07.11 - Direttivo Cgil
Martedì 05 Luglio 2011 21:20
Documento finale del comitato direttivo nazionale della Cgil del 5
luglio 2011
Il Comitato Direttivo Nazionale della Cgil condivide e approva
l’ipotesi di Accordo tra Confindustria e Cgil Cisl Uil siglato il 28 giugno u.s.
(dalla Cgil sulla base del mandato ricevuto dal Direttivo del 27 giugno).
L’ipotesi di Accordo giunge dopo anni di contrapposizione fra i
sindacati e la conseguente disgregazione del sistema contrattuale e delle
regole di rappresentanza e democrazia.
L’ipotesi di Accordo blocca la deriva dei contratti separati e
ristabilisce una griglia minima di regole unitarie sulla rappresentanza e la
contrattazione.
L’ipotesi di Accordo cancella l’idea dei due livelli contrattuali
separati e alternativi fra loro e ricolloca al centro del sistema contrattuale
il Contratto Nazionale di Lavoro come regolatore generale e fonte
normativa del secondo livello di contrattazione.
L’ipotesi di accordo valorizza il ruolo delle OOSS di categoria poiché
affida loro il compito di innovare il sistema contrattuale e rafforza il ruolo
delle Rsu quali rappresentanti contrattuali dei lavoratori in azienda.
L’intesa endosindacale che integra l’ipotesi di Accordo con
Confindustria, riprendendo il documento unitario del 2008, conferma la
necessità di coinvolgere gli iscritti e i lavoratori durante l’intero iter
negoziale (piattaforme, trattative, ipotesi di accordo da convalidare).
L’Intesa endosindacale prevede, per la prima volta, che si
coinvolgano i lavoratori in caso di rilevanti divergenze interne alle
delegazioni trattanti, come aveva proposto la Cgil con il direttivo del 15
gennaio 2011, allo scopo di prevenire conclusioni separate della
trattativa.
L’ipotesi di Accordo siglata con Confindustria ha validità pro futuro
per tutte le aziende rappresentate da Confindustria: non influisce sui
contenziosi in corso e non accredita accordi precedentemente sottoscritti
in forma separata.
La misurazione della rappresentanza sindacale nel settore privato
rappresenta una innovazione che cambierà in profondità i comportamenti
delle parti sociali e il modo in cui si esercitano i diritti sindacali e di
contrattazione.
Saranno gli iscritti e i voti dei lavoratori a stabilire il peso sindacale
e contrattuale di ciascuna organizzazione. La campagna di affiliazione al
sindacato non sarà più un fatto meramente organizzativo, separato dalla
sua forza negoziale, ma l’occasione per accrescere il consenso all’azione
contrattuale del sindacato.
1
Le OOSS nazionali, le Rsu e persino le Rsa eserciteranno le loro
funzioni e il loro potere sulla base del loro peso effettivo in termini di
numero di iscritti e di voti ricevuti e non più in forma convenzionalmente
paritetica. Per la prima volta un accordo tra le parti norma l’azione delle
Rsa e la sottopone alla verifica del voto dei lavoratori.
Eventuali clausole di tregua sindacale a livello aziendale hanno
effetto vincolante esclusivamente per le organizzazioni firmatarie
dell’ipotesi di Accordo del 28 giugno e, come esplicitato, non riguardano i
diritti in capo ai singoli lavoratori.
L’ipotesi di Accordo supera la pratica delle deroghe ai CCNL e
introduce un criterio di articolazione della contrattazione aziendale per
aderire maggiormente alle esigenze dei diversi contesti produttivi. La
prossima stagione di rinnovo dei CCNL potrà prevedere materie e
procedure per rendere la contrattazione di secondo livello più aderente
alle singole realtà aziendali entro i limiti definiti dal contratto nazionale
stesso.
In attesa dei rinnovi dei CCNL le rappresentanze sindacali in
azienda potranno, in situazioni di crisi o in presenza di investimenti
significativi, d’intesa con le segreterie territoriali dei sindacati di
categoria, definire accordi modificativi dei CCNL in materia di prestazione
lavorativa, orari e organizzazione del lavoro.
In questa situazione transitoria, non sono sufficienti le normali
regole di definizione dell’ipotesi di accordo da parte della maggioranza
delle Rsu. Se non c’è intesa tra le Rsu e le OOSS territoriali di categoria
l’accordo modificativo transitorio non può essere concluso.
Sull’ipotesi di Accordo del 28 giugno 2011 la Cgil, ai sensi dell’art.
6, titolo I, lettera “b” del proprio Statuto, attiverà il pronunciamento di
tutti gli iscritti dipendenti dalle aziende afferenti al sistema contrattuale
di Confindustria. L’esito del pronunciamento sarà vincolante per la Cgil e
per le sue articolazioni confederali, territoriali e di categoria a tutti i
livelli.
Il pronunciamento si articolerà nel modo seguente:
1. tutte le categorie territoriali interessate consegneranno alle
rispettive Ccdl entro l’11 luglio 2011 gli elenchi delle aziende
afferenti al sistema contrattuale di Confindustria e il numero degli
iscritti corrispondenti alle stesse;
2. le assemblee degli iscritti si svolgeranno a partire dal 12 luglio e
termineranno entro il 16 settembre;
3. l’esito finale del pronunciamento degli iscritti sarà comunicato
entro il 19 settembre dalle OOSS sindacali nazionali di Categoria
alla Confederazione che lo renderà pubblico martedì 20 settembre
2011.
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