lunedì 6 maggio 2013

NO ALL'AGGRESSIONE SIONISTA E IMPERIALISTA DELLA SIRIA



NO ALL'AGGRESSIONE SIONISTA E IMPERIALISTA DELLA SIRIA
 
I bombardamenti sionisti contro la Siria degli ultimi giorni, sono una dichiarazione di guerra che segna un altro salto nell'escalation dell'aggressione militare dell'Asse della Restaurazione imperialista – NATO, petromonarchie e sionisti –, contro quello della Resistenza arabo-mussulmana – Siria, Iran e resistenza libano-palestinese -. Il silenzio assordante delle cancellerie internazionali e, soprattutto, della cosiddetta opinione pubblica mondiale, “costruita” sulle veline dei media occidentali -, non può nascondere la gravità della situazione e il baratro verso il quale si sta precipitando: una più devastante e ampliata guerra mediorientale. Che prima o poi ci esploderà in faccia anche nel nostro quotidiano languire nella crisi capitalista, ulteriormente peggiorando le sofferenze e richiamandoci alle nostre responsabilità; per cui non potremmo però dire che non sapevamo cosa stava accadendo.
 
Gli ipotizzabili obiettivi celati dietro le “veline” sioniste sui bombardamenti circa presunte partite di armi pro-Hezbollah, possono essere indicati come segue:
 
Dare una copertura aerea ai mercenari inviati a combattere in Siria per il regime change, in gravi difficoltà di fronte alle controffensive lanciate su vasta scala dalle forze armate siriane, testando contemporaneamente il grado di “tolleranza” dell'opinione pubblica arabo-mussulmana sull'inedita alleanza salafita-sionista, preparata da oltre due anni di propaganda antisiriana ed antiresistenziale.
Valutare sul campo il grado di reattività delle stesse forze armate siriane, indebolite da più di due anni di aggressione politico-militare e dalle conseguenti, importanti, perdite subite a tutti i livelli della linea di comando.
Lanciare una minaccia trasversale all'Iran, testando proprio sui bunkers militare del Monte Qassioun (a nord di Damasco) la capacità distruttiva delle nuove e potentissime bunker buster bomb (MOP), appena consegnate dagli USA a Israele. Verificando la tenuta delle fortificazioni in cemento armato siriane, presumibilmente simili a quelle dei bunkers iraniani. Le immagini delle esplosioni fatte girare proprio in occasione dei bombardamenti supportano l'ipotesi dell'avvertimento mafioso e del test pre-aggressione all'Iran.
 
In questo quadro non può sorprendere che i pacifinti, gli amanti della democrazia a latitudine variabile e gli indifferenti di ogni risma, osservino il silenzio assoluto per “non disturbare il manovratore”. Purtroppo ci penseranno gli effetti devastanti della crisi e della guerra a svegliarci dal torpore dei comodi silenzi.
 
NO ALLA GUERRA IMPERIALISTA!
NO AL COLLABORAZIONISMO CON GLI AGGRESSORI!
PER LA SOLIDARIETA' POPOLARE ANTIMPERIALISTA!
 
 
5 maggio 2013                                                     Comitato “Ricordare la Nakba”

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis

Ultimo numero:

ViceVersa n.35

Post più popolari