10 DOMANDE A COSIMI PER UNA COMMISSIONE ISPETTIVA SULL'EMERGENZA IDRICA
CANNITO: "CHE NON SIA UNA COMMISSIONE FARSA!"
Sono stato il primo e l'unico a chiedere le dimissioni di tutti i vertici tecnici e politici di Asa per richiamarli ad un'assunzione di responsabilità oggettiva come è d'uso in Europa e non di dimissionarli da parte del Sindaco, cosa che per alcuni vertici è quantomeno giuridicamente improprio. Che poi come Città Diversa non siamo mai stati d'accordo sulla conduzione e sullo stato di Asa è documentato così come è notoria la nostra radicale critica, per tutte le Aziende, rispetto alle nomine politiche del Sindaco che producono cariche non per merito ma doppioni superpagati. Non vorrei però che, contrariamente alle continue affermazioni di non cercare il "capro espiatorio", si utilizzi lo scandalo di una città lasciata senz'acqua per giorni per mettere fuori causa il solo Del Nista (non si sa ancora se dimissionario) rispetto alle responsabilità del resto dell'Azienda e dell'Amministrazione Comunale. Peraltro è stato lo stesso Cosimi a mandare il suo assessore Del Nista alla Presidenza di Asa per una difficile e non riuscita inversione di tendenza all'indebitamento lasciato dai suoi predecessori aziendali.
Intanto si sta consumando il balletto sulla istituzione e sulle funzioni della Commissione sull'emergenza idrica sbattuta dal Sindaco innanzi al Consiglio Comunale. Per Città Diversa è ovvio che la Commissione non può che avere poteri ispettivi perchè c'è la necessità di svolgere indagini approfondite sull'attività dell'Amministrazione in relazione a gravi e specifici atti e fatti. Una Commissione che viceversa conducesse meri e generici studi e ricerche per il buon funzionamento amministrativo sarebbe una farsa!
Allora elenco e arricchisco le domande che ho già posto davanti al Consiglio Comunale e alla Città.
1° E' vero che la condotta idrica danneggiata è stata già spesso sottoposta a rotture e riparazioni e che perdeva quantità d'acqua da tempo non rilevate dal telecontrollo che hanno provocato erosione del terreno?
2° E' vero che è l'intera rete a non sopportare più la pressione del sistema di approvvigionamento, come dimostrano le frequenti rotture delle tubazioni e i continui black out idrici? 3° E' vero che di fronte a quanto accaduto, non classificabile come una delle ben più gravi calamità naturali, l'Azienda non è dotata di un piano di emergenza con relative carenze di attrezzature, consistenze organiche e professionalità?
4° Quali rapporti e contrasti tra Ato, Asa e, nel caso specifico, Consorzio Canale dei Navicelli SpA?
5° Quali e di chi le responsabilità per l'interruzione e la sicurezza del servizio idrico e quali i risarcimenti per i disagi, i rischi e i danni patiti da famiglie e attività economiche, tenuto anche conto che i cittadini non pagano solo il consumo dell'acqua ma anche i costi di gestione?
6° Quale percentuale di perdite nella rete idrica?
7° Quanto ha guadagnato la parte privata con la remunerazione del capitale nella tariffa idrica, che dovrebbe garantire gli investimenti nel settore?
8° E' vero che, se si tolgono le spese sostenute per fognature e depurazione, non è stato fatto alcun investimento sulla rete idrica?
9° E' vero che è stato concordato e che fine ha fatto il piano finanziario di 120milioni di euro del Monte dei Paschi per far fronte all'indebitamento di Asa in cambio del quale la Banca ha ottenuto di incrementare la propria partecipazione in Asa e che questa operazione è stata posta sulle spalle dei cittadini con la sottoscrizione di un mutuo di 8 milioni di euro?
10°Il mancato rispetto dell'esito refererendario sull'acqua e la dismissione, caldeggiata dal Comune, del servizio gas da parte di Asa che rimarrà solo gestore del servizio idrico non comporterà la mancanza di risorse per la sua gestione e manutenzione con conseguente innalzamento di costi e tariffe già consistenti?
Marco Cannito
Città Diversa
CANNITO: "CHE NON SIA UNA COMMISSIONE FARSA!"
Sono stato il primo e l'unico a chiedere le dimissioni di tutti i vertici tecnici e politici di Asa per richiamarli ad un'assunzione di responsabilità oggettiva come è d'uso in Europa e non di dimissionarli da parte del Sindaco, cosa che per alcuni vertici è quantomeno giuridicamente improprio. Che poi come Città Diversa non siamo mai stati d'accordo sulla conduzione e sullo stato di Asa è documentato così come è notoria la nostra radicale critica, per tutte le Aziende, rispetto alle nomine politiche del Sindaco che producono cariche non per merito ma doppioni superpagati. Non vorrei però che, contrariamente alle continue affermazioni di non cercare il "capro espiatorio", si utilizzi lo scandalo di una città lasciata senz'acqua per giorni per mettere fuori causa il solo Del Nista (non si sa ancora se dimissionario) rispetto alle responsabilità del resto dell'Azienda e dell'Amministrazione Comunale. Peraltro è stato lo stesso Cosimi a mandare il suo assessore Del Nista alla Presidenza di Asa per una difficile e non riuscita inversione di tendenza all'indebitamento lasciato dai suoi predecessori aziendali.
Intanto si sta consumando il balletto sulla istituzione e sulle funzioni della Commissione sull'emergenza idrica sbattuta dal Sindaco innanzi al Consiglio Comunale. Per Città Diversa è ovvio che la Commissione non può che avere poteri ispettivi perchè c'è la necessità di svolgere indagini approfondite sull'attività dell'Amministrazione in relazione a gravi e specifici atti e fatti. Una Commissione che viceversa conducesse meri e generici studi e ricerche per il buon funzionamento amministrativo sarebbe una farsa!
Allora elenco e arricchisco le domande che ho già posto davanti al Consiglio Comunale e alla Città.
1° E' vero che la condotta idrica danneggiata è stata già spesso sottoposta a rotture e riparazioni e che perdeva quantità d'acqua da tempo non rilevate dal telecontrollo che hanno provocato erosione del terreno?
2° E' vero che è l'intera rete a non sopportare più la pressione del sistema di approvvigionamento, come dimostrano le frequenti rotture delle tubazioni e i continui black out idrici? 3° E' vero che di fronte a quanto accaduto, non classificabile come una delle ben più gravi calamità naturali, l'Azienda non è dotata di un piano di emergenza con relative carenze di attrezzature, consistenze organiche e professionalità?
4° Quali rapporti e contrasti tra Ato, Asa e, nel caso specifico, Consorzio Canale dei Navicelli SpA?
5° Quali e di chi le responsabilità per l'interruzione e la sicurezza del servizio idrico e quali i risarcimenti per i disagi, i rischi e i danni patiti da famiglie e attività economiche, tenuto anche conto che i cittadini non pagano solo il consumo dell'acqua ma anche i costi di gestione?
6° Quale percentuale di perdite nella rete idrica?
7° Quanto ha guadagnato la parte privata con la remunerazione del capitale nella tariffa idrica, che dovrebbe garantire gli investimenti nel settore?
8° E' vero che, se si tolgono le spese sostenute per fognature e depurazione, non è stato fatto alcun investimento sulla rete idrica?
9° E' vero che è stato concordato e che fine ha fatto il piano finanziario di 120milioni di euro del Monte dei Paschi per far fronte all'indebitamento di Asa in cambio del quale la Banca ha ottenuto di incrementare la propria partecipazione in Asa e che questa operazione è stata posta sulle spalle dei cittadini con la sottoscrizione di un mutuo di 8 milioni di euro?
10°Il mancato rispetto dell'esito refererendario sull'acqua e la dismissione, caldeggiata dal Comune, del servizio gas da parte di Asa che rimarrà solo gestore del servizio idrico non comporterà la mancanza di risorse per la sua gestione e manutenzione con conseguente innalzamento di costi e tariffe già consistenti?
Marco Cannito
Città Diversa
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