice Clov a Hamm nella celebre piéce di Samuel Beckett Finale di partita. E in effetti forse il teatro dell’assurdo beckettiano è l ‘unica chiave con cui rappresentare la farsesca tragedia italiana delle ultime settimane.

Convenzione costituzionale, arma in più di un governo debole!

Rifondazione Ccomunistadi Franco Fediani – Il revisionismo storico e politico ritorna a far parlare di sé. L’avvio del governo Letta è sostenuto da mille contraddizioni, compreso quella di mettere l’accento su una presunta “riconciliazione nazionale” alla quale dar seguito dopo 20 anni di “guerra civile fredda”. Sgombriamo il campo della politica da giudizi, pregiudizi o antipatie,

Per la crescita, via gli oligopoli

Rifondazione Ccomunistadi Giorgio Ruffolo, Stefano Sylos Labini – Per rilanciare la crescita italiana è necessaria non solo una politica di nuovi incentivi agli investimenti, ma occorre anche contrastare le posizioni oligopolistiche che costituiscono un freno allo sviluppo. In particolare, nei settori del credito, delle assicurazioni e dell’energia esiste una tendenza verso la concentrazione delle imprese che

I tre pilastri per curare il Paese rischiano di peggiorare la malattia

Rifondazione Ccomunistadi Roberto Romano – Il quadro macroeconomico e di finanza pubblica delineato prima nella nota di aggiornamento del Def del 21 marzo 2013, poi nel Def del 10 aprile 2013, con annesso Pnr (Programma nazionale di Riforma), costituiscono l’impalcatura di riferimento dell’azione della Pubblica amministrazione. Sono documenti fondamentali per la finanza pubblica, e concorrono al

Ciao Daniela Cesarini

Rifondazione Ccomunista“Ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare ma non raccontare a me che cos’è la libertà“ F. Guccini Con queste parole, Giovedì 25 aprile, la nostra compagna Daniela ci ha comunicato la sua scelta di libertà. Vogliamo ricordarla per la forza, l’impegno e la coerenza che sempre l’hanno distinta fino all’ultimo giorno.

Dieci idee per chi vuole ricostruire la sinistra

Rifondazione Ccomunistadi Maso Notarianni – Mentre il Pd veleggia verso il cimitero delle balene (bianche) sarebbe anche ora che si cominciasse a riproporre le nostre idee. Per costruire qualche cosa che, possibilmente, non puzzi di palazzo e non abbia paura del confronto, ma nemmeno dello scontro anche duro.Le mie sono queste: 1) si devono tagliare possibilmente

San Lorenzo, le vittorie dei cittadini contro il mattone, tra occupazioni e ricorsi

Rifondazione Ccomunistadi Luca Pisapia – A Roma, dove la speculazione edilizia prosegue e supera i confini del grande raccordo, c’è un quartiere che resiste e i cittadini si sono organizzati tra di loro per opporsi all’attacco della cementificazione selvaggia. Con qualche insperata vittorie. E’ San Lorenzo, quadrilatero che si estende dalle Mura Aureliane al Cimitero del

Crisi e universo della fragilità socio-sanitaria

Rifondazione Ccomunistadi Roberto Gramiccia – La crisi economica che stringe in una morsa il nostro paese, aggravata com’è dalle concomitanti crisi politica, istituzionale e democratica incastrate a costituire un unicum pernicioso che ci distingue, in senso negativo, dalla maggior parte dei paesi europei, non colpisce evidentemente tutti allo stesso modo. Molto si è parlato, e giustamente,

Lubiana di lotta (comunista) e di governo

Rifondazione CcomunistaStefano Lusa – Se Tito fosse tornato per un attimo in vita e se lo avessero portato sabato sera al palazzetto dello sport di Lubiana avrebbe certamente gioito. Avrebbe pensato che il socialismo aveva retto anche dopo la sua morte e che i «valori» e le «conquiste» della sua rivoluzione continuano ad essere amorevolmente coltivati

Nessun commento:

Posta un commento