Al Sindaco del Comune di Reggello
Al Presidente del Consiglio Comunale di
Reggello
Iinterrogazione “ A Reggello protestano i cittadini per le bollette emesse dalle Spa con il metodo
delle lettura presunta. La protesta riguarda Publiacqua ma investe anche le altre
SPA – Toscana Energia. Una modalità poco chiara, incoerente e insostenibile
soprattutto per le fasce sociali più
deboli. Consumi presunti, letture
presunte, metri cubi d'acqua presunti. Solo la cifra da pagare in ognuna delle
bollette è reale e in alcuni casi anche salata. I cittadini privati nel proprio
diritto di controllare in modo preciso e puntuale i propri consumi. L'Amministrazione
Comunale è intenzionata ad intervenire a
partire da Publiacqua Spa affinché il sistema di tariffazione sia effettuato
sui reali consumi e in modo puntuale, trasparente ed equo?”
A Reggello protestano i cittadini per le bollette emesse dalle Spa con il metodo delle
lettura presunta. La protesta riguarda Publiacqua ma investe anche le altre SPA
– Enel, Toscana Energia, Consumi presunti, letture presunte, metri cubi d'acqua
presunti. Solo la cifra da pagare in ognuna delle bollette è reale e in alcuni
casi anche salata.
Bollette salate che non corrispondono alla verità e
che si traducono in un esborso non dovuto e solo in un secondo tempo bilanciato
da rimborsi o detrazioni dalle successive bollette. Ormai è una “regola” e così
fra gli utenti/cittadini delle varie
società di erogazione di servizi (gas, energia, acqua), già in grossa
difficoltà per far quadrare il bilancio familiare, che deve fare i conti
con la crisi economica in atto , aumenta il malcontento per la tariffazione dei
consumi presunti.
Una modalità poco chiara, incoerente e insostenibile
soprattutto per le fasce sociali più
deboli che si trovano costrette a pagare in anticipo a delle spa consumi non effettuati e non accertati. Una vera e propria ingiustizia
sociale spesso utilizzata per gestire i bilanci aziendali di, Enel, Toscana Energia Spa, Publiacqua Spa e un
ottimo sistema per finanziarsi a costo zero a scapito dei
consumatori.
A parte le scelte gestionali discutibili
in materia amministrativa e contabile, esiste un problema che consiste in un
processo di autonomizzazione di aziende a partecipazione pubblica, che non solo
non rispondono più ai Comuni ( in questo caso) ma che addirittura dettano alle amministrazioni locali le politiche
di investimento e di tariffazione.
E' dunque enorme il danno che deriva al
consumatore da una lettura presunta sproporzionata dei consumi.
Un aspetto questo che non può essere
ignorato dall'Amministrazione Comunale anche a fronte di sentenze che hanno
affermato il principio che non si può determinare il canone
di un servizio sulla base di consumi presuntivi, dovendo richiedere il
pagamento solo per il bene consumato.
Ma al di là della giurisprudenza esiste un problema
politico che è quello della trasparenza, dell'equità delle bollette, nonché del
diritto di ogni singolo utente di poter controllare i propri consumi.
In questo caso nello specifico la polemica sulla
lettura presunta riguarda le bollette di Publiacqua e il metodo adottato nella
determinazione degli importi in assenza di una lettura reale del
contatore.
Publiacqua a propria difesa dichiara : ...Per la
grande maggioranza delle utenze singole la lettura del contatore viene fatta
due volte l’anno. Le fatture in un anno sono però quattro. Due basate su una
lettura effettiva e le altre due basate su una lettura presunta, determinata in
funzione dei consumi storici dell’utenza, oppure, se mancanti, in funzione del
consumo medio di quella tipologia di utilizzo. Per le utenze singole con
consumi compresi tra 1.000 e 6.000 mc annui la lettura del contatore viene
fatta trimestralmente. La fatturazione è però mensile. Tra una lettura
effettiva e l’altra vengono stimate due letture mediante calcolo basato sui
consumi storici dell’utenza. Per le utenze singole con consumi superiori a 6000
mc annui la lettura del contatore è mensile....”.
Mancano invece i dati reali da parte di Publiacqua di
quante letture presunte delle bollette vengono effettuate nel territorio di
Reggello e quante volte ai cittadini sono state
restituite somme
Come vediamo
Publiacqua spiega che la lettura presunta può essere al massimo una ogni
sei mesi e che il calcolo (della tariffa) viene effettuato sui dati storici
(storici in che senso non è dato sapere?) di consumo dell’utente.
Nulla dice sul fatto incontrovertibile che meno acqua i cittadini
consumano e più aumentano le tariffe (come del resto già accaduto).
Nulla dice sulla possibilità per il cittadino-utente, a fronte di
lettura presunta, di provvedere ad una lettura reale del contatore e (nulla
dice e pubblicizza) sul come farsi restituire i soldi pagati in eccesso.
Nulla dice sulla costituzionalità del sistema di tariffazione c.d.
pro-die.
Nulla dice sul fatto che il Regolamento non
prevede sistemi di mitigazione e/o di agevolazione per utenti in fasce deboli
(o come vengono definiti di recente i c.d. Incapienti).
Lo scrivente Consigliere Comunale della Sinistra di
Reggello FdS in relazione alle numerose proteste dei cittadini sulle bollette
recapitate da Publiacqua Spa ottenute non sulla lettura dei contatori ma sul
criterio presuntivo
e forfettario, nel rilevare che i cittadini sono stanchi di dover subire una
modalità di fatturazione poco trasparente e iniqua e socialmente inaccettabile,
chiedo al Sindaco del Comune di Reggello e all'Assessore competente di riferire
su dette proteste e sulle ricadute
sociali che questa modalità crea nei confronti di fasce sociali deboli colpite
anche dalla crisi economica. Altresì
chiedo di sapere se ci sono stati casi di cittadini che non hanno ottenuto la
restituzione di somme anticipate per consumi non effettuati e se codesta
Amministrazione è intenzionata ad intervenire a partire da Publiacqua Spa
affinché il sistema di tariffazione sia effettuato sui reali consumi e in modo
puntuale, trasparente ed equo.
Reggello 28 gennaio 2013 Sinistra di Reggello FdS
Andrea Calò consigliere
e capogruppo
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