giovedì 12 novembre 2015

Notizie Resistenti

Il Centro di cultura e documentazione Popolare, Via Pisa 41 - Torino,
ti invita alla lettura delle notizie pubblicate sul sito www.resistenze.org nell'ultima settimana:

Movimento Comunista Internazionale
- 17° IMCWP: Contributo del Partito Comunista di Grecia KKE
- 17° IMCWP: Lista dei partecipanti
- America Latina: Pace e giustizia sociale per i nostri popoli

Imperialismo
- Dietro l'attacco alla Siria, le guerre del gas in Medio Oriente

Economia
- La struttura della forza lavoro mondiale

Della guerra
- Nato, il tabù della sinistra

Lotta per la pace
- Solidarietà del Consiglio Mondiale della Pace al popolo venezuelano

Mondo - politica e società
- La cooperazione internazionalista cubana e il premio Nobel per la pace
- Un quindicenne negli Stati uniti
- Pablo Neruda potrebbe essere stato assassinato

Europa - politica e società
- Iniziativa Comunista Europea sui problemi degli studenti e dei giovani lavoratori

Gioventù comunista
- Il Fronte della Gioventù Comunista è parte della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica

Grecia
- KKE: Mobilitazioni combattive e di massa degli studenti universitari e degli istituti tecnici
- PAME: Il 12 novembre scendiamo in sciopero!

Spagna
- PCPE: Elezioni generali e lotta di classe

Venezuela
- Bisogna superare il sistema rentieristico

Italia - politica e società
- Il fascio va al famedio all'unanimità

Lavoro
- Di lavoro si continua a morire
- Repressione del conflitto e diritto di shopping

www.resistenze.org

lunedì 9 novembre 2015

SCANDALI IN VATICANO E PAPA “RIFORMATORE”

            
               SCANDALI IN VATICANO E PAPA “RIFORMATORE”.


Si è sempre saputo che le gerarchie ecclesiastiche per tenore di vita e potere economico si guardano bene dal seguire la povertà evangelica e gli insegnamenti di S. Francesco. La bibliografia ed i documenti che provano questa verità sono innumerevoli. Per questo motivo non mi ha certamente meravigliato il recente scandalo suscitato dalla fuga di documenti sulla gestione dell’ingente patrimonio edilizio del Vaticano, sulla sfarzosità delle abitazioni cardinalizie e sull’esigua percentuale dei denari ricevuti in elemosine, impiegati in effettiva beneficenza.
Il Cristianesimo ha certamente esercitato una azione di progresso nei primi anni dopo la morte di Cristo. Predicare l’uguaglianza degli uomini in una società basata sulla schiavitù, era rivoluzionario; come rivoluzionario era rivendicare il diritto a seguire la propria fede.
Questa carica progressista del Cristianesimo venne gradatamente svirilizzata, sminuita, resa puramente formale dal potere politico dell’impero romano. Si capì che l’aspetto mite di “porgere l’altra guancia” che l’affermazione che “gli ultimi saranno primi nel Regno dei Cieli”, poteva essere usata ( per dirla con Marx) come oppio del popolo. E così fu, a partire dall’Editto dell’imperatore Costantino del 313 con il quale si assunse il Cristianesimo come religione di Stato.
Da quella data le gerarchie ecclesiastiche divennero la punta di lancia delle classi dominanti, appoggiarono sempre e sistematicamente il potere economico-politico. Ogni movimento rivoluzionato fu condannato ed ostacolato dalla Chiesa: basta pensare agli esempi più rilevanti storicamente come la Rivoluzione Francese, il Risorgimento italiano, la Comune di Parigi e la Rivoluzione d’Ottobre.
Questo giudizio complessivo delle Gerarchie Ecclesiastiche non vuole oscurare figure isolate come S. Francesco d’Assisi, o per stare più vicini ai nostri tempi, i sostenitori della Teologia della Liberazione, oppure tanti preti vicini e solidali con il popolo come Don Gallo o il Vescovo di Molfetta Tonino Bello. Se vissuta in modo autenticamente fedele al Vangelo, la religione Cristiana può divenire parte del fronte progressista.Resta la necessità per un marxista di combattere (ideologicamente e lasciando la libertà individuale della fede) ogni religione come portatrice di irrazionalità ed atteggiamenti antiscientifici.
Una considerazione mi sento di fare, anche se la mia posizione di marxista e di ateo può non avere sufficiente autorevolezza: tutti coloro che si richiamano ed operano in nome del Vangelo dovrebbero per coerenza e credibilità dissociarsi dalla Religione Cattolica ufficiale e dalla sua Gerarchia. In caso contrario possono, anche involontariamente, divenire la foglia di fico che nasconde la natura retrograda e reazionaria del Cattolicesimo.

