Piena solidarietà alla Comunità in Resistenza
Lo scorso sabato due attivisti della Comunità in Resistenza sono stati sottoposti a perquisizione nelle loro abitazioni da parte dei carabinieri. Vorremmo proprio sapere cosa cercavano le forze dell’ordine (forse pericolosi striscioni contundenti?) e perché hanno preso di mira proprio quelle persone, effettuando una irruzione domiciliare all’alba, come fossero pericolosi terroristi. Come a voler criminalizzare chiunque ancora oggi osa rivendicare un mondo diverso e solidale contro quelle ideologie razziste che fanno leva sui peggiori istinti egoisti e opportunisti. Nel trasmettere la nostra piena solidarietà ai due attivisti e alla Comunità, esprimiamo la nostra preoccupazione per questi tentativi di repressione e intimidazione portati avanti nella quasi totale indifferenza delle forze politiche, che assistono silenziose o complici a questa pericolosa deriva sicuritaria della nostra zona, come, se ce ne fosse bisogno, ha recentemente dimostrato il voto contrario in Consiglio Comunale alla proposta di intitolare una piazza a Carlo Giuliani. L’attenzione delle forze dell’ordine dovrebbe piuttosto concentrarsi su chi fa della Costituzione carta straccia, su chi minaccia secessioni armate e chi incita a sparare sui barconi degli extracomunitari. E, specie nel nostro territorio, su chi privilegia gli interessi dell’industria rispetto alla salute dei cittadini. Sono questi i valori da difendere con le perquisizioni domiciliari.
Rifondazione Comunista - San Miniato
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