
di Maurizio Landini 1/11/12
La decisione della Fiat di buttare fuori dallo stabilimento di Pomigliano 19 operai, motivandolo con la sentenza della Corte d'Appello di Roma che fa giustizia di un'odiosa discriminazione ai danni dei lavoratori Fiom, è un atto illegale di una gravità senza precedenti, una violazione esplicita della Costituzione. Sergio Marchionne conferma così la sua strategia e i suoi metodi antioperai e antisindacali, fino all'eliminazione fisica del dissenso dagli stabilimenti Fiat. Leggi tutto
di Francesca Fornario 1/11/12
Marchionne, l’uomo che davanti a un sindacato reagisce come Buttiglione davanti a un piercing alla lingua («Ma che è ‘sta roba?! Dovrebbe essere fuori legge. Se mio figlio si azzardasse a tornare a casa con uno di questi cosi, questi tesserini del sindacato, lo spedirei dai gesuiti») aveva definito «folcloristica» la sentenza che lo obbligava ad assumere nella Newco di Pomigliano gli operai che aveva palesemente discriminato solo perché iscritti alla Fiom. Leggi tutto
di Federico Mello 1/11/12
I dati che ci consegna l’Istat fanno piangere lacrime amare. E ancora una volta sono i più giovani, nel Paese delle classi dirigenti gerontocratiche, a farne le spese. L’Istat informa infatti che il numero dei disoccupati a settembre é di 2 milioni e 774 mila: il livello più alto dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004). Il dato dei disoccupati raggiunto a settembre è invece pari a 2 milioni 774 mila: un aumento del 24,9 per cento su base annua. Leggi tutto
di Alfio Mastropaolo 1/11/12
È davvero sciocco scandalizzarsi per com'è andato il voto siciliano, come lo è cantare vittoria. È un voto tutt'altro che oscuro, anzi i siciliani hanno parlato forte e chiaro. In uno scenario di crisi drammatica della più grande impresa locale, che è la regione, c'è davvero da stupirsi se 6 elettori su 10 non sono andati a votare? Grazie alla regione campa più di mezza Sicilia. Nulla di male se la regione offrisse dignitosi servizi pubblici e stimolasse lo sviluppo. Invece, la regione è una greppia indecente, in cui sguazza un mediocrissimo ceto politico, che la politica nazionale ha sempre sostenuto. Leggi tutto
di red. 1/11/12
L'esultanza del Pd per il voto siciliano, concordo con quanto scritto da Valentino Parlato, è abbastanza fuori luogo. Comprensibile e persino giustificata per la valenza simbolica di un ex-comunista gay eletto presidente della Regione Sicilia, in teoria il luogo che dovrebbe essere custode del più assoluto conservatorismo e tradizionalismo. Ciò che sfata molti luoghi comuni su dove stia oggi "geograficamente" la modernità. Detto questo e senza volerlo mettere tra parentesi (anzi semmai riflettendo sull'eccessiva timidezza del centrosinistra a trazione Pd sul tema dei diritti civili), il risultato principale Leggi tutto

di Angela Mauro 1/11/12
Il processo interno all'Idv è durato due giorni. Ma non ci sono condannati né assolti. A partire dal leader, Antonio Di Pietro, cui l'ufficio politico dell'Italia dei Valori, riunito da ieri con la sola notte di pausa alla sede del partito a due passi da Montecitorio, ha confermato "piena fiducia". All'unanimità. Se ne riparlerà a dicembre, ma non al congresso straordinario richiesto da tempo dal 'dissidente' Massimo Donadi. A dir la verità, Di Pietro si è presentato all'ufficio politico con la proposta di sciogliere il partito. Tattica, irricevibile. E quindi si è deciso che prima di Natale ci sarà un'assemblea generale che proporrà il congresso. Leggi tutto

di Pietro Spataro 1/11/12
Di nomi se ne sono sprecati anche troppi: da Italia a Gente che lavora, da Italia pulita alla più tradizionale Forza Italia. Quel che resta del Pdl è ormai alle prese con una spaventosa crisi di identità. Berlusconi pensa che, come accade nelle crisi aziendali, basti un nuovo prodotto e la sua faccia ben ritoccata a trattenere un elettorato che si è disperso. Ma i sondaggi gli hanno fatto sapere che un suo nuovo partito personale oggi vale poco più del cinque per cento. Sarà sicuramente il segno dei tempi: l’uomo della provvidenza non tira più, dopo vent’anni la sua spinta propulsiva Leggi tutto
di Manlio Dinucci 1/11/12
Si dice che il silenzio è d’oro. Lo è indubbiamente, ma non solo nel senso del proverbio. È prezioso soprattuttto come strumento di manipolazione dell’opinione pubblica: se sui giornali, nei Tg e nei talk show non si parla di un atto di guerra, esso non esiste nella mente di chi è stato convinto che esista solo ciò di cui parlano i media. Ad esempio, quanti sanno che una settimana fa è stata bombardata la capitale del Sudan Khartum? L’attacco è stato effettuato da cacciabombardieri, che hanno colpito di notte una fabbrica di munizioni. Leggi tutto
di Paolo Valentini :: Intervista ad Irvine Welshm 1/11/12
Il ragazzo cattivo della letteratura anglosassone è tornato. Iconoclasta, arrabbiato e provocatorio come sempre. Non è cambiato nulla nel modo di raccontare le “sue” storie. Le sue canaglie preferite, i suoi scalmanati diavoli alla ricerca di panacee, usano le stesse parolacce, lo stesso linguaggio oltraggioso e scandaloso delle persone che vivono ai margini. La stessa rabbia, lo stesso rancore, la stessa disperazione e ansia di bucarsi. Leggi tutto
|
Nessun commento:
Posta un commento