Die Linke, il partito e le prossime sfide elettorali
Abbiamo incontrato la deputata europea della Die Linke Sabine Wils (www.sabine-wils.eu) per approfondire alcuni temi legati alla situazione in Germania in vista delle prossime elezioni politiche e alla situazione interna della Die Linke dopo il congresso avvenuto alcune settimane or sono.
Qual'è la situazione di Die Linke dopo il congresso? Quali sono stati i punti salienti della discussione congressuale?
S.W.: Il congresso è andato molto bene a mio giudizio. Abbiamo preso delle decisioni inerenti il nostro programma elettorale per le prossime elezioni politiche, discutendo i vari elementi in maniera molto proficua, e riuscendo a minimizzare quelle lotte interne tra diversi settori del Partito che in passato avevano creato qualche malumore tra i nostri militanti di base.
Io sono rimasta abbastanza delusa dal fatto che Oskar Lafontaine non abbia avuto modo di intervenire direttamente al Congresso. Ad ogni modo, abbiamo condiviso il suo punto di vista sulla crisi in Europa, la sua riflessione sulla situazione della Germania e della sua strategia economica di forte attivo dell’export commerciale, politica economica sostenuta purtroppo anche dalla IGM ( il sindacato dei metallurgici tedeschi), che in questo modo non si smarca dalla strategia politica di Angela Merkel e degli industriali tedeschi, a discapito dei paesi europei più in difficoltà.
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Presentazione "Binario Morto" a Bruxelles
Martedì 17 Settembre alle 18.30 alla Piola Libri (66-68 rue Franklin, Bruxelles) verrà presentato il libro "Binario Morto" sull'alta velocità in Europa. I due autori - che saranno presenti il 17 - hanno percorso tutto il Corridoio 5, quello che passa dalla Val Susa, e nelle intenzioni della UE dovrebbe collegare Il Portogallo all'Ucraina. Ne viene fuori un racconto dettagliato e spietato, molto interessante per chi vuol approfondire il tema. Qui sotto una breve descrizione e biografia dei due giornalisti che, prima della presentazione alla Piola, incontreranno una delegazione della GUE per raccontare anche a loro ciò che anno visto e studiato.
Vi aspettiamo!
La video intervista agli autori qui
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LA FORZA DI B. E' IL PARTITO DEMOCRATICO. ECCO PERCHE'
In un’Italia dominata (e tramortita) dall’affare-Berlusconi, tutto, come in una commedia dell’assurdo, sembra ruotare intorno ai destini dell’uomo che vuole farsi dominus legibus solutus. Se questa sovrumana pretesa fosse accolta, saremmo al golpe perfetto, quello che senza colpo ferire affosserebbe, in un solo colpo, stato di diritto, Costituzione e democrazia.
Sembrerebbe, ma il condizionale è d’obbligo, che il circo democratico intenda resistere alla richiesta di inventare un escamotage, uno qualsiasi, che rimetta in pista l’uomo al quale una sentenza passata in giudicato interdice la possibilità di tornare a malversare nella vita politica pubblica. Tuttavia, l’insistenza con cui il Pdl insiste in queste ore sul tema lascia pensare che i giochi non siano davvero chiusi e che la minaccia di mandare all’aria Letta e il suo governo sia un deterrente ancora efficace, almeno su una parte del Pd. Il vertice di Arcore è servito a Berlusconi a guardare negli occhi i suoi, per capire se qualcuno di loro fosse sul punto di “tradire”. Ma tutti, anche quelli che guardano ad un “dopo” che inesorabilmente verrà, al cospetto del padrone ringhiante hanno fatto l’inchino. Se il Pd non credesse che oltre le Colonne d’Ercole delle larghe intese c’è solo il precipizio, come Napolitano va dicendo un giorno sì e l’altro pure, Berlusconi – e con lui tutta la banda del buco riunita nel Pdl – sarebbe spacciato, probabilmente per sempre. |
Manifiesta 2013
Anche quest'anno i circoli del Partito della Rifondazione Comunista di Belgio e Lussemburgo parteciperanno con un proprio stand a Maniefiesta.
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Nel 57° anniversario della catastrofe di Marcinelle. Per non dimenticare.
Oggi è il 57° anniversario della catastrofe nella miniera “Le Bois du Cazier” di Marcinelle, presso Charleroi (Belgio), dove l’8 agosto del 1956 morirono 262 lavoratori, dei quali 136 italiani. Come momento di riflessione quest’anno riportiamo il testo di una canzone popolare che ricorda la tragedia e un piccolo testo di un nostro compagno, di recente emigrato dall’Italia per venire in Belgio, dopo la sua visita ai luoghi della tragedia.
Noi vogliamo ancora ricordare questo evento non solo per rendere omaggio alle vittime ma anche perchè questi fatti non appartengono ancora solo al passato.
L’atto del ricordo ci parla della dignità del lavoro e dei lavoratori, della sicurezza nei luoghi di lavoro e dei diritti degli emigranti: questioni alle quali ancora oggi, dopo oltre cinquant’anni, si è lontani dal dare delle vere risposte, se è vero com’è vero che di lavoro si continua a morire essendo la sicurezza subordinata al profitto delle imprese; se è vero com’è vero che il lavoro è considerato nient’altro che una merce e i lavoratori degli strumenti da sfruttare; se è vero com’è vero che gli emigranti non godono ancora di quell’attenzione e rispetto che ben si meriterebbero dopo tanti anni di duro lavoro e sofferenze.
Tengano presente tutto questo “lor signori” che fanno a gara per andare, una volta all’anno, alle solite cerimonie ufficiali per farsi fotografare davanti al monumento ai lavoratori italiani caduti a Marcinelle, ma che nel resto del loro tempo si dedicano a sostenere e a sviluppare le politiche contro il lavoro, contro i lavoratori e contro gli emigranti. Noi comunisti invece stiamo con i lavoratori e gli emigranti non per cercare delle facili foto, ma perché la nostra voce sia la voce della denuncia, della lotta, della dignità e del riscatto.
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LA DISINFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEL CONSENSO ATTRAVERSO I MEDIA
Paolo Borgognone è un giovane studioso astigiano di 31 anni, si è laureato in Scienze Storiche nel 2008. Si occupa di politologia, geopolitica e sociologia dei media attraverso un approccio scientifico e documentale, non meramente nozionistico. Abbiamo incontrato Borgognone perché è appena uscito il suo primo libro: "La disinformazione e la formazione del consenso attraverso i media". Il sottotitolo recita "La disinformazione strategica. Caratteri peculiari del fenomeno e analisi del caso latinoamericano" (Zambon editore, 288 pagine, 12 euro); la prefazione è di Giulietto Chiesa.
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