lunedì 5 novembre 2012

Newsletter n. 157


Newsletter n. 157

Basta astensionismo. Mettiamo in Rete le idee

di Gianfranco Mascia - 05.11.12La maggioranza dei cittadini non sa ancora cosa ma soprattutto se andare a votare. I sondaggi realizzati in questo periodo, quindi, sono falsati da questo dato. Probabilmente tra di loro c’è anche chi ha partecipato alla straordinaria stagione di mobilitazione che tra il 2009 e il 2010 ha portato a manifestare milioni di persone, con piazze che chiedevano cose semplici: la risoluzione del conflitto di interessi, nessun bavaglio alla stampa e al web, la fine dei comportamenti lesivi della dignità delle donne, un futuro occupazionale sicuro per i giovani, lavoro per tutti. A questi dobbiamo aggiungere il “popolo dei referendum” che ha ribadito, col voto, che l’acqua deve restare bene comune, il rifiuto del nucleare e l’abolizione del privilegio legato al legittimo impedimento. Senza dimenticare il milione e duecentomila persone che hanno firmato contro il Porcellum. Leggi tutto

Istat, previsioni 2012 e 2013: “Ancora recessione e disoccupazione in aumento”

di Redazione Il Fatto Quotidiano - 05.11.12La recessione che continua, il Pil che cade ancora, la disoccupazione che aumenta e i consumi che si contraggono. Le previsioni a tinte fosche per quest’anno e per il 2013 sono dell’Istat. L’istituto di statistica, innanzitutto, vede un “rilevante incremento” del tasso di disoccupazione per quest’anno, al 10,6%. Mentre nel 2013 il tasso continuerebbe a salire raggiungendo l’11,4% “a causa del contrarsi dell’occupazione”, unito all’aumento dell’incidenza della disoccupazione di lunga durata. Quanto alla spesa privata per consumi dovrebbe registrare quest’anno una contrazione del 3,2%. Nel 2013, la spesa dei consumatori risulterebbe ancora in calo (-0,7%),per “le persistenti difficoltà sul mercato del lavoro e della debolezza dei redditi nominali”.Leggi tutto

Il bivio dell'Italia dei Valori

di Tonino Bucci - 05.11.12La crisi dell'Idv si può raccontare in tanti modi. Si potrebbe iniziare dagli scandali veri o presunti che hanno coinvolto esponenti locali del partito, ultimo fra i quali l'ex capogruppo alla regione Lazio, Vincenzo Maruccio. Nulla di nuovo, si potrebbe commentare. Fin dai tempi di Scilipoti e De Gregorio l'Idv ha sempre manifestato vistose incongruenze nella scelta del proprio personale politico. Certo, nel partito sono transitati personaggi di spicco che oggi giocano un ruolo pesante nella politica italiana. Basta citare i casi del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e di quello di Napoli, Luigi De Magistris, quest'ultimo in procinto di lanciare una propria lista alle prossime politiche. Per non parlare di personalità illustri, reclutate in gran parte nell'area culturale della sinistra, dal filosofo Gianni Vattimo allo storico Nicola Tranfaglia. Leggi tutto

Diffide e avvocati a Roma è guerra tra M5s e Agorà: «Siete nella black list»

di Giorgio Del Re - 05.11.12Prima fanno l’intervista con l’inviata. Poi si innervosiscono: «Con voi non possiamo parlare». All ’inizio i due militanti del Movimento 5stelle si avvicinano con aria costernata: «Scusi signorina.... Noi, con lei, non possiamo più parlare. Ci siamo accorti in ritardo che c’era una segnalazione su Agorà.... Ci è arrivata la segnalazione che voi siete nella lista di quelli con cui noi non possiamo più parlare». La giornalista del programma di Rai3 all ’inizio è incredula, pensa a un errore: «Che segnalazione? È uno sbaglio?». Risposta: «Nessun errore. La notizia è arrivata attraverso la nostra rete, via cellulare. Non l’autorizziamo più mandare in onda la nostra immagine e la nostra voce». Roma, ore 17.30, piazza Quadrata. Leggi tutto


