CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”
Nuova riorganizzazione presidio ospedaliero Serristori, di Figline Valdarno. Monica Sgherri: “Grave la decisione aziendale di presa al di fuori di qualsiasi tavolo di discussione con le organizzazioni sindacali e confronto con i cittadini. Presenterò interrogazione.”
Firenze, 10 settembre. Ci sconcerta la notizia, appresa oggi dalle pagine dei giornali locali, della nuova riorganizzazione dell’ospedale Serristori di Figline valdarno, decisa dalla Direzione aziendale dell’ASL 10, avvenuta al di fuori di qualsiasi tavolo di discussione con le organizzazioni sindacali e comunicata agli operatori con lettera del Direttore Generale. Riorganizzazione che prevede il trasferimento di piano dell’attuale chirurgia con la contemporanea riduzione degli attuali posti letto dagli attuali 24 a 15.
E’ chiaro che con questa riorganizzazione verrebbe, nei fatti, depotenziata la sub intensiva, che passando sotto l’area medica, rischia di effettuare in futuro interventi di sola chirurgia ambulatoriale. La week surgery si sostituirebbe alla chirurgia d’urgenza, e ,vista anche la partenza di tre anestesisti non sostituiti, il pronto soccorso risulterebbe depotenziato. Le stesse cure primarie, per cui è previsto l’utilizzo del terzo piano del presidio ospedaliero, appaiono legate a una volontà di declassamento del presidio ospedaliero figlinese.
Chiederemo, presentando una interrogazione in Consiglio Regionale, urgentemente alla ASL 10 - che pure si era impegnata, in più occasioni, pubblicamente, sul fatto che non era prevista nella programmazione aziendale nessuna modifica del ruolo, la funzione e la vocazione del Presidio Ospedaliero Serristori di Figline- spiegazioni sia nel merito ma, soprattutto, del metodo con cui si è svolta la vicenda. Vicenda che, come afferma una nota di parte della RSU aziendale, è avvenuta al di fuori del pur previsto obbligo di legge di informazione e apertura del tavolo con la stessa RSU e, dunque, di qualsiasi confronto.
Così come pensiamo che debba essere chiaro che la eventuale riorganizzazione della rete dei presidi ospedalieri nella nostra Regione –e su Figline ci siamo più volti espressi per il mantenimento dell’attuale ruolo all’interno della rete fiorentina-, debba avvenire, semmai, all’interno della complessiva programmazione del nuovo piano sanitario e non, come sta succedendo, dettata da, più o meno estemporanee, direttive delle dirigenze aziendali.
Vale per Figline Valdarno, come per tutti i piccoli presidi ospedalieri toscani, di cui il nostro Gruppo Consiliare ha sempre chiesto tutela e salvaguardia.
Monica Sgherri, Presidente Gruppo Consiliare Regionale Federazione della Sinistra -Verdi
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