Maggio Musicale. Sgherri: “Raccolto l’appello del maestro Bartoletti, una scossa per salvare e rilanciare sul serio questa grande istituzione culturale”.
Discussione sul tema oggi nell'aula del Consiglio Regionale.
Firenze, 12 giugno. Una “scossa” verso un’assunzione di responsabilità per il salvataggio del Maggio Musicale Fiorentino, quella lanciata dall’appello testamento del grande musicista Bartoletti, oggi raccolta dal Consiglio Regionale grazie alla solerte sollecitazione del Presidente Rossi. Una assunzione di responsabilità e di volontà di fare la propria parte che certo sarebbe stato più corretto fosse da partita da altri, cioè da coloro che hanno le maggiori competenze e oneri, leggi il Comune di Firenze fin troppo silente sul tema, ma che va comunque nella direzione giusta, cioè impegnarsi seriamente per salvare il “Maggio” dallo spettro della liquidazione e rilanciarlo, anche con l’impegno di adeguate risorse. Rilancio che non può non passare – come scritto nella mozione votata dall’aula e fra gli altri da me sottoscritta – dall’impegno a partecipare ad un incontro, su sollecitazione del Ministero, per discutere modi e interventi per il rilancio. Incontro che certo è sollecitato dalla Regione e che il Governo avrebbe fatto bene già a compiere. Regione che oggi quindi da una spinta forte in questa direzione. Un risultato quindi positivo quello fatto segnare oggi. Tutto ciò con la sottolineatura che non tutti gli attori e le parti in causa coinvolte possono vantare gli stessi sforzi per il salvataggio del Maggio e sulla situazione attuale non uguali sono certo le responsabilità dei varii soggetti coinvolti (e anche all’interno della struttura), così come c’è da sottolineare la gestione fallimentare del Commissario, che non ha presentato un progetto che potesse permettere un reale salvataggio e rilancio del Maggio, salvo voler scaricare tutti gli oneri sui dipendenti. Dipendenti non sono certo rimasti insensibili ad assunzioni di responsabilità, compiendo già notevoli sacrifici in termini di flessibilità di lavoro, rinunce economiche fra cui la cessione per quanto riguarda il TFR (unico caso a nostra conoscenza) ecc. Detto questo l’importante è che oggi si sia data da parte della Regione una scossa per il futuro di questa istituzione culturale di pregio e produzione di cultura riconosciuta a livello internazionale, quindi un servizio alla cultura di Firenze ma anche della Toscana tutta e dell’intero paese
La Capogruppo Monica Sgherri
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