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giovedì 3 novembre 2011

Perché l'Europa teme il referendum - ControLaCrisi.org

Perché l'Europa teme il referendum - ControLaCrisi.org

I mercati crollano di fronte a un atto di democrazia cui il primo ministro greco George Papandreou è stato costretto dopo quasi due anni di lotte sociali. Papandreou punta sulla grande riserva di populismo proveniente da suo padre Andreas e in cui il defunto leader storico ha immerso completamente il Pasok.
I sondaggi non danno infatti per certa una sconfitta del primo ministro nel referendum da lui indetto sul nuovo programma di austerità. Anzi, secondo la Bbc Papandreou risulterebbe ancora vincente, ma così facendo dà i suoi parlamentari in pasto al popolo. Dopo averli infatti coartati a votare programmi di austerità inaccettabili ora rimanda l'approvazione finale ad un referendum, sebbene venerdì sia prevista la votazione parlamentare sul nuovo e ben peggiore pacchetto. La giornata si presenterà infuocata, con ulteriori massicce manifestazioni di protesta. Dato che il grosso dei partecipanti segue le mobilitazioni del Kke, partito comunista, è interessante sottolineare un passaggio, impensabile ormai in Italia, dell'appello a manifestare a piazza Syntagma lanciato dal Comitato centrale del partito: «Il popolo... deve abbandonare le illusioni, abbandonare gli appelli al consenso ed alla coesione sociale, cioè i costrutti ideologici ed i dilemmi imposti dai partiti borghesi». Viene poi elencato come obiettivo il distacco della Grecia dall'Unione europea.

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