E proprio partendo da questa ultima considerazione, la figura dell’attuale Papa mi sembra avere solo la funzione di ridare credibilità ad una struttura marcia, reazionaria ed antipopolare.

I casi possono essere due ed in entrambe avrebbero l’effetto di perpetuare l’operato nefasto della Chiesa Cattolica:
-il Papa vuole davvero riformare la Chiesa ed allora verrà ostacolato in ogni modo dalla Gerarchia anche con l’uccisione ( ricordiamoci che il Diritto Canonico vieta l’autopsia dei pontefici per evitare ogni prova dell’eventuale eliminazione fisica);
-il Papa vuole solo dare l’impressione di fare alcune “riforme”.
La seconda ipotesi mi sembra più probabile. Due fatti rendono ambigua la figura di Bergoglio: è stato vescovo in Argentina ed ha sempre combattuto contro la Teologia della Liberazione; è stato gesuita, cioè quanto di più lontano da S. Francesco e poi ne prende il nome….  


Orlando Simoncini.

venerdì 6 novembre 2015

A sostengo dello sciopero di sabato della grande distribuzione




A sostengo dello sciopero di sabato della grande distribuzione
Un contratto nazionale scaduto da 22 mesi. Un settore in cui si sperimentano forme di sfruttamentosempre peggiori, attraverso una precarietà che utilizza la retorica della flessibilità per cancellare diritti e le stesse vite private delle lavoratrici e dei lavoratori. Un fronte di imprese che spinge per una società dove tutto è merce e consumo, in cui ogni dimensione sociale deve essere regolata dal guadagno.

In questo contesto è stato convocato lo sciopero del 7 novembre, a cui portiamo tutto il nostro sostegno politico e per il quale saremo presenti davanti alla prefettura di Firenze sabato mattina, nonostante in contemporanea sia stata convocata da settimane la conferenza provinciale delle lavoratrici e dei lavoratori.
Il 7 novembre si rivendicheranno diritti che nessuna persona dotata di buon senso oserebbe mettere in discussione: si va dalla mancata retribuzione in caso di malattia (al quinto evento in un anno) all’abolizione di alcuni livelli intermedi, senza farsi mancare un sistema di aumento delle ore di lavoro e di diminuzione del salario.
Nella grande distribuzione molti sono i giovani, molte sono le donne. Non mancano i precari, a cui si chiede di abituarsi ad un sistema in deroga ai principi nazionali di diritto del lavoro, quotidianamente sotto attacco anche da parte di questo governo.
Sabato non ci sarà solo da difendere il salario, un contratto dignitoso e dei diritti fino a poco tempo fa considerati inalienabili: sabato si dovrà rendere noto a tutta la cittadinanza che è in discussione lo stesso modello di società conquistato nel secondo dopoguerra. L’attacco è mosso su tutti i livelli e arriva da lontano, ma nella grande distribuzione tutto questo è reso evidente ed in modo eclatante.
Per questo saremo, a Firenze come in tutta Italia, al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in sciopero.

Per chi usa impropriamente la Resistenza contro i migranti

«I partigiani non scapparono, liberarono l’Italia…» | Associazione Diritti e Frontiere – ADIF


"Il fatto è che, contrariamente a quanto si crede, migrazione e lotta politica all’interno di un paese non sono atteggiamenti in contrasto tra loro: partire non significa necessariamente abbandonare la propria terra, né rinunciare alla battaglia per renderla migliore. 
Ed è proprio la storia della Resistenza italiana a dimostrarlo."

