Con i lavoratori di Cooplat e Samarcanda
22 ottobre 2012
Malpezzi (Prc) sui lavoratori Cooplat e Samarcanda: “Quadrifoglio non può calpestare il contratto nazionale di categoria”
Sono 45 i lavoratori di Cooplat e Samarcanda che rischiano il proprio posto di lavoro. Infatti Quadrifoglio, per conto della quale lavorano Cooplat e Samarcanda, avrebbe predisposto il bando di gara per l’affidamento di alcuni servizi senza l’obbligo di far valere il contratto nazionale di categoria (CCNL) e senza la clausola sociale di salvaguardia, la stessa che permette ai lavoratori di essere riassorbiti da chiunque subentri. A fronte della mancanza di questi due vincoli fondamentali per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori, l’azienda vincitrice dell’appalto non ha nessun obbligo nei confronti dei lavoratori delle cooperative attualmente in servizio per Quadrifoglio. Rifondazione Comunista presenterà oggi stesso una domanda di attualità in Consiglio Provinciale, firmata dai consiglieri Calò e Verdi, chiedendo alla Provincia, e ai Comuni interessati dall’attività di Quadrifoglio, di operare per salvaguardare i lavoratori che rischiano il proprio posto. Il segretario provinciale Andrea Malpezzi (Prc) si unisce alle richieste dei consiglieri e afferma: “Ogni giorno assistiamo a duri attacchi nei confronti dei lavoratori e dei loro diritti, oggi è sotto attacco il CCNL, che è rimasto uno dei pochi strumenti che garantisce livelli minimi di diritti su tutto il territorio nazionale: non possiamo permettere alle aziende di calpestarlo e scavalcarlo, altrimenti entriamo in un gioco al ribasso che non potrà che concludersi drammaticamente per chi lavora. Quel che è peggio è che l’attacco arriva da parte di un ente partecipato, Quadrifoglio, cioè a capitale pubblico! È imprescindibile, dunque, che siano le stesse istituzioni pubbliche, a muoversi affinché le procedure del bando di gara siano predisposte tenendo in considerazione sia il CCNL sia la clausola sociale che permette il riassorbimento dei lavoratori da parte di chi subentra nell’appalto.”
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