mercoledì 13 luglio 2011

Livorno - Nel pomeriggio di oggi due famiglie hanno occupato la vecchia Circoscrizione 1

Livorno - Nel pomeriggio di oggi due famiglie hanno occupato la vecchia Circoscrizione 1 di via delle Sorgenti, da tempo abbandonata a se stessa dall'amministrazione comunale come altre numerose strutture in città.

Resteranno nella struttura in attesa di una sistemazione.

Il video dell'occupazione

http://www.senzasoste.it/livorno/emergenza-casa-due-famiglie-occupano-la-vecchia-sede-abbandonata-della-circoscrizione-1

Le due famiglie sono reduci da altrettanti sfratti e da mesi di infruttuosi colloqui e domande con l'assessorato al Sociale per l'assegnazione di una casa popolare: la risposta? "Nonostante abbiate i requisiti - queste le parole dell'assessore Cantù - non abbiamo dove mettervi. Non ora almeno, magari tra qualche mese". Tra le scuse accampate i tagli del governo, la crisi, i furbi nelle case popolari, ecc. La realtà, come ha poi ammesso lo stesso Cantù, è che l'amministrazione ha sottovalutato il problema abitativo per anni. Adesso Livorno si ritrova con quaranta sfrattati al mese (500 l'anno) e nessuno sa come fare, soprattutto perchè la maggioranza lo sono per la cosiddetta morosità incolpevole, coloro che ad un certo punto perdono il lavoro e smettono di pagare l'affitto. Proprio come le due famiglie occupanti.
Magari se non si fossero venduti molti immobili di proprietà pubblica il problema sarebbe stato di più facile soluzione. Forse se non si fossero vendute le case popolari ce ne sarebbero molte di più (un tempo ce n'erano 12.000, ora 7.000 e molta più gente senza lavoro). Peccato che mentre tutti dicano a parole che il problema è grave, per mancanza di risorse e incompetenza niente si muova.
La sede della vecchia Circoscrizione 1 di via delle Sorgenti è una struttura pubblica tenuta vuota senza motivo in un momento in cui andrebbero riempiti anche i garage pur di dare un tetto alla gente. Una struttura che deve immediatamente essere inserita nel lotto degli edifici per l'emergenza abitativa.
Questa occupazione segue di pochi giorni quella di via Bonomo, quando è stato occupato un ambulatorio di proprietà del Comune chiuso da dieci anni e del quale tutti si erano dimenticati: in quel caso la risposta del sindaco è stata quella di inviare venti sceriffi travestiti da vigili per sgomberare l'immobile e mettere la famiglia occupante in albergo per una settimana. Forse la storia si riproporrà oggi o domani: forse verranno a sgomberare e denunciare famiglie che hanno diritto ad una casa popolare o ad una struttura d'emergenza che non c'è. Famiglie che devono avere il diritto, a prescindere da quello che possa dire il sindaco, di non fare dormire i propri figli in macchina.
Perché il dramma dell'emergenza abitativa non può e non deve essere risolto con la forza e con l'arroganza di vigili o polizia, ma con la logica. Per questo è necessario e doveroso adibire velocemente nuovi locali ad uso abitativo senza obbligare i cittadini a fare da soli quello che dovrebbe fare gente pagata da noi che invece ragiona di comprare un palazzo da 850.000 euro per metterci l'archivio del Tribunale.

Unione Inquilini - Livorno
Sez. Mauro Giani
Via Pieroni, 27 – 57123 Livorno
Tel.0586 884635 - fax 0586 211016
La sede è aperta ogni giorno mattina o pomeriggio (escluso il sabato.)
E mail: unioneinquilini.livorno@gmail.com Sito internet: www.unioneinquilini.it
390 sfratti per finita locazione.
541 per morosità incolpevole, per aste e occupazioni senza titolo.
1500 domande per alloggi popolari.

Dati fine anno 2010.

Perdi il lavoro perdi la casa!

Ogni livornese sa che cosa significa questa crisi economica, che si vuol far pagare tutta ai lavoratori che non ne sono i responsabili: è una crisi che distrugge i bilanci familiari pensioni dimezzate, disoccupazione e precariato.
Questi i regali velenosi delle banche delle imprese delle mafie e dei loro governi.

Il sindaco di Livorno continua a ignorare le drammatiche conseguenze sulla condizione abitativa. Mille famiglie sfrattate: un problema sociale enorme a cui dal 2009 non si dà alcuna risposa politica, pur avendo la possibilità di dotarsi di strumenti e mezzi economici.

A nulla sono serviti gli appelli e le denunce dell'Unione Inquilini e degli altri sindacati casa.
I PICCHETTI ANTISFRATTO riescono a rinviare l’esecuzione, questa giunta di dipendenti senza portafoglio, invece di collaborare con le forze sociali sta scatenato invece una insensata guerra contro gli operai che hanno perso il posto di lavoro.

SI DEVE DA SUBITO ASSEGNARE ALLA GRADUATORIA 100 ALLOGGI POPOLARI CHE SONO IN ATTESA DI ESSERE MESSI A NORMA. 60 ALLOGGI POPOLARI UTILIZZATI PER I PIANI DI RECUPERO.
PREDISPORRE CON LA REGIONE UNA PIANO DI INTERVENTO PER REALIZZARE NUOVI ALLOGGI E NUOVI CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA UTILIZZANDO LA PROTEZIONE CIVILE.

Ci sono molti edifici pubblici chiusi e dismessi che possono rappresentare una prima risposta abitativa in attesa di una sistemazione.

BASTA VENDERE I BENI COMUNI.

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