giovedì 20 dicembre 2012

ANNUNCIATA CHIUSURA BIBLIOTECA ISPO


COMUNICATO COBIRE - ANNUNCIATA CHIUSURA BIBLIOTECA ISPO

Il Coordinamento delle Biblioteche e Strutture documentarie della Regione Toscana (COBIRE) denuncia l'ennesima situazione d'emergenza nel nostro settore, nello specifico dell'addetto alla Biblioteca dell'Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO) di Firenze. Da gennaio prossimo, con relativa certezza,l'Istituto non sarà in grado di garantire il rinnovo
dei contratti a nove lavoratori precari; fra questi l'addetto alla
biblioteca e alla documentazione, il nostro collega Michele Neri, 'one man band', unico a gestire e organizzare la biblioteca.
Michele Neri è precario all'ISPO da oltre 10 anni, anni n cui i
contratti che si sono succeduti sono stati tra ipiù disparati, nella
forma e nella denominazione (spesso neppure inerenti alla sua effettiva mansione), con sospensioni temporali tutt'altro che indolori. Nonostante ciò, Michele ha continuato a organizzare e gestire la Biblioteca con grande competenza e con una spinta all'innovazione che aveva dell'incredibile, considerando i presupposti. In dieci anni, però, l'Istituto non ha trovato, e probabilmente cercato, alcuna soluzione per regolarizzare la sua posizione. Per cui Michele, a 50 anni e con 2 figlie, con buona probabilità si troverà a casa dal 1 gennaio prossimo, senza alcuna prospettiva. Veramente un bel regalo di Natale. Vale la pena ricordare che la Biblioteca, nata nei primi anni '60 a uso dei medici e ricercatori dell'Istituto, ha un patrimonio di periodici scientifici di carattere bio-medico dedicati alle tematiche dell'oncologia, epidemiologia occupazionale ed ambientale e che nel corso degli anni ha stretto collaborazioni con le altre Biblioteche degli Istituti oncologici italiani, con le Agenzie regionali di Sanità, con Istituti e Fondazioni sia pubbliche che private, con le Università, ecc., oltre a essere la Biblioteca biomedica di riferimento per COBIRE insieme al centro di documentazione dell'ARS.
Fra le Funzioni istituzionali elencate sul sito ISPO si legge anche:
*attività di ricerca e valutazione epidemiologica in ambito di
prevenzione primaria e secondaria dei tumori*
ebbene, ci chiediamo come ISPO potrà assolvere a tale funzione venendo meno la Biblioteca.
Qualche dato sul volume di DD del 2012:
Articoli inviati via NILDE: oltre 500
Articoli inviati extra Nilde: oltre 400
Articoli richiesti dagli utenti interni: oltre 1000
Con tale numero di transazioni pensiamo che molti bibliotecari che
leggeranno questa lettera si saranno rivolti almeno una volta a Michele per un articolo e che quindi comprenderanno la gravità di tale perdita.
La chiusura avverrà inoltre quando era oramai in dirittura d'arrivo il progetto Biblioteca Virtuale Oncologica, curato dall'ISPO e
dall'Istituto Toscano Tumori (ITT) della Regione Toscana, il cui scopo sarebbe stato quello di mettere a disposizione di tutti gli operatori oncologici della Toscana le risorse documentarie e i servizi della Biblioteca. Il progetto era il frutto di un grosso lavoro di sondaggio, studio e preparazione intrapreso nel corso degli ultimi anni e di un forte investimento di risorse finanziare da parte della Regione Toscana che così andranno perse. Terminata la fase di sperimentazione l'attivazione del servizio sarebbe potuta essere annunciata con il nuovo anno. Riteniamo, quindi, che la chiusura della biblioteca di ISPO riproporrà questioni viste già troppe volte, ovvero:
1. perdita di un prezioso servizio per la comunità scientifica e, a
cascata, per i cittadini;
2. perdita di professionalità acquisita;
3. sperpero di denaro pubblico precedentemente investito.

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