Sciopero
alla GKN Driveline di Campi Bisenzio a Firenze
I lavoratori protestano per il licenziamento inumano di un
operaio e pretendono il reintegro immediato.
Una dimostrazione di sensibilità e solidarietà tra il lavoratori e altresì una prova di forza da
parte dei proprietari della Gkn nel tentativo di utilizzare strumentalmente
questo caso, al fine probabilmente di provare la capacità di reazione e di
resistenza dei lavoratori
Riassumendo
brevemente l’accaduto: un lavoratore per gravi problemi personali incappa nel
giro di due mesi in una serie di provvedimenti disciplinari. Tale è la
rassegnazione di questo operaio che non si rivolge nemmeno al sindacato, il
quale viene a sapere dei provvedimenti solo in seguito. La Rsu (Rappresentanza
Sindacale Unitaria) interna, venuta a
conoscenza dell’accaduto si muove immediatamente, parla con il lavoratore,
concorda con l'azienda di rimediare e ottiene da questa rassicurazioni e l'impegno a un incontro dove
si faccia il punto della situazione.
Ieri senza ulteriori passaggi i lavoratori presenti la mattina del 5
settembre in fabbrica, hanno visto il lavoratore “incriminato” accompagnato alla porta e quindi
espulso dal luogo di lavoro accusato, a quanto sembra, di non aver
adeguatamente giustificato alcune assenze.
Scatta immediatamente lo sciopero di solidarietà! Alle
18 il turno pomeridiano vota lo sciopero ad oltranza. Il turno di notte alle 22
lo conferma.
La richiesta dei delegati
sindacali è semplice e chiara: ritirare il
licenziamento e mantenere la parola data . Non si può licenziare chi è già
umanamente in difficoltà.
Il gruppo Provinciale di Firenze di Rifondazione Comunista da subito
hanno offerto il proprio impegno e la propria solidarietà ai lavoratori,
andando personalmente sui cancelli della fabbrica la notte scorsa, con il
Segretario Provinciale del PRC Andrea Malpezzi e denunciando pubblicamente
questo grave atto di arroganza, di protervia e insensibilità sul lato umano.
Politicamente, Rifondazione Comunista, denuncia il rischio che questo
atto possa nascondere la volontà di usare strumentalmente questa vicenda per
attuare strategie di delocalizzazione e di attacco ai diritti, per intenderci,
alla Marchionne. Probabilmente il futuro dello stesso stabilimento Gkn,
considerato lo stretto legame dell’ azienda e il futuro degli stabilimenti Fiat, la flessione delle vendite del settore auto, è
ad alto rischio e il fantasma della Cassa integrazione era già apparso
precedentemente a questa vicenda.
Andrea Calò capogruppo di
Rifondazione Comunista Provincia di Firenze
Andrea Malpezzi
Segretario della Rifondazione Comunista della Provincia di Firenze
Nessun commento:
Posta un commento