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martedì 18 dicembre 2012

Newsletter PRC n. 188


Newsletter PRC n. 188

“Io ci sto”, Noi ci saremo!

Redazione - 18.12.12Impossibile non dare ragione a Rossana Rossanda quando afferma che "abbiamo perso un anno", e forse potremo dire anche qualcosa di più! Non c'è più uno schieramento politico appartenente allo scacchiere parlamentare, che non si stia sfaldando, che non abbia cambiato pelle, finendo per dividersi, diluirsi, cambiare direzione e ...forse anche "altro". Talvolta c'è da chiedersi se sia davvero il caso di meravigliarsi dell'avvento della tecnocrazia e dei suoi "direttori d'orchestra". Il centrodestra è dunque in una fase di disgregazione conclamata; ogni giorno perde pezzi che vanno a comporre nuovi partiti. Il processo di ricomposizione non potrà essere indolore, sempre ammesso che ci sia. Luigi Comencini avrebbe gridato al plagio, vista l'analogia con il suo celebre film, "Tutti a casa". Chi finisce per trarre vantaggio da questo processo di scomposizione è lo stesso "quasi ex premier", Mario Monti. Il PD non ci sta a veder messo in discussione il vantaggio acquisito sotto la spinta delle primarie, a tal punto che Bersani sarebbe disposto a portarsi sulle spalle Monti fino al Colle; situazione che però non manterrebbe se lo Stesso scegliesse di scendere direttamente in campo. Leggi tutto

Ingroia, via dal Guatemala per guidare gli Arancioni

da Pubblico - 18.12.12Conto alla rovescia per la formalizzazione del movimento degli Arancioni, con in campo l’ex procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia. Più di un rumor visto che secondo Skytg24 il magistrato avrebbe chiesto l’aspettativa al Consiglio Superiore della Magistratura per motivi elettorali. Le elezioni politiche in Italia «si terranno anticipatamente», dice il procuratore aggiunto di Palermo. «Ad oggi, però, non ho deciso di essere in lizza per le consultazioni che daranno un nuovo Parlamento e un nuovo governo al nostro Paese. Sto ancora riflettendo, ma venerdì 21 dicembre saro’ a Roma per illustrare il manifesto ‘Io ci sto’ di cui, peraltro, sono il primo firmatario». Il magistrato era stato invitato nei giorni scorsi dal leader del movimento arancione, Luigi De Magistris, a candidarsi premier.Ingroia è infatti il primo firmatario del Manifesto “Io ci sto”, insieme ai sindaci di Palermo, Leoluca Orlando e di Napoli, Luigi de Magistris, in rappresentanza del Comitato promotore.Leggi tutto

Appello "Facciamo presto!"

18.12.12(Di seguito l’appello con 70 firme fra le quali Fiorella Mannoia, Piergiorgio Oddifreddi e Gino Strada). Le prossime elezioni politiche saranno un momento costituente per la ricostruzione del nostro paese: dalla nuova legislatura – se ci impegneremo tutti – può nascere un’Italia più civile, più onesta, più giusta. Che sostiene il pubblico e non il privato, rifiuta la guerra, combatte davvero la corruzione e l’evasione. Ad aprire questa porta verso il futuro saranno i cittadini e le cittadine: non le banche, non i poteri forti, non le cancellerie europee. Nelle ultime settimane si è andata formando, per molti versi in modo spontaneo e fuori dagli apparati dei partiti, un’area civica e politica che si ispira alla pagina più bella della storia italiana recente: quella dei referendum vittoriosi sull’acqua, sul nucleare e sul legittimo impedimento; quella dei nuovi sindaci che hanno vinto a sorpresa in tanti comuni piccoli e grandi. Leggi tutto

La stampella delle primarie

di Gaetano Azzariti - 18.12.12È tempo di primarie. Sembra proprio che i partiti esangui della sinistra abbiano trovato una formula magica per superare d'emblée la crisi d'identità nel quale versa l'intero sistema politico. In fondo la soluzione di tutti i problemi è apparsa la più semplice: chiamare a raccolta il popolo della sinistra. E questo ha risposto in massa. Inebriati dal buon risultato, le primarie nel campo progressista stanno diventando la regola aurea per la selezione del ceto politico. È bene che sia così? Saranno queste a salvare i partiti e quanto resta della sinistra? Forse è opportuna qualche riflessione di sistema che guardi oltre al successo del contingente. Cominciamo con il dire, allora, che le primarie sono state per la sinistra una scelta obbligata. "Non potevano non farsi", vista l'incapacità delle forze politiche di dare soluzione ai conflitti interni, in particolare tra Renzi e Bersani, ma, più in generale, tra le diverse anime che coesistono senza integrarsi all'interno del Pd. Leggi tutto

Di Stefano: «Un assessorato non mi basta»

di Luca Fazio - 18.12.12Umberto Ambrosoli, il giorno dopo la vittoria, ha cominciato a mettere le mani avanti sapendo a quale tipo di abbraccio verrà sottoposto nei prossimi giorni. «La mentalità per cui si salta su carro del vincitore chiedendo posti e potere da oggi non vale più». I partiti del centrosinistra sono avvisati e dovranno muoversi con cautela perché il candidato alla Regione Lombardia potrebbe rivelarsi un osso più duro del previsto. Ambrosoli dice che «riconosce il ruolo fondamentale dei partiti» ma aggiunge anche «ho avuto come punto di riferimento il mondo dell'associazionismo e quindi immagino una squadra che abbia tutte queste componenti». Non siamo ancora alla lista dei nomi, ma sembra un segnale poco incoraggiante per Pd e Sel, le formazioni che hanno scelto di stare con l'avvocato moderato che vuole allargare - verbo che piace al sindaco Pisapia - soprattutto alla società civile e... al centro.Leggi tutto

Atene, deputato di Syriza aggredito da Alba Dorata allo stadio

di Argiris Panagopoulos - 18.12.12Domenica pomeriggio il deputato di Syriza Dimitris Stratoulis è stato aggredito allo stadio Olimpico di Atene da tre persone appartenenti, per loro stessa ammissione, al partito filo-nazista greco Alba Dorata, durante l'intervallo del match della sua squadra del cuore, l'Aek. I tre sono riusciti a scappare quando i tifosi sono interventi in soccorso di Stratoulis, insieme a loro si è attivato un movimento di solidarietà per il deputato di Syriza, cui hanno aderito tutti i partiti democratici, che condanna i ripetuti attacchi fascisti cui sono sottoposti quotidianamente soprattutto immigrati e profughi. Alba Dorata si sente così protetta da attaccare anche i deputati di sinistra come lei? Negli ultimi mesi abbiamo assistito a ripetuti attacchi contro gli immigrati tra l'indifferenza se non con la complicità della polizia. Abbiamo detto fin dall'inizio che ogni aggressione contro gli immigrati è un'aggressione contro noi stessi. Sembra che oggi sia arrivato questo momento. Aspettiamo giustizia. Leggi tutto

Hollande, malessere a sinistra

di Anna Maria Merlo - 18.12.12«Non dimenticare l'elettorato popolare», che ora fa i conti con la realpolitik Quindici deputati di base del Partito socialista hanno pubblicato un appello indirizzato a François Hollande, per sollecitarlo a «non dimenticare l'elettorato popolare», che «ha svolto un ruolo-chiave» nella sua elezione all'Eliseo. I deputati di base protestano contro la svolta social-liberale del governo e chiedono una politica che tenga conto dell'«aspirazione legittima dei salariati e degli operai modesti a migliorare le loro condizioni materiali di vita». La lettera è uno dei sintomi del malessere che sta vivendo la sinistra, che ha vinto le elezioni nel maggio (presidenziale) e giugno (legislative) scorsi. Il Senato, con i voti del Parti communiste français (Pcf) e anche dei Verdi (oggi hanno due ministri nel governo Ayrault), che si sono uniti all'opposizione di destra, ha respinto la principale misura della rettifica alla finanziaria 2013: il Cice, il Credito di imposta competitività e occupazione. Leggi tutto

«Dal congresso nasce la Syriza spagnola»

di Giuseppe Grosso - 18.12.12«I dirigenti hanno capito il messaggio della base e hanno anteposto l'obiettivo politico a qualsiasi altra questione. C'è un grande dibattito interno, ma non c'è scontro». Su queste premesse è stata costruita la rielezione unanime di Cayo Lara (candidato unico, espressione dell'accordo delle varie correnti del partito) come coordinatore generale di Izquierda Unida. Un risultato annunciato, sancito nel corso della decima assemblea federale di Iu, che si è celebrata a Madrid da venerdì a domenica scorsi. Cayo Lara (790 voti favorevoli, nessuno contrario, 52 nulli e 89 in bianco) ha raccolto così il consenso trasversale dell'assemblea e la responsabilità di governare il partito nelle acque tempestose della crisi. Leggi tutto

Venezuela: vittoria bolivariana alle regionali

di Marco Consolo - 18.12.12Da domenica scorsa, la mappa politica venezuelana si è colorata ancor più di rosso. Ancora una volta chiamata alle urne, la maggioranza dei venezuelani ha scelto di appoggiare i candidati del processo bolivariano. Domenica infatti si è votato per le elezioni regionali dei 23 governatori degli Stati e per i parlamenti regionali. E ben 20 dei 23 Stati che formano la Repubblica Bolivariana del Venezuela sono stati vinti dai candidati del Gran Polo Patriottico - l’alleanza che sostiene il governo di Chávez -, che rimarranno in carica per i prossimi 4 anni. L’alleanza non solo consolida la vittoria negli Stati dove governava, ma riesce anche a strappare all’opposizione Stati chiave come Zulia e Táchira, oltre allo Stato industriale di Carabobo (con una importante presenza di miniere statali e contraddistinto da conflitti operai dell’industria siderurgica), Monagas e Nueva Esparta (Isola Margarita) in mano all’opposizione da anni. Leggi tutto

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