venerdì 31 maggio 2013

I cittadini della Montagna Pistoiese dico NO alla declassazione dell'Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese



Al Presidente della Regione Toscana
Dott. Enrico Rossi

e.p.c.: ai Sindaci dei Comuni di
San Marcello Pistoiese
Piteglio
Cutigliano
Abetone

oggetto: I cittadini della Montagna Pistoiese dico NO alla  
declassazione dell'Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese


      Sig. Presidente, come avrà avuto modo di apprendere da più  
fonti,  la riorganizzazione sanitaria che state effettuando, anche  
sulla Montagna Pistoiese, sta causando non poche prese di posizione  
da parte degli abitanti del territoro, principali conoscitori delle  
necessità e problematiche locali, oltre che primi fruitori di sempre  
più scarni e limitati servizi.

La contestazione non nasce per semplice attaccamento ad una struttura  
storica, ma in quanto riteniamo che ciò che state effettuando sia una  
vera destrutturazione del diritto all'assistenza sanitaria; perchè il  
piano sanitario che arbitrariamente è stato pensato ignora le umane  
esigenze e diritti degli abitanti di un territorio già appesantito da  
tagli e mancanze di servizi, non considera le inevitabili difficoltà  
dovute alle reti viarie ed a distanze significative, rese maggiori  
dagli eventi metereologici inverali. Piano che non rispetta  
assolutamente  la Legge Regionale 81/2012.
Anche lo scorso inverno la strada la Montagna a Pistoia è stata  
bloccata ben tre volte per intere giornate a causa della neve e degli  
alberi caduti in strada , per non parlare delle frane.
L'intera operazione è stata, e tuttora si stà svolgendo, in maniera  
subdola e irrispettosa dell'intelletto e della dignità dei cittadini,  
è stato detto che tutto era ancora in via di definizione e c'erano i  
margini per discutere e modificare il piano, è stato chiesto di  
proporre soluzioni alternative, e subito l'associazione Zeno Colò ed  
i comitati hanno presentato un progetto alternativo redatto con  
l'aiuto di professionisti del settore, nel mentre avveniva in maniera  
strisciante un veloce smantellamento dei reparti, senza prendere  
minimamente in considerazione la proposta presentata dai cittadini.
Non sono mai stati dati tempi certi per l'attuazione delle super  
tecnologie che vengono promozionate, i costi non sono mai stati resi  
trasparenti e le liste per le visite con specialisti spesso sono  
chiuse senza data certa di riapertura.
Al di la dei proclami l'ospedale viene di fatto svuotato e con il  
tempo sicuramente chiuso.
I tagli sono sempre sulla pelle dei più deboli, i presidi più  
piccoli, i malati gli anziani e le loro famiglie. La montagna viene  
impoverita giornalmente, chi ci vive garantisce un presidio ma  
anzichè incentivato viene offeso e punito.
L'ospedale è l'ultimo baaluardo di dignità oltre il quale si trova  
solo depressione ed isolamento. Per questo non intendiamo rinuanciare  
a riportare in montagna i servizi che , ultimo l'ospedale, sono stati  
vigliaccamente soppressi.
Vogliamo un Pronto Soccorso efficente, rifiutamo un Punto di Primo  
Soccorso, vogliamo poter assistere i nostri cari ricoverati con la  
dignità che ci spetta.
Ricordiamo che la salute e l'assistenza sanitaria sono un diritto  
universale!
Con il rispetto che la montagna sa dimostrare ma vuole anche  
ricevere, la salutiamo sperando in una sua solerte e sincera risposta.

(firma)
Per la Dignità, il Diritto e la Vita della Montagna Pistoiese

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