Riforma consorzi di bonifica. Sgherri”passo avanti"

Riforma consorzi di bonifica. Sgherri”passo avanti, ma è un tassello di un quadro più complessivo che manca di sufficiente chiarezza.”

Firenze, 17 dicembre. Legge regionale di riforma consorzi di bonifica. Una legge attesa da anni. La strada maestra sarebbe stata l’attribuzione delle loro funzioni alle province, ma – come era fino a pochi giorni fa – sembrava prevalere la strada dello scioglimento delle medesime e quindi la legge in questione è stata costruita sulla scorta di quel quadro. Al di là delle motivazioni a favore della soluzione di uno o di quella per più consorzi, emerge la mancanza di una cornice unitaria da parte della Regione sulla questione del riassetto istituzionale: si passa da un unico ambito ottimale regionale (e dunque la direzione futura di un unico gestore) per il servizio idrico, a tre ambiti per i rifiuti, ad un solo gestore per i trasporti, per i consorzi di bonifica appunto sei, il tutto – se fosse passata la riforma – quattro o cinque province. Insomma non vi è sufficiente chiarezza. Siamo di fronte comunque – con questa legge – ad un passo avanti in quanto con questo atto si realizza una positiva riduzione. Sottolineo che ciò che ha contribuito a convincerci su quanto stabilisce questa legge è stato il fatto dei lavoratori dei consorzi preoccupati che si arrivasse invece ad una riforma che riducesse eccessivamente gli ambiti: sui territori la situazione è profondamente diversa, così come diverso è stato il lavoro dei varii consorzi, come testimonia anche il fatto che alcuni territori hanno retto meglio di altri di fronte agli ultimi eventi climatici registrati nella nostra regione. Infine un’esortazione: è necessario porre massima attenzione a tutelare il posto di lavoro di coloro che lavorano nei consorzi, una perdita del genere sarebbe dispersione intollerabile di saperi e professionalità

 

La Capogruppo Monica Sgherri