venerdì 15 luglio 2011

Sulla scuola pubblica incombe uno scenario preoccupante.

APPELLO PER IL SOSTEGNO ALLE INIZIATIVE DEL TAVOLO REGIONALE PER LA DIFESA DELLA SCUOLA STATALE EI COMITATI PER LA SCUOLA DELLA REPUBBLICA
Sulla scuola pubblica incombe uno scenario preoccupante.
I tagli degli ultimi tre anni all’istruzione (125.000 i posti di lavoro persi e circa 8 miliardi la riduzione delle risorse complessive), aggiunti ai nuovi e penalizzanti interventi previsti dalla manovra del governo (ulteriore ridimensionamento degli insegnanti di sostegno e degli organici di docenti, personale tecnico e amministrativo e collaboratori scolastici) avranno pesantissime conseguenze anche sui nostri territori.
Addirittura, a soli due mesi dalla riapertura delle scuole, sempre con l’intento di ridurre gli organici, la manovra interviene sulle dimensioni richieste per realizzare istituti comprensivi dotati di autonomia didattica: un tema di competenza specifica di regioni e province.
Inoltre, dati forniti dallo steso ministero, almeno 1.500 classi avranno un numero di alunni superiore a 30, valore che supera quelli previsti dalla normativa in vigore (20 in presenza di alunni disabili).
In Italia 2 edifici scolastici su 3 non sono a norma di legge: solo il 46% delle scuole ha il certificato di agibilità statica (98% per la Germania, 53% per l’Albania).
In particolare in Toscana, per la riduzione del 6% del personale ATA (737 posti di cui 584 collaboratori scolastici) e il contemporaneo intervento sul personale delle cooperative sociali, si avranno conseguenti gravi difficoltà nel funzionamento ordinario, oltre che didattico:
Non potranno essere utilizzati i laboratori, non potrà essere garantita la vigilanza degli alunni, l’assistenza a quelli con disabilità, la pulizia dei locali, il supporto all’attività didattica e addirittura la stessa apertura e chiusura delle sedi scolastiche.
La gravità e la casualità di tutti questi tagli pesano e peseranno inevitabilmente sulla qualità, sul diritto allo studio e sulla sicurezza.
Su tutti questi tagli, per tre anni , centinaia di genitori, lavoratrici e lavoratori, oltre che il Tavolo regionale per la difesa della scuola statale ei Comitati per la scuola della Repubblica hanno proposto ricorsi al Tar del Lazio.

Lo stato della vertenza il seguente:

- il Tar del lazio con le sentenze pubblicate in data 14 aprile ha accolto i ricorsi proposti contro i tagli per gli aa.ss. 2009/2010 e 2010/2011. A queste sentenze non e’ purtroppo seguita nessuna iniziativa politica per chiederne l’esecuzione.
- la Ministra pertanto ha impugnato dette sentenze con appello al Consiglio di Stato
- su sollecitazione del Tavolo regionale sono intervenuti in giudizio a sostegno dei ricorrenti le Province di Bologna e Pistoia, il comune di Bologna e quello di Imola e alcuni comuni della Toscana.
- la Ministra anche per l’anno scolastico 2011/2012 ha riproposto lo stesso procedimento già dichiarato illegittimo da Tar del Lazio
- Il Tavolo regionale ha impugnato anche i tagli per il prossimo anno scolastico
- all’udienza del 5 luglio su quest’ultimo ricorso, il Tar ha rinviato la decisione al prossimo 12 luglio: trattandosi di udienza cautelare per la sospensione dei provvedimenti impugnati al fine di evitare gravi danni per i ricorrenti, i giudici vogliono sapere quali danni ha prodotto o produce la Circolare Ministeriale che ha previsto gli ulteriori tagli agli organici.
- il 29 luglio il Consiglio di Stato si pronuncerà sugli appelli della Ministra contro le sentenze che hanno dichiarato l’illegittimità dei tagli degli anni precedenti.

E’ fondamentale che Regioni e gli altri Enti Locali intervengano in giudizio ad adiuvandum a sostegno dei ricorsi contro i tagli agli organici e la progressiva dequalificazione della scuola.
Infatti Regioni e Enti Locali dispongono di tutta la documentazione utile ai fini probatori , possono, con maggiore autorevolezza, dimostrare gli effetti deleteri della politica dei tagli alla spesa per l’istruzione e dare forza ai ricorsi proposti da genitori, lavoratrici e lavoratori della scuola.
Si tratta di una scelta di assunzione di responsabilità nei confronti delle popolazioni che rappresentano e di coerenza politica fra le dichiarazioni di condanna per l’operato del Governo e i comportamenti concreti

In Regione Toscana i capogruppo della maggioranza hanno presentato una mozione con cui si impegnava la Giunta ad intervenire per chieder l’esecuzione delle sentenze e ad intervenire nei giudizi pendenti davanti al Tar del Lazio (12 luglio) e al Consiglio di stato ( 29 luglio).

Con questo appello vogliamo sostenere le iniziative del Tavolo regionale per la difesa della scuola statale e dei Comitati per la scuola della Repubblica e sollecitare, a sostegno da quanto già fatto dai gruppi consiliari di maggioranza, la Regione Toscana ed il Presidente Rossi a rispondere positivamente alla richiesta avanzata di appoggiare formalmente questi ricorsi che mirano a contrastare, anche per le vie legali, lo sciagurato e scientifico smantellamento della Scuola Statale perpetrato dal Ministro Gelmini e dal suo Governo.

Bebbe Brogi Portavoce Regionale SEL

Stefano Cristiano Segretario Regionale PRC- Federazione della Sinistra

Fabio Evangelisti Segretario Regionale IdV

Lorenzo Lombardi Presidente Regionale Verdi

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