Emergenza Turchia. Digiuno di massa fra i detenuti curdi


di Cristoforo Spinella - 05.11.12L’ultimatum è fissato per stasera. In assenza di una soluzione allo sciopero della fame dei detenuti curdi nelle prigioni della Turchia, che arriva oggi al 55esimo giorno, alla protesta si uniranno anche i deputati del Bdp, unico partito filo-curdo del parlamento di Ankara. Un passo che renderebbe ancor più forte l’iniziativa dei 683 che in 66 carceri hanno deciso di rifiutare il cibo per protestare contro l’isolamen - to di un altro detenuto eccellente, il leader dei ribelli del Pkk Abdullah Öcalan. Unico abitante dell’isolaprigione di Imral, da 15 mesi non vede i suoi avvocati e l’unica persona a parlargli è stato–una volta sola–il fratello Mehmet. Ma la dimensione tutta politica di questa vicenda è emersa da tempo. Già il mese scorso allo sciopero si era aggiunto un altro rappresentante del Bdp, pure lui dietro le sbarre: il sindaco di Van Bekir Kaya, arrestato a giugno con l’ac - cusa di far parte del Kck, che i magistrati turchi considerano il braccio urbano del Pkk (organizzazione terrorista anche per Ue e Usa). Leggi tutto

Docente precario suicida. La rete si mobilita

di Artitcolo Tre - 05.11.12Il mondo dei precari della scuola si mobilita, anche sul web, per ricordare Carmine Cerbera, 48 anni, docente senza cattedra di Casandrino (Napoli) che si e' suicidato nella sua abitazione venerdi' scorso. L'uomo non ha lasciato messaggi d'addio, ma i precari non hanno dubbi: a spingerlo al gesto estremo e' stata la mancanza di un lavoro stabile, e c'e' chi ricorda un messaggio da lui scritto nei giorni scorsi su Facebook, nel quale accusava il ministero dell'Istruzione di ''distruggere il futuro'' suo e di tanti altri come lui: ''Se saremo fortunati, resteremo precari a vita''. Di ''suicidio di Stato'' parlano siti e blog, in sintonia con la protesta svoltasi stamane all'esterno della sede del ministero, a Roma. Cerbera, sposato e con due figlie, docente di storia dell'arte, quest'anno non aveva ancora ricevuto incarichi. Si e' tolto la vita con il coltellino che adoperava per tagliare le tele dei quadri che dipingeva. Leggi tutto


Violenza sulle donne: al via la mobilitazione contro ‘femminicidio’


di Artitcolo Tre - 05.11.12Fermare il 'femminicidio’ in Italia. È questo l'obiettivo della Convenzione nazionale contro la violenza maschile sulle donne. Un patto promosso da un cartello di associazioni di donne e realtà della società civile che condividono da tempo «un forte impegno per contrastare, prevenire e sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne e sui diritti umani». E che aderiscono a una «proposta politica unitaria, aperta all'adesione di altre realtà nazionali, locali e a singole persone, per richiamare le Istituzioni alla loro responsabilità e agli atti dovuti, per ricordare che tra le priorità dell'agenda politica, la protezione della vita e della libertà delle donne non può essere dimenticata e disattesa». Leggi tutto

Il Decreto Balduzzi è diventato legge

di Roberto Gramiccia - 05.11.12Alla chetichella e senza troppo clamore, è passata al Senato ed è quindi diventata legge della Repubblica la più evanescente e strampalata riforma sanitaria della storia del nostro paese. Sull’impianto di questa legge abbiamo già espresso la nostra opinione. Oggi che il guaio è fatto, ci limitiamo a riferire il commento a caldo di Ignazio Marino il quale, a differenza dei suoi colleghi del Pd, meritoriamente ha fatto mancare il suo voto in senato. Dice Marino: “Non posso votare una riforma della sanità a costo zero. Una riforma in cui si garantisce per legge ai cittadini ciò che non si può mantenere”. Affermazione, come si vede, di non poco conto, alla quale Marino aggiunge: “questo decreto non stanzia un euro per l’apertura di ambulatori medici 24 ore al giorno, rendendo fin dall’inizio questa auspicabile innovazione lettera morta. (…). Leggi tutto

La libertà di stampa nell’era delle multinazionali

Redazione del Fatto Quotidiano - 05.11.12La libertà di stampa e di espressione del pensiero è a grave rischio nell’Occidente capitalistico, quello stesso di cui si vantano tanti bei soloni che, sprofondati nel lusso delle mance ricevute a piene mani dalla classe dominante, non si stancano di ripetere le lodi del nostro sistema illuminato e di lanciare anatemi su coloro che ancora insistono a non riconoscere la naturale supremazia del mercato e l’infallibilità dei suoi servi ben pagati, cioè loro stessi. Si guardi a quanto sta recentemente succedendo, ad esempio, in Italia e in Grecia. In Italia, la legge varata con la scusa di salvare dal carcere il pessimo Sallusti (proposito che mi lascia assolutamente indifferente, anche perché non si capisce perché in carcere debbano terminare sempre i soliti poveracci), monetizza in sostanza la diffamazione, minando la possibilità dei giornalisti di formulare ipotesi ed accuse a pena di risarcimenti ingenti. Leggi tutto

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