sabato 11 maggio 2013

Trasporto risorsa centrale per l’uscita dalla crisi. Sgherri: “altro che sottoattraversamento TAV a Firenze, la grande opera strategica sia il l’ammodernamento del trasporto regionale"



CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”
Trasporto risorsa centrale per l’uscita dalla  crisi. Sgherri: “altro che sottoattraversamento TAV a Firenze, la grande opera strategica sia il l’ammodernamento del trasporto regionale, vero motore per contribuire ad uscire dalla crisi. Alcune proposte”
Comunicato a seguito del Convegno sul trasporto sostenibile organizzato dal Gruppo Consiliare oggi pomeriggio
Invece di proseguire in una querelle – a Firenze e in Toscana – sterile  ponendo la domanda Tav sì tav no – è invece oggi sempre più urgente e necessario chiedersi come – tanto più di fronte alla crisi economica e al ridursi delle risorse – sia possibile contribuire a rispondere efficacemente ai problemi di sviluppo del territorio e quindi contribuire ad uscire dalla crisi stessa. Lo si può fare – a mio avviso – cambiando strategia, quindi, invece di proseguire nella strada di progetti inutili e faraonici, ponendo invece al centro delle priorità la vera grande opera strategica, cioè l’ammodernamento della rete ferroviaria regionale. Con la crisi economica devastante, con l’assottigliarsi fino all’esaurimento delle risorse pubbliche, diventa ancor più prioritario puntare su cosa è effettivamente necessario per i cittadini, e cioè ammodernare una rete ferroviaria come quella toscana,  così da renderla motore di sviluppo. Essa è  tra le più capillari a livello nazionale, ma ormai il suo invecchiamento e inefficienza rischiano invece – senza interventi forti - di mettere ulteriormente in crisi il modello di sviluppo toscano, oggi policentrico, per una via via sempre maggiore mancanza di una rete di collegamenti veloci, efficienti e frequenti, capaci di dare risposte ai bisogni primari di mobilità delle persone. Di questo quadro abbiamo discusso nel convegno “Trasporto Sostenibile, motore della ripresa economica toscana” di oggi pomeriggio – organizzato dal Gruppo Consiliare di cui sono presidente.
Di fronte allo scenario suddetto è sensato perseverare a sostenere – per il nodo fiorentino dell’Alta Velocità - un progetto ventennale, estremamente costoso e che comunque non darà risultati prima di dieci anni, per problemi di natura tecnica e tecnologica così come per il lavoro della magistratura, o sarebbe più sensato invece dare la priorità alla realizzazione di una piccola stazione di superficie (che si realizza in 3 anni!) e destinare le risorse risparmiate a un piano straordinario di ammodernamento di convogli, locomotori e stazioni? La crisi economica, la contrazione delle risorse pubbliche – oltre che le “storiche” ragioni di chi è sempre stato contrario a questa scelta – rendono di tutta evidenza quale sia la risposta, e la Regione dovrebbe farsi promotrice di questa grande opera di modernizzazione della rete regionale. Per raggiungere questo obbiettivo non è certo sufficiente l’impegno istituzionale, che abbiamo messo e continueremo a mettere in questa direzione, ma va valutato il fatto se ci siano le condizioni perché anche “fuori dal palazzo” (cittadini, forze politiche, realtà associative, comitati ecc) vi sia un movimento che possa farsi promotore di una petizione popolare che chieda alla Regione di attivarsi per quest’obbiettivo, per questo cambio di strategia. Alcune proposte più specifiche che mi sento di avanzare e che proporrò a livello di maggioranza regionale riguardano la questione delle problematiche di qualità, puntualità, sicurezza (un tema questo sempre più importante e sempre più drammatico) del trasporto regionale in rapporto anche alle “battaglie” sostenute dai comitati che si occupano di questi temi: comitati che magari riescono ad ottenere risultati ma che non possono che essere risultati parziali o magari “precari”; un contributo a rafforzare il loro ruolo e inserirlo in un quadro più strutturato e d’insieme potrebbe venire dalla creazione normativa a livello regionale di un “comitato per la qualità del servizio” sulla falsariga di quello previsto in legge per quanto riguarda l’ambito del servizio idrico e dei rifiuti. Inoltre, altra proposta, si lega alla questione della puntualità dei convogli: se le medie giornaliere ci dicono che il servizio regionale è puntuale certo è notorio che questa puntualità viene molto più spesso meno per le fasce orarie “di punta”; per avere un quadro della situazione in tempo reale e quindi trovare soluzioni più rapide sarebbe utile la creazione di una piattaforma informatica che possa permettere di segnalare i ritardi anche ad esempio via telematica o sms. Insomma, è necessario e possibile salvaguardare le necessità della stragrande maggioranza dei fruitori di un servizio primario come quello ferroviario, questa la grande opera strategica che sempre più si impone come essenziale per contribuire ad uscire dalla crisi economica

Monica Sgherri
Presidente Gruppo Federazione della Sinistra- Verdi della Regione Toscana


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