La
direzione aziendale di Renault a Firenze ha
comunicato alla RSU la volontà di chiudere la filiale fiorentina nella
quale lavorano 50 persone. Una vera e
propria scelta devastante sul piano sociale. Si tratta di una scelta grave e
inaccettabile, presa con troppa leggerezza e senza aprire una fase
interlocutoria, autorevole e socialmente responsabile. Parte la mobilitazione
dei lavoratori e della RSU per difendre lavoro, diritti e dignità. Appello al Comune e Provincia di Firenze, Regione
Toscana per attivare idonee
iniziative istituzionali rivolte alla proprietà per mantenere la filiale a Firenze e rivedere i
50 licenziamenti. Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai
lavoratori chiede alle istituzioni
adeguate iniziative per tutelare
e sostenere i lavoratori. Domanda di
attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.
Giovedì
28 febbraio la direzione aziendale di Renault a Firenze ha comunicato alla RSU la volontà di chiudere
la filiale fiorentina nella quale lavorano 50 persone. Una vera e propria scelta devastante sul
piano sociale “…50 famiglie entrano così
nell’incubo della precarietà…” in un momento di forte recessione economica e di pesante crisi occupazionale.
Per
la RSU “… il settore dell’auto e di
riflesso tutto ciò che gira intorno in questi anni di crisi vive una delle
stagioni più brutte dove purtroppo i lavoratori sono i primi e alla fine gli unici a pagare scelte unilaterali
aziendali e prova ne sono le tante concessionarie chiuse
ed i tanti lavoratori licenziati…”.
Si
tratta di una scelta grave e inaccettabile, presa con troppa leggerezza e senza
aprire una fase interlocutoria, autorevole e socialmente responsabile, non convince il ragionamento dei dirigenti della
Reanault i quali sostengono che “…Firenze non è più ritenuta strategica per la casa, un
settore in perdita…”. Immediata è stata la reazione della RSU e dei
lavoratori che hanno dichiarato la propria indisponibilità ad accettare questo
nuovo massacro sociale. Troppo pesante è il prezzo da pagare, a partire dalla dismissione per i 50
lavoratori fiorentini scatterà la
mobilità, “…che per ognuno durerà a
seconda della posizione. Si tratta di dipendenti giovani, molti under 30, ma
anche di gente con famiglia….”.
Al fine di contrastare la chiusura e i conseguenti licenziamenti i
lavoratori e la RSU di Renault Firenze hanno proclamato 2 ore di sciopero per
lunedì 4 marzo, con un presidio di fronte allo stabilimento. Contestualmente
alle iniziative di lotta e di mobilitazione è partito anche un appello al
Comune e Provincia di Firenze, Regione
Toscana per attivare idonee
iniziative istituzionali rivolte alla proprietà per mantenere la filiale a Firenze e rivedere i
50 licenziamenti.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della Renault filiale di Firenze in lotta per
contrastare la dismissione e i conseguenti licenziamenti,
nel dichiarare il proprio sostegno politico e istituzionale
alla vertenza chiedono al Presidente
della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla vicenda
e cosa intende fare l’Amministrazione
provinciale- unitamente al Comune di Firenze e alla Regione Toscana – per
impedire lo smantellamento della sede fiorentina della Renault e i
licenziamenti annunciati.
Altresì chiediamo di sapere quali iniziative di sostegno e tutela
dei lavoratori sul piano occupazionale, salariale e dei redditi la Giunta
intende attivare al fine di contrastare precarietà, perdita del lavoro e dei
diritti.
Andrea Calò Lorenzo Verdi
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