martedì 6 novembre 2012

134 milioni di euro nel 2011 a banchieri ed ex banchieri mentre la crisi la paga chi più l’ha subita


134 milioni di euro nel 2011 a banchieri ed ex banchieri mentre la crisi la paga chi più l’ha subita. Sgherri:”ingiustizia incredibile! Fra loro ben 4 ministri dell’attuale governo.”


Firenze, 6 novembre. Abbiamo sempre sostenuto che a pagare la crisi dovessero essere coloro che l’hanno provocata, banchieri in primis, che invece continuano ad essere tutelati, a ricevere prebende altissime e inaudite, mentre i costi della crisi stessa sono stati scaricati invece sulle spalle di coloro che più l’hanno subita, cioè lavoratori dipendenti e pensionati, precari e disoccupati. L’ulteriore conferma, un vero e proprio “manifesto dell’ingiustizia” emerge dall’analisi svolta dall’Ansa nei giorni scorsi – e ripresa dalla stampa - sui compensi erogati nel 2011 dalle prime otto banche italiane ai propri consiglieri, dirigenti e sindaci: ben 134 milioni di euro! Mettere un tetto a questi compensi d’oro e altri simili della “casta finanziaria”, colpirli adeguatamente con la tassazione, avrebbe significato poter ridurre il peso sugli altri, che invece si vedono dal governo colpiti da sempre maggiori tasse inique, esecutivo che taglia i trasferimenti in maniera draconiana a regioni ed enti locali con conseguenze immaginabili sulla possibilità di avere servizi essenziali adeguati. Il risultato è colpire i soliti noti ed aggravare la crisi. Anche per la Toscana, come sottolineato già a suo tempo da Irpet, siamo in uno scenario futuro di piena recessione: le imprese riducono gli investimenti, le famiglie contraggono sempre più le loro spese ecc. Di fronte a tutto questo le prebende per banchieri ed ex tali appaiono in tutta la loro gravità e il sospetto sul perché il governo non le colpisca viene spontaneo – se ce ne fosse stato bisogno – dal fatto che, come pubblicato dalla stampa, fra coloro che hanno ricevuto uno stipendio da consiglieri di banca nel 2011 ci sono ben quattro ministri dell’attuale esecutivo, Passera, Fornero, Giarda e Gnudi. E’ facile intuire perché si continui col rigore a piramide rovesciata!

 La Capogruppo Monica Sgherri

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