Comunicato stampa
Piano Interprovinciale dei Rifiuti per il PD avanti tutta: il processo
di partecipazione bruciato dalla smania inceneritori sta. Rifondazione
Comunista: “continuare la mobilitazione per bloccare un Piano devastante”.
Alla luce della seduta odierna della commissione Ambiente della
Provincia la maggioranza PD-IDV-SEL ha confermato le proprie strategie sulla
gestione dei rifiuti e quindi tutta la rete impiantistica e il binomio
inceneritori-discariche.
Il Coordinamento dei Comitati della Piana Firenze Prato e Pistoia e la rete Coordinamento Valdarno Aretino /
Fiorentino e Valdisieve , auditi in commissione su richiesta di Rifondazione
Comunista, hanno ricevuto conferma della bocciatura di tutte le loro
osservazioni presentate.
Nessuna disponibilità concreta da parte del centro-sinistra a rivedere
la strada della combustione, completamente ignorate le normative europee, cui i
comitati hanno fatto più volte riferimento, che mettono al primo posto gli
obiettivi di prevenzione, riutilizzo, trattamento e riciclaggio che perseguono
la finalità della protezione della salute umana e dell’ambiente.
Paradossale che i criteri di scelta impiantistica siano fondati sulle
linee guida regionali del 1998, quando la stessa Regione si appresta ad emanare
nuovi orientamenti e parametri. Inoltre le risposte date da parte del Nucleo
Interprovinciale di Valutazione alle osservazioni nostre e delle associazioni e
comitati sono state di basso profilo, elusive e non rispondenti al merito,
tutte orientate a confermare scelte già prese e dalla volontà di non metterle
in discussione, vedi Case Passerini, Testi ecc.
Lievitati i costi degli impianti
che sono stati tutti confermati, compreso l’ampliamento dell’inceneritore di
Selvapiana a prescindere dalle questioni legate al rischio idrogeologico e
della strategica realizzazione della discarica de Le Borra in cui verranno
conferite ceneri e rosticci altamente inquinanti e tossici.
Se il piano Interprovinciale dei rifiuti è stato blindato nel suo
impianto inceneritori sta non ha fatto una bella fine il percorso
democratico-partecipativo esaltato dal centro-sinistra in questi anni poiché le
proposte alternative, quali “Alterpiano a combustione zero” e “Un altro piano”,
sono stati trasformati in carta straccia.
In Commissione Ambiente oggi non è stato percepita la protesta dei
sindaci di San Giovanni Valdarno, Cavriglia e Figline Valdarno né tantomeno le
grida manzoniane della Provincia di Arezzo trattate a pesci in faccia dalla
maggioranza di Palazzo Medici Riccardi.
Rimangono ancora sospese le posizioni ufficiali di IDV e SEL,
presentatrici insieme a noi di alcune osservazioni, e che ora dovranno
esprimersi nel merito di un Piano che non accoglie nessuna delle modifiche
anche da loro richieste.
Rifondazione Comunista, nel confermare la netta contrarietà al piano
Interprovinciale dei rifiuti, poiché dannoso alla salute, costoso e
ambientalmente non sostenibile, invita alla ripresa della mobilitazione
popolare per impedire che un siffatto Piano venga approvato.
Firenze, 3 dicembre 2012
Andrea Calò, Lorenzo Verdi (Rifondazione Comunista-Provincia di
Firenze)
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