giovedì 4 ottobre 2012

Ieri riunione CAL della Toscana.


Ieri riunione CAL della Toscana. Sgherri: “profondo rammarico perché non è stata colta la questione centrale, cioè future province senza elezioni”


Firenze, 3 ottobre. Profondo rammarico per il fatto che da quanto approvato ieri a seguito della riunione del Consiglio delle Autonomie Locali della Toscana non emerga con forza la questione centrale, cioè la trasformazione delle province in ente di secondo grado,  quindi che non saranno più i cittadini a scegliere i propri rappresentanti provinciali tramite elezioni! Questione gravissima che non pare colta dal CAL. Di fronte a questa lacuna di fondo anche il giudizio sul decreto governativo espresso dal CAL stesso (“un giudizio critico su provvedimenti, che motivati dall’emergenza, non sono il frutto di una revisione organica del sistema delle autonomie locali e della sua legislazione fondamentale e che intaccano prerogative e poteri garantiti dalla Carta Costituzionale” si legge) appare dimezzato nella sua incisività. La questione di fondo è che stiamo assistendo ad una trasformazione del sistema democratico del nostro paese, a cominciare da una restrizione degli spazi democratici, sia per quanto riguarda la rappresentanza dei territori che del pluralismo politico: prima si è ridotto il numero degli eletti nei consigli provinciali e comunali e ora si trasformano le province in enti di secondo grado, senza più quindi elezioni. Scelte che certo non contribuiranno a combattere né le degenerazioni della politica né l’anti politica ma avranno come effetto di allontanare ulteriormente i cittadini dalle istituzioni e dalla politica stessa. Istituzioni depotenziate e lontane a cui corrisponderà una privatizzazione di fatto dei servizi essenziali offerti ai cittadini, sui quali ancor meno di oggi queste “nuove” istituzioni potranno esercitare il proprio controllo.

La Capogruppo
Monica Sgherri

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