Maggio Musicale. Interrogazione di Sgherri. “scaricare tutto il peso dei conti sulle spalle dei lavoratori è inaccettabile e miope. Scongiurare gli annunciati esuberi e ricercare soluzioni strutturali di rilancio”.
Firenze, 23 maggio. La Regione metta in atto ogni azione – certo per quanto di competenza – al fine di scongiurare gli annunciati esuberi al Maggio Musicale Fiorentino. Siamo di fronte infatti ad una scelta oltre che inaccettabile è anche miope da parte del Commissario. Inaccettabile perché di fatto vuol scaricare sui lavoratori tutto il peso del risanamento dei conti, ma anche miope perché – con gli annunciati e quindi, fra l’altro, la chiusura del Maggio Danza e del settore scenografico - oltre a colpire infatti il futuro dei lavoratori stessi questa scelta rischierebbe fortemente di declassare il Maggio, con relativo impoverimento culturale per Firenze, la Toscana il paese tutto, ma anche impoverimento economico in quanto una istituzione di così grande prestigio e livello internazionale ha avuto anche impatti positivi dal punto di vista economico per il territorio. Senza dimenticare che in passato i lavoratori hanno già accettato sacrifici per venire incontro alla difficile situazione economica della Fondazione, e che i sindacati hanno avanzato proposte per ottenere ulteriori risparmi. La Regione è (così come il Consiglio ha posto più volte attenzione sulla vicenda, fra cui la sottoscritta) in più occasioni intervenuta con sostegni anche economici consistenti – anche recentemente – ma è necessario chiamare ad maggior coinvolgimento di responsabilità tutti gli attori della vicenda, fra cui il Governo nazionale – così da contribuire a trovare soluzioni strutturali e una pianificazione di lungo periodo che rilanci il Maggio e tuteli le alte professionalità che esso esprime. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale spiega le motivazioni di fondo dell’interrogazione presentata oggi alla Giunta.
Nessun commento:
Posta un commento