venerdì 24 luglio 2015

Castelfiorentino, troppi tagli, pochi servizi

In merito all’ultimo Consiglio comunale, che ha visto la votazione sul Bilancio preventivo 2015, dobbiamo nostro malgrado rilevare che il Sindaco NON ha detto una parola sui posti di lavoro persi in questi ultimi mesi: 7 licenziamenti alle Confenzioni Pucci, più del doppio i posti di lavoro persi alla Falegnami.
Sulla Confezioni Pucci chiedevamo già un anno fa un tavolo tecnico per non lasciare sole le lavoratrici; il Sindaco ha sempre detto che era inutile. Vorremmo spiegasse come ha agito per evitare quest’ulteriore emorragia di posti di lavoro.
E perché ha ritenuto di non spendere una parola sull’argomento durante la discussione in Consiglio, discussione nella quale mi ha accusata di non avere FIDUCIA.
In cosa dovrei avere fiducia?
Nella poca trasparenza dell’Amministrazione quando chiedo l’accesso ad un atto amministrativo? Nel fatto che si faccia finta che le aziende continuano a licenziare e ridurre personale?
Dovrei avere fiducia nelle politiche di tagli alla spesa messi in atto, che sono conseguenze dell’austerity portata avanti dal Governo Renzi e del famigerato patto di stabilità (entrambi, austerity e patto di stabilità interno, non stanno minimamente intaccando la crescita del nostro debito pubblico nazionale)?
Dovrei avere fiducia nel fatto che manteniamo la partecipazione in Publiservizi “ancora per il 2015 e poi vedremo” come ha deciso il Sindaco in un suo atto? Questi discorsi sono, a nostro avviso, una sorta di preparazione delle cessione dei servizi locali (acqua in primis) ai privati. E questo nonostante la vittoria del referendum del 2011 che considerava l’acqua un Bene Comune.
Io inizierò ad avere fiducia quando le opposizioni verranno trattate con il rispetto che meritano, invece che essere considerate dei nemici da denigrare ad ogni costo. Inizierò ad avere fiducia quando comincerò a vedere realmente la Trasparenza nella gestione del bene pubblico.
Di seguito riporto uno stralcio del mio intervento in Consiglio, intervento volto a spiegare il voto contrario al bilancio preventivo. 
“Dopo le proteste di questi mesi da parte soprattutto dei genitori, sono rientrati alcuni aumenti di tariffe previsti sui servizi scolastici, ma quello effettuato sulla mensa resta davvero un taglio notevole data la cifra che si risparmia: circa 50.000 € ogni anno per tre anni, il che corrisponde ad un taglio complessivo dai 150.000 ai 160.000 € sui 3 anni di servizio mensa. Taglio che consiste nel ritardare l’inizio della mensa di due settimane (3 settimane dopo l’inizio della scuola, cioè il 5 ottobre).
Un altro errore ci sembra anche l’aumento del 15% previsto per le tariffe della scuola di musica, rendendo l’iscrizione difficile per i redditi bassi.
Il Sindaco continua a dire che le nostre tariffe sono più basse rispetto a quelle di altri comuni, che con gli aumenti di questi ultimi anni siamo in linea (ma più bassi) con gli altri Comuni, che comunque le nostre rimangono tariffe basse. Il nostro comune però è secondo dopo Certaldo per reddito IRPEF più basso: sarebbe interessante conoscere se l’andamento dei redditi delle persone fisiche sia in linea con gli aumenti di tasse e tariffe, di questi ultimi anni. Secondo noi, NO: ci stiamo impoverendo sempre più, mentre i servizi vengono meno e le tariffe e tasse aumentano.
Qualche mese fa, il Sindaco mi accusò di dire “bubbole” per rispondere a quello che sostenevo in merito al Piano delle razionalizzazioni delle partecipate dal Comune: avevo denunciato come sia grave il rischio (anche per il combinato disposto di alcune leggi e decreti del Governo) di una privatizzazione dei servizi locali essenziali (gestione rifiuti, servizio idrico, energia, etc.).
Ma le “bubbole” che io denunciavo, stanno venendo fuori: in un atto del Sindaco, datato marzo 2015, si legge questa frase: “E’ intenzione dell’amministrazione mantenere la partecipazione in Publiservizi Spa – perlomeno nel 2015, considerato che è all’esame del Parlamento una legge di riforma delle società partecipate che, con tutta probabilità introdurrà ulteriori vincoli, limitazioni”. Per chi non lo sapesse, Publiservizi detiene le partecipazioni in Publiambiente, Acqua Spa, Publiacqua Spa, Toscana energia.
Il Sindaco pensa forse di poter cedere la quota in Publiservizi (che a sua volta detiene le quote di rifiuti, acqua, energia) senza dire nulla al Consiglio e alla cittadinanza? In Consiglio non ha risposto, magari potrebbe spiegare alla cittadinanza se ritenga che questi servizi debbano essere venduti per fare cassa e chiudere il bilancio del prossimo anno!!!!
TAGLI AI CONTRIBUTI: è stato tagliato quasi tutto (si salvano in pochi, tipo Auser, GAT Teatro). Quello che mi chiedo è se sia stato tagliato effettivamente nella stessa misura a tutte le associazioni.
Per esempio anche quest’anno il Centro commerciale Naturale avrà un contributo di 13.000 €; riteniamo che il rilancio vero del centro di Castelfiorentino (centro storico alto come il borgo basso) debba partire da una modifica della viabilità cittadina, che preveda un ampliamento delle zone a ZTL, con accesso solo per i residenti e divieto per tutti gli altri (oggi non è così, nemmeno nella parte bassa). Il Sindaco ha 4 anni prima della fine del mandato per progettare e realizzare seriamente tutta la viabilità del centro del paese: qualsiasi contributo ai commercianti non potrà dare i risultati sperati, almeno fino a quando non si riorganizzerà l’accesso e la viabilità nel centro del paese.

Alcune proposte di Castello a Sinistra che vorremmo portare in discussione: 
-          Imu agevolata per proprietari che affittano a fitti contenuti (rivedere l’Accordo quadro del 2002)
-          Potenziare i controlli di Publicasa sugli occupanti degli alloggi popolari: quando varia il reddito o il nucleo familiare, Publicasa deve intervenire tempestivamente per ripristinare l’equità nell’assegnazione degli alloggi (non ci risulta che ad oggi sia così)
-          Consentire ingresso nel Consiglio di Amministrazione nella Fondazione del Teatro del Popolo a privati, associazioni, enti che abbiano in statuto la promozione della cultura. Attualmente dei 5 membri del CDA, 3 li sceglie il Comune e 2 la Banca di Cambiano, ma è forte e presente il Partito PD nella composizione (come nella scelta dei membri stessi). Noi proponiamo al Comune e al PD di fare un passo indietro, di lasciare almeno un posto in CDA ad altri che vorranno entrarci, soprattutto a quelle associazioni e organizzazioni che vorranno portare soldi nella Fondazione del Teatro; in tal modo il Comune potrebbe ridurre la sua quota e investire questi soldi su altri servizi.
Ad ogni modo, Il Comune non dovrà sostituire il lavoro di operatori qualificati con il volontariato: il lavoro DEVE essere pagato, la qualifica degli operatori deve essere riconosciuta e quindi retribuita come si conviene.
-          Investire risorse nella sicurezza di pedoni e ciclisti (non vi è traccia di questo argomento nella relazione del Sindaco sul Bilancio): gli abitanti delle frazioni, quelle situate sulla 429 soprattutto, i ciclisti, ma in generale i pedoni, avrebbero bisogno di maggiori investimenti su marciapiedi ciclopedonali e miglior illuminazione. I percorsi lungo lo scolmatore non sono ASSOLUTAMENTE sostitutivi di quello che chiediamo
-          Mettere in sicurezza le fermate degli scuolabus (non preso in considerazione nel bilancio): molte fermate sono al limite della sicurezza, data la pericolosità e la velocità a cui viene percorsa la 429 da automobilisti e veicoli pesanti.
-          In merito alla pubblica illuminazione: installazione, efficientamento e sostituzione dei punti luce, per il miglioramento dell’illuminazione e per il risparmio energetico; infatti un investimento oggi, potrà generare un risparmio sulla bolletta domani. Con una buona illuminazione si rende anche più sicura la pubblica via e non c’è bisogno di investire in telecamere (come invece si continua a fare con centomila € anni fa e con 40.000 € con Falorni). 
-          Non esiste nella nostra Amministrazione un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche; nel nostro Regolamento Urbanistico c’è un piano per l’accessibilità urbanistica, che comunque rimanda al programma delle opere da stabilire ogni anno con il bilancio di previsione. Quindi possiamo dire che c’è una buona previsione urbanistica, cui però non si dà seguito nel bilancio di previsione.”


Torno quindi a dirle 
Sindaco, sia il primo rappresentante degli interessi e del bene del territorio e delle persone che lo abitano, non un mero esecutore di politiche rigoriste decise altrove che stanno facendo pagare la cattiva gestione della cosa pubblica agli enti locali, in primis i comuni.
L’unico pareggio di bilancio accettabile NON è quello finanziario, bensì un pareggio di bilancio Sociale ed Ambientale!!

Castello a Sinistra

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