Che cos'è e come è stato calcolato / italie / Sezioni / Home - Sbilanciamoci

Che cos'è e come è stato calcolato / italie / Sezioni / Home - Sbilanciamoci

giovedì 5 novembre 2015

Notizie Resistenti n. 553

Il Centro di cultura e documentazione Popolare, Via Pisa 41 - Torino,
ti invita alla lettura delle notizie pubblicate sul sito www.resistenze.org nell'ultima settimana:

Movimento Comunista Internazionale
- 17° IMCWP: Discorso di apertura del Partito Comunista (KP)
- 17° IMCWP: Resoconto KP Turchia

Urss e rivoluzione di ottobre
- Romm: Lenin in ottobre (Film)

Economia
- Delocalizzare l’economia: Perché gli Stati Uniti sono sulla via del Terzo Mondo

Della guerra
- La cooperazione militare internazionale con Israele

Mondo multipolare
- Accelera la fine del ciclo progressista in America Latina

Mondo - politica e società
- La vendetta dei ricchi

Europa - politica e società
- Usi obbedir tacendo


Cuba
- Falsa notizia di truppe cubane in Siria: una nuova bufala o molto di più?

Germania
- L'annessione

Grecia
- Il KKE dall'Acropoli: Solidarietà con i rifugiati e condanna della UE e della NATO
- Saluto del SG del KKE Dimitris Koutsoumpas all'evento internazionalista del KP, Turchia

Palestina
- L’ennesima Intifada

Portogallo
- L’egemonia mediatica della destra

Turchia
- Il Partito Comunista, Turchia (KP) ha quintuplicato i suoi voti nelle elezioni generali

Italia - politica e società
- La crisi di civiltà investe Roma e Vaticano
- Una finanziaria contro i lavoratori e la gioventù

Lavoro
- 20 novembre 2015, sciopero del lavoro pubblico

Scuola
- Studenti in piazza il 13 novembre per lo sciopero generale della scuola

Appuntamenti
- Roma 07/11/15 - Socialismo unica soluzione - Dalla Grecia una lezione per i popoli

Biblioteca digitale Mels
- Lenin: Opere complete Vol. 10

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martedì 3 novembre 2015

Sul Portogallo incombe il cappio d’acciaio della UE » Noi Saremo Tutto

Sul Portogallo incombe il cappio d’acciaio della UE » Noi Saremo Tutto

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO PROMOTORE DEL REFERENDUM ABROGATIVO DELLA LEGGE 28/2015.


COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO PROMOTORE DEL REFERENDUM ABROGATIVO DELLA LEGGE 28/2015.

50.000 Toscani vogliono il REFERENDUM per cancellare la contro-riforma della sanità regionale e per rivendicare un servizio sanitario equo e accessibile.

Il giorno 4 novembre alle ore 11.00, in Via Cavour 4, presso la sede del Consiglio Regionale, il Comitato Promotore consegnerà, nelle mani del Presidente del Collegio di Garanzia, le firme necessarie per l’indizione del Referendum. Cittadini, movimenti, sindacati, partiti, associazioni, media sono invitati: sarà un momento gioioso in cui respirare aria di democrazia.

Le 50.000 firme raccolte sono contro la Legge 28/2015, la contro-riforma della sanità toscana, ma sono anche contro i continui tagli al finanziamento della sanità pubblica, contro la progressiva riduzione del personale addetto all’assistenza, contro l’impoverimento progressivo dei servizi, contro le liste di attesa infinite, contro ticket sempre più esosi.

Le 50.000 firme raccolte sono contro le politiche del governatore Enrico Rossi e del PD che mirano a privatizzare la sanità e a promuovere il mercato assicurativo.

Com’è noto la normativa del referendum prevede la raccolta di almeno 40.000 firme nell’arco di sei mesi. Sono bastati due mesi scarsi di campagna referendaria per raccoglierne 50.000. Si è trattato di una grande esperienza di partecipazione popolare, costellata di numerosissimi incontri con i cittadini e di pubbliche discussioni in ogni parte della Toscana. Tutto ciò ha richiesto un enorme impegno.

Per questo ringraziamo i 50.000 cittadini toscani che hanno sostenuto la campagna referendaria non solo con la loro firma ma anche con le loro idee e le loro proposte. E un grande grazie va alle centinaia di attivisti che in questi due mesi non si sono risparmiati nell’organizzare la raccolta delle firme, nel promuovere iniziative locali, nel diffondere l’informazione tra i cittadini e favorire la discussione.

Questo patrimonio di idee e di energie servirà per le sfide che ci aspettano, per la sfida decisiva: il referendum che si terrà nei prossimi mesi.

Firenze, 2 novembre 2015

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