venerdì 10 maggio 2013

ANPI Napoli a sostegno dei manifestanti picchiati il 1º Maggio


"L'ANPI giovani di Napoli esprime piena ed incondizionata solidarietà ai manifestanti che, il 1° maggio, a margine del concerto organizzato dai sindacati confederali alla "Città della Scienza" nel quartiere Bagnoli, sono stati presi a calci e pugni da non meglio identificati membri del servizio d'ordine sindacale.

Non ci interessa entrare in una diatriba fra organizzazioni confederali e strutture autorganizzate. Ci preme però dire che, anche se i giovani possono essere stati irruenti, rispondere con la violenza ad una contestazione è stato un atto irresponsabile ed ingiustificato.

E' innegabile che le nuove generazioni, colpite da un'allarmante disoccupazione e da una crescente sottrazione di diritti, debbano  essere ascoltate, in quanto non trovano interlocutori politici o sociali all'altezza del disagio che attraversano. 

Siamo convinti che il dissenso sociale, soprattutto in una fase di crisi, non possa essere represso con la forza. Chiediamo che le forze politiche e sindacali ispirate alla democrazia repubblicana si interroghino sull'accaduto.

Come antifascisti, rivolgiamo a tutti un appello per raggiungere il massimo grado di unità fra lavoratori e studenti, che devono battersi insieme per l'attuazione dei diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica, quali il lavoro, la casa, la salute e l'ambiente, soprattutto in una città come Napoli, interessata da imponenti processi di deindustrializzazione ed infiltrazione camorristica.

In conclusione, ci associamo alle parole di sdegno per l'accaduto espresse da alcuni esponenti istituzionali del Comune di Napoli, che hanno accolto il dissenso, proponendo l'apertura di un dialogo che è fondamentale per la tenuta democratica della nostra società.

Chi leverà le mani contro studenti, operai, lavoratori, precari e disoccupati sarà degno della peggiore destra neofascista. In Italia esiste ancora il diritto alla libertà d'opinione: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione." (Art. 21, Costituzione della Repubblica italiana). Qualora venisse negato, non esiteremo a batterci per riconquistarlo."

Napoli, 2 maggio 2013

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis

Ultimo numero:

ViceVersa n.35

Post più popolari