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martedì 18 dicembre 2012

Firenze, PD respinge richeista moratoria su piano rifiuti


Comunicato stampa

Ieri in Consiglio Provinciale di Firenze il PD ha respinto la richiesta di moratoria , approvando senza alcun indugio il  Piano Interprovinciale  di  Gestione dei Rifiuti.
Per il PD avanti tutta con il duopolio “inceneritori & discariche”, l’affare sui rifiuti non prevede interruzioni. Netta l’opposizione di Rifondazione Comunista, ora la lotta si sposta sui  territori per rilanciare modalità di gestione alternative all’incenerimento  e ripartire dalla  strategia Rifiuti Zero.

Il consiglio provinciale di Firenze ha approvato il Piano Interprovinciale  di  Gestione dei Rifiuti  delle Provincie Firenze, Pistoia, Prato, (ATO Toscana centro) che  prevede la  quintuplicazione degli inceneritori e la realizzazione di nuove discariche. 370 milioni di euro previsti per i soli impianti,  che la normativa europea ritiene già superati.
Il piano inceneritorista,  a cui Rifondazione Comunista a votato contro,   manda in frantumi la maggioranza della Giunta Barducci  che perde il sostegno di SEL e IDV  che non sostengono il piano.

Uno smaltimento dei rifiuti così improntato avrà conseguenze dirette, in termini di salute e ambiente sui territori,  questa modalità, secondo noi scellerata, si intreccia fortemente con il tema dell’indebitamento pubblico e del lavoro.

Il piano interprovinciale dei rifiuti è stato elaborato ignorando e violando:
·      le direttive comunitarie, che relegano all’ultimo posto gli interventi per lo smaltimento e pongono al primo punto il tema della prevenzione  del riutilizzo, riciclo e recupero ponendo come finalità la protezione della salute umana  e dell’ambiente,
·      l’evoluzione dei decreti  che impongono il raggiungimento della percentuale minima di raccolta differenziata fissata al  65% entro il 31 dicembre 2012

Un Piano superato dai fatti, impostato su linee guida regionali che risalgono al 1998.

Tutti gli impianti sono stati individuati attraverso una pianificazione dei vecchi piani industriali e senza studi per localizzarne i siti: impianti sbagliati nei luoghi sbagliati.

E’ necessario quindi  fare il punto della situazione per evidenziare come la  scelta approvare questo Piano dei Rifiuti, producano effetti contrari, anche economici, per i cittadini e per il territorio.
Tutte le zone della provincia di Firenze gestite da Publiambiente Spa Quadrifoglio SpA e AER Spa risentono delle buone  o cattive scelte fatte dalle amministrazioni locali che, in alcuni casi come nell’Empolese-valdelsa, con la raccolta porta a porta si  raggiungono percentuali di differenziata anche del 90%, mentre in  altre aree, come il Mugello, senza buone pratiche i livelli si attestano su percentuali, 36,8%, ben lontane dai limiti minimi fissati per legge. Preoccupante la situazione del Valdarno Fiorentino dove nessuno dei quattro comuni raggiunge il 50%. Nel Chianti Fiorentino analoga situazione e solo Tavarnelle arriva al 53%.
Tali dati mettono in luce il fatto che il Piano presentato sceglie, in modo completamente erroneo, di investire sull’incenerimento cifre spropositate tralasciando in pieno ciò che sarebbe davvero prioritario, ovvero il perseguimento delle percentuali fissate per legge sulla riduzione e sulla differenziazione dei rifiuti.

Il Piano Interprovinciale dei rifiuti è stato improntato nella massima combustione rifiutando tutte le osservazioni presentate e i piani alternativi improntati sul principio di risparmio di materia e sulla combustione zero.

Ignorata anche la ragionevole richiesta della moratoria. Una moratoria che rimandi al 2015 la decisione sugli impianti, perseguendo prima pratiche di riduzione e differenziazione tali da consentire una stima realmente attendibile sulle quantità di rifiuti e residui e sulle reali necessità, assumendo da subito come indirizzo il protocollo “rifiuti zero” già sottoscritto da molti comuni.
Ignorata la richiesta, avanzata dai sindaci dei comuni del Valdarno e dalla Provincia di Arezzo, di stralcio dalla discarica di Le Borra dal  PIR in base a rilevazioni di carattere tecnico e formale sulla base della non idoneità del sito;

Rifondazione Comunista contraria a questo Piano,  continuerà la propria azione di costruzione di un percorso unitario con quei soggetti sociali, politici e ambientali che fino ad oggi con noi si sono battuti per un sistema alternativo, per la salvaguardia della salute, dell’ambiente, dell’occupazione.
Per noi l'obiettivo rimane quello dettato dalla strategia “rifiuti zero” che, partendo dalle azioni di riduzione, riciclaggio e riutilizzo, punta ad un sistema di gestione basato sul netto rifiuto dell'incenerimento, ed un futuro migliore per i cittadini e per il nostro territorio.


Firenze, 18 dicembre 2012




Andrea Calò                                                                                      Lorenzo Verdi
Rifondazione Comunista Provincia di Firenze

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