lunedì 10 agosto 2015

Lettera aperta sulla cosiddetta "accoglienza" della Multicons

Lettera aperta
alla AUSL 11 di Empoli
alla Prefettura di Firenze
al Sindaco del Comune di Castelfiorentino
agli organi di stampa
Tempo fa abbiamo denunciato alla Prefettura di Firenze e all'Amministrazione Comunale le vergognose condizioni di “accoglienza” riservate ai profughi giunti nel nostro territorio, presso la struttura del Meleto.
Giovedì 6 agosto, con la mediazione del Vice Sindaco Centi, siamo potuti tornare a visitare i ragazzi. Abbiamo potuto constatare che è stata allacciata l'acqua, i locali docce sono stati imbiancati, sono stati posizionati all'esterno 3 bagni chimici, è stata acquistata una nuova cucina, sul pavimento è stato appoggiato il linoleum.
Ribadiamo che questi lavori andavano fatti prima che i richiedenti asilo arrivassero e non dopo. Quando abbiamo visitato la struttura per la prima volta 1 mese fa, non c'era traccia di inizio lavori e i ragazzi non avevano ancora ricevuto i beni di prima necessità: abiti, cibo decente, prodotti per l'igiene personale. Attenendoci ai fatti concreti, i lavori sono partiti immediatamente dopo la nostra denuncia, gli articoli sui giornali e la visita, dietro nostra insistenza, del Sindaco Falorni. Che cosa dovremmo pensare?
Pertanto chiediamo che:
1. l'Assessore al sociale Alessandro Tafi si dimetta immediatamente.
Ha dichiarato alla stampa che l'accoglienza era “dignitosa” e che il problema principale era “rappresentato dalla lingua”; affermazione ribadita nuovamente dall’Assessore in un incontro che noi avevamo richiesto per denunciare le pessime condizioni igienico-sanitarie della struttura del Meleto. Ma l’Assessore Tafi è stato sbugiardato dalle immagini che sono state pubblicate, dai fatti e da Sindaco e Vice Sindaco stessi che, dopo aver visitato dietro nostre sollecitazioni la struttura, si sono adoperati per far iniziare i lavori quanto prima.
A conferma delle nostre preoccupazioni e dell’inadeguatezza della valutazione dell’Assessore Tafi è arrivata, purtroppo, la febbre contratta da uno degli ospitati. Come diciamo più avanti, questo è un problema dovuto alle scarse condizioni igieniche del luogo, cosa di cui un medico doveva assolutamente rendersi conto.
2. La Prefettura spieghi pubblicamente in base a quali criteri sia stata incaricata della gestione dell'accoglienza dei profughi la cooperativa Mc Multicons
Nella Manifestazione di interesse che la Prefettura di Firenze ha pubblicato il 15.4.2015, fra i requisiti richiesti per ottenere l'affidamento dei servizi di gestione dell'accoglienza, dovevano essere indicate le precedenti esperienze nel settore. Vogliamo sapere quali siano le esperienze che Mc Multicons abbia indicato, dato che a noi non risultano.
Inoltre, come previsto dalla procedura della Prefettura, vogliamo vedere i documenti che attestano che la struttura è “conforme sotto il profilo urbanistico/edilizio, è legittima sotto il profilo dell’agibilità e della destinazione d’uso, è rispondente alla normativa vigente in materia di conformità impiantistica nonché alle prescrizioni in materia di prevenzione incendi” ed è in possesso della “prescritta autorizzazione sanitaria”
3. Chiarimenti sul comportamento intimidatorio che la Mc Multicons tiene nei nostri confronti
La Consigliera comunale Federica Zunino, che ha firmato per conto di tutti noi la denuncia alla Prefettura, ha ricevuto una diffida da parte dei legali della cooperativa nella quale viene accusata di essersi “clandestinamente introdotta” nella struttura e di aver “carpito” fotografie. Ma la consigliera Zunino si era qualificata ed era stata fatta entrare tranquillamente; le foto sono state scattate da altri nei giorni successivi.
Stefano Mugnaini, presidente di Mc Multicons, mentre giorni fa cercavamo in maniera assolutamente pacifica e con il consenso degli ospiti di accedere alla struttura ci ha verbalmente aggrediti, insultati, minacciati e allontanati.
Chiediamo che la diffida venga ritirata immediatamente.
4. Che la convenzione stipulata fra la Mc Multicons e la Prefettura venga resa pubblica
Chiediamo anche che la rendicontazione delle spese venga messa a disposizione dell'Amministrazione comunale. Inoltre, secondo quanto Mugnaini Stefano ha detto in un incontro durante una visita alla struttura di Molin Nuovo (presenti anche 4 Consiglieri comunali di Empoli), la convenzione stipulata arriva fino al 31.12.2015 mentre, secondo gli altri responsabili della cooperativa da noi incontrati recentemente, arriverebbe solo fino al 30.9.2015. 
Se la convenzione arrivasse fino a dicembre chiediamo di sapere quali interventi sono in programma per far trascorrere ai ragazzi il periodo invernale nella struttura di Meleto che ha 3 bagni chimici all'esterno, le docce in una ex stalla ed è priva di impianto di riscaldamento.
5. Che la ASL 11 di Empoli smentisca pubblicamente la nostra affermazione: la febbre chikungunya, che ha colpito un rifugiato, è stata contratta all'interno della fatiscente struttura di Meleto e non prima.
Ci risulta che i ragazzi siano arrivati a fine giugno; stando a quanto riporta il Centro Nazionale di Epidemiologia, il periodo di incubazione della malattia è di 3-12 giorni. Se il ragazzo avesse già avuto la febbre avrebbe dovuto manifestarla verso il 12 luglio e non, come invece è accaduto, intorno al 25 luglio. 
6. Chiarimenti sul “patto di reciprocità” che, a detta dell’Assessore Tafi, doveva essere firmato dall'Amministrazione stessa per far sì che i richiedenti asilo venissero impiegati in lavori di pubblica utilità.
Dal momento che gli ospiti richiedenti asilo non possono, per legge, lavorare in quanto sprovvisti di permesso, fino a quando non verrà definita la loro posizione legale in Italia, vogliamo assicurarci che i lavori vengano svolti su base volontaria, che non ci sia sfruttamento alcuno e che le mansioni alle quali i ragazzi verranno adibiti non comportino uso di strumenti o altro che richiedano formazione per la sicurezza o che siano nocivi per la loro salute.
7. Chiarimenti sulla struttura di accoglienza.
Vogliamo sapere se al proprietario venga versato un affitto e a quanto ammonti l’importo stabilito; inoltre chiediamo che l'immobile venga requisito dalla Prefettura e destinato a emergenze sociali che possano presentarsi sul nostro territorio. Le opere di migliorie e di arredamento che vengono effettuate in questi giorni sono eseguite con soldi pubblici ma resteranno al proprietario.
8. Un incontro con l'Amministrazione di Castelfiorentino per concordare, insieme a noi e alle associazioni presenti sul territorio e interessate alla cooperazione, nuove modalità per la gestione dell'accoglienza.
Potrebbe essere fatta una riunione con la cittadinanza per agevolare l’accoglienza dei profughi in appartamenti privati e sfitti che consentirebbe ai proprietari di ricevere una canone di affitto sicuro; l’accoglienza, distribuita in piccoli gruppi, dovrebbe essere sempre seguita da personale esperto e preparato
In alternativa potrebbero essere individuati locali pubblici, anche di altri enti, da adibire allo scopo che potrebbero servire anche per future necessità ed emergenza abitative della comunità.
Attendiamo delle risposte in merito a quanto sopra.
CASTELLO A SINISTRA
COMUNITÀ IN RESISTENZA - CSA INTIFADA EMPOLI
COBAS EMPOLI VALDELSA
RIFONDAZIONE COMUNISTA CASTELFIORENTINO

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