La mannaia sulla sanità: Sansepolcro, Bibbiena e Fratta a rischio. Da ospedali ad ambulatori
Una mannaia che cala sui piccoli ospedali, tagliati e convertiti in poliambulatori: Sansepolcro, Bibbiena, la Fratta potrebbero saltare. Ecco lo scenario tratteggiato dalla riforma della sanità toscana. Una riorganizzazione draconiana che andrebbe a incidere pesantemente su piccoli centri e realtà periferiche. A rimetterci, secondo i parametri individuati per i colpi di scure, sarebbero soprattutto le province di Arezzo e di Grosseto che perderebbero tre ospedali a testa. In particolare, la Asl 8 sarebbe privata degli ospedali della Valtiberina, della Valdichiana e del Casentino. Complessivamente saranno tagliati nella regione circa 1800 posti letto e soppressi tutti i punti nascita che non registrano almeno 500 parti all’anno. I dati e gli indicatori per i tagli sono emersi nel corso dell’audizione in IV commissione Sanità in Consiglio regionale. In particolare, tutti gli ospedali con meno di 100 posti letto e che servono un bacino inferiore a 70mila abitanti saranno trasformati in poliambulatori. Queste strutture, che saranno chiamate “di prossimità”, si occuperanno delle cure intermedie, avranno un punto di primo soccorso ma non un vero e proprio pronto soccorso e garantiranno un sistema di trasferimento in urgenza dei casi clinici più complessi tramite l’elisoccorso. La chirurgia inoltre sarà limitata a interventi programmati ambulatoriali mentre la radiologia funzionerà in telegestione.
Un quadro che ha scatenato già ire trasversali, ben rappresentate dall’Uncem(Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani ): “Se la realtà fosse questa – ha detto il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani – si prefigurerebbe uno scenario del tutto in contrasto con il proficuo lavoro che sta andando avanti nei territori che ha visto, tra l’altro, la realizzazione di veri e propri patti territoriali, strumento concertato con le comunità locali a tutela della sanità locale. Per noi è una situazione inaccettabile”.
Ma ecco il dettaglio dell’accordo fra Regione Toscana e sindacato dei medici, che prevede la classificazione degli ospedali in 5 categorie:
di “Prossimità”, con meno di cento posti letto e una popolazione di riferimento inferiore a 70mila abitanti;
di “Zona 1” con popolazione superiore a 70mila abitanti;
di “Zona 2” fino a 150 mila abitanti e con accessi superiori a 20 mila persone l’anno;
“Provinciali” con un bacino d’utenza di oltre 150 mila abitanti e accessi superiori a 45mila persone;
“Policlinici” aziende universitarie che accolgono fra 600mila e 1 milione pazienti e con bacini oltre 200mila utenti.
GLI OSPEDALI A RISCHIO
AZIENDA SANITARIA
|
OSPEDALE
|
POSTI LETTO
|
| Asl 1 – Massa Carrara |
Fivizzano
|
62
|
Pontremoli
|
69
| |
| Asl 2 – Lucca |
Barga
|
92
|
Castelnuovo
|
107
| |
| Asl 3 – Pistoia |
San Marcello
|
53
|
| Asl 5 – Pisa |
Volterra
|
68
|
| Asl 6 – Livorno |
Portoferraio
|
77
|
| Asl 8 – Arezzo |
Casentino
|
70
|
Valtiberina
|
77
| |
Valdichiana
|
91
| |
| Asl 9 – Grosseto |
Orbetello
|
86
|
Pitigliano
|
46
| |
Casteldelpiano
|
55
| |
| Asl 10 – Firenze |
Figline Valdarno
|
93
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