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mercoledì 12 giugno 2013

Mozione per introduzione il reato di tortura nel codice penale italiano.


Mozione per introduzione il reato di tortura nel codice penale italiano.

Sgherri:”voto convintamente favorevole, un atto di civiltà a tutela di tutti”

Firenze, 12 giugno. Una lacuna sempre più inaccettabile, ho quindi condiviso pienamente la mozione che chiede l’introduzione del reato di tortura nel codice penale italiano, votata oggi dall’aula. E’ infatti necessario sollecitare il Parlamento a colmare questo vulnus; un atto di civiltà da compiere, a tutela del vivere civile di tutti, cittadini e forze dell’ordine stesse. Così Monica Sgherri - Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale. Ci sono convenzioni ed accordi internazionali in questa direzione, sottoscritti dal nostro paese, e quindi a questi si deve dare seguito. Ma soprattutto – sottolinea Sgherri – la previsione di questo reato non può che rafforzare gli strumenti possibili per combattere e magari sanzionare situazioni che possano configurarsi come “tortura”, come la condizione dei detenuti nelle carcere sovraffollate e o carenti sotto l’aspetto sanitario o comunque della condizione di vita in carcere (che portano anche a suicidi), oppure casi del passato di violenza inaudita e spesso con conseguenze tragiche o letali (pensiamo ai fatti del G8 di Genova, i casi di Aldrovandi, ecc). Insomma positivo che dalla Toscana, memore della tradizione di civiltà che l’ha sempre contraddistinta, venga questo appello al Parlamento nazionale